Bulciago: la tragedia di Fatou Thiao annegata. Il padre: 'mi manca ma è la volontà di Dio'

La compostezza con cui sta vivendo il doloroso momento cede alla tristezza appena rievoca i fatti che gli hanno portato via la sua bella bambina, Fatou Thiao morta annegata nelle acque del lago di Como, a Mandello del Lario. "Era Ferragosto, un giorno di festa
Fatou Thiao
e le mie figlie mi chiedevano da tempo di portarle a fare un bagno al lago" racconta il padre. Rievocando quei terribili attimi in cui ha perso la figlia Fatou, gli occhi si fanno lucidi. "Glielo avevo promesso. Le ho accompagnate e abbiamo messo i teli dove c'era il torrente". Il gruppo di ragazze è poi entrato in acqua per rinfrescarsi, ma improvvisamente si è trovato in difficoltà: tre giovani sono state tratte in salvo. Mancava però Fatou, che da quello specchio d'acqua è uscita soltanto priva di vita. Aveva 11 anni appena. Una vita davanti: a settembre avrebbe cominciato la scuola media all'istituto Fermi di Cassago Brianza.
Abbiamo incontrato papà Omar, di fede musulmana, nella sala civica di Bulciago, messa a disposizione dal comune per un momento di preghiera: erano infatti troppe le persone attese - una cinquantina - perché tutte potessero entrare nella casa di Bulciaghetto. L'afa del primo pomeriggio avvolgeva il paese, un silenzio quasi ingombrante accompagnava i passi degli amici che raggiungevano il luogo di preghiera. Erano i soli a camminare in piazza Aldo Moro. Ad accoglierli c'era papà Omar, con trecce fino alle orecchie e avvolto in un elegante completo dashiki, l'abito tradizionale dell'Africa occidentale di una tenue tonalità azzurra. A lui, con grande garbo, si rivolgevano tutti gli amici musulmani che arrivavano a manifestare la loro vicinanza in questo mesto momento: li salutava con una stretta di mano, un sorriso, un abbraccio. Erano gesti sinceri, ma sobri e misurati, come quelli che appartengono alla sua religione: per i musulmani infatti la morte rappresenta il momento di passaggio verso la vita vera e per questo non ci sono pianti e disperazione.
Nella sala civica erano stati posizionati i tappeti per la preghiera e tutt'intorno c'erano le sedie. Si aspettava l'imam per incominciare il momento di raccoglimento privato, aperto solo ad amici e ai conoscenti più stretti: non era infatti una cerimonia pubblica. "É un momento molto pesante per me. Mi manca mia figlia, a cui volevo bene. Era molto educata, intelligente, dolce e amava scherzare" ha ammesso il padre di Fatou, che qualche anno fa aveva perso per una malattia la moglie Astou. Nonostante il nuovo lutto che ha colpito la sua famiglia, Omar ha mantenuto una fede incrollabile. Dalle sue parole traspare chiaramente l'accettazione di un destino più grande, sconosciuto, imperscrutabile: "É un desiderio del mio Dio che nessuno può sapere. L'ho accettato". Come da sua volontà, dopo che si concluderà l'accertamento sulla salma, Fatou verrà trasportata in Senegal, dove si celebrerà il funerale: la bimba riposerà accanto alla madre che, come lei, ha lasciato troppo presto questa vita.
La comunità di Bulciago si sta mostrando molto solidale nei confronti della famiglia: sono state aperte due raccolte fondi - una dell'istituto comprensivo dove sono stati donati quasi 3.000 euro e un'altra del comune tramite la Caritas - per sostenere le spese del trasferimento del corpicino in terra africana.
Il parroco di Bulciago, inoltre, ricorderà la piccola Fatou sul volantino settimanale e durante le messe. Un pensiero che il padre ha accolto con favore e che testimonia la vicinanza della comunità cristiana davanti a un dolore tremendo - la perdita di una figlia ancora bambina - che non conosce fede religiosa.
Michela Mauri
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