Barzago: “grazie per il vostro supporto”. Festa per il 43° compleanno degli Alpini

Nonostante la pioggia battente, in tanti questa mattina hanno partecipato alla santa messa solenne in onore degli Alpini di Barzago, giunti al 43esimo anno di attività. A causa del maltempo, la cerimonia si è svolta nella chiesa parrocchiale di San Bartolomeo e non presso la baita di via Bulciago.

Padre Antonio Rovelli

 

“Gli Alpini ci sono sempre, tanto nei momenti di difficoltà quanto nelle occasioni più gioiose come le feste di paese. Trasmettono alle nuove generazioni valori come la solidarietà e l’impegno a favore di chi è in difficoltà” ha ricordato Padre Antonio Rovelli.

Carlo Maggioni

Riprendendo il brano del Vangelo appena letto, il sacerdote, iscritto lei stesso all’ANA, ha poi ricordato quanto rispettare Dio significa rispettare ogni uomo perché è a immagine di Dio. “Non si può dire di amare Dio se non si presta aiuto ad un fratello in difficoltà o se si definiscono le persone in modo dispregiativo. Che diritto abbiamo noi di giudicare gli altri? Riconosciamoci fratelli e sorelle con una pari dignità” ha aggiunto. “Questo brano ci insegna anche la bellezza dell’essere trasparenti. Dobbiamo spiegare ai nostri figli e ai nostri nipoti l’importanza di dire le cose che portano nel cuore, di essere sé stessi e non degli ipocriti”. Il riferimento è al brano del Vangelo di Matteo in cui Gesù, parlando con i discepoli dei farisei a proposito della legittimità del tributo che i palestinesi pagavano a Cesare, pronuncia la famosa frase: “Rendete dunque a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio”.
La celebrazione si è poi conclusa con la recita della Preghiera dell’alpino guidata da Carlo Maggioni, uno dei più longevi del gruppo.

Mirko Ceroli

 

Subito dopo, ha preso la parola il sindaco Mirko Ceroli. “Con grande piacere oggi sono qui insieme a voi e voglio ringraziarvi per il supporto, per l’impegno e per la disponibilità che avete sempre dimostrato. Siete presenti a scuola con le maestre e gli alunni, in oratorio, in parrocchia e ogni volta che l’amministrazione comunale chiama a raccolta i gruppi e le associazioni del paese” ha esordito il primo cittadino. “Pur non essendo io un alpino, partecipando ai vostri raduni e sfilate nazionali, ho potuto condividere lo spirito di appartenenza ad un'unica grande famiglia, quella del Corpo degli Alpini che conserva intatti i valori di quando fu fondato, il 15 ottobre 1872”.

Ceroli ha poi ricordato la differenza tra chiedere la pace e lavorare con costanza e sacrificio per creare le condizioni su cui fondare tale pace. “Oggi più che mai in Europa, e non solo, servirebbe diffondere lo spirito di servizio degli Alpini per provare a porre fine agli eventi bellici ai quali stiamo assistendo quotidianamente” ha concluso il sindaco. La giornata, lo ricordiamo, era iniziata alle 10 con l’alzabandiera presso la baita degli Alpini di via Bulciago, aperta nel 1995.

“Stamattina abbiamo anche onorato tutti gli alpini che sono andati avanti con il suono del “silenzio. Il nostro gruppo nacque nel 1980 per volere di alcuni anziani del paese. All’epoca gli iscritti erano più di cento. Oggi, siamo rimasti in quarantanove” ha spiegato Ierardo Ierardi, capogruppo degli Alpini di Barzago.
I festeggiamenti si sono poi conclusi con il pranzo in baita, a cui hanno partecipato una quarantina di persone compresi il sindaco Ceroli e il senatore barzaghese Tino Magni.
A.Bes.
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