Oggiono, Gandaloglio: con il ponte Gui.Do la circolazione ferroviaria è tornata a regime

E' stato archiviato un primo importante risultato nel progetto di messa in sicurezza idraulica del torrente Gandaloglio. Le opere hanno preso il via all’inizio del mese di agosto dopo decenni d’attesa. I tecnici al lavoro hanno raggiunto l’obbiettivo di terminare la prima fase dell’intervento strutturale, nell’area della massicciata ferroviaria, prima della fine del mese.oggiono_gandaloglio_laminazione_4.jpg (212 KB)

I lavori – suddivisi in due lotti – una volta ultimati dovrebbero evitare le pericolose esondazioni del corso d'acqua. A rallentare l’attuazione dell’opera era stata, fra altre problematiche, proprio la presenza della linea ferroviaria.
Il progetto in fase di attuazione – denominato Paoletti - prevede la creazione di un manufatto scatolare in cemento armato al di sotto della linea ferroviaria e all’interno della massicciata. Una soluzione che, una volta portata a termine, permetterà il deflusso del canale di laminazione del torrente. Per la realizzazione del primo lotto di lavori, attualmente in corso, le risorse economiche a disposizione ammontano a 4,7 milioni di euro.
oggiono_gandaloglio_laminazione_1.jpg (152 KB)
Sfruttando il fermo del traffico ferroviario previsto per il mese di agosto – deciso da Rfi per realizzare altri lavori lungo la linea ferroviaria – il Comune di Oggiono ha promosso l’avvio dei lavori attesi da anni. I tecnici avevano però l’obbligo di terminare la prima fase dell’intervento entro la fine del mese di agosto, quando i convogli ferroviari avrebbero ripreso a circolare.

oggiono_gandaloglio_laminazione_2.jpg (208 KB)Nella giornata di lunedì 28 agosto, al passaggio del primo treno dopo un mese di fermo del traffico ferroviario, le opere attese erano terminate. Un risultato ottenuto attraverso un lavoro continuativo, anche nelle ore notturne. Durante le scorse settimane il personale dell’impresa incaricata ha realizzato delle pile in calcestruzzo armato e installato sopra di esse, all’interno di quella che è la massicciata ferroviaria, un ponte speciale detto ponte ''Gui.Do.'' in grado di sopportare la massa dei convogli ferroviari in transito.
Questo manufatto ha permesso ai treni di riprendere a circolare in sicurezza, mentre al di sotto della linea ferroviaria, nei prossimi mesi, continueranno i lavori per l’installazione del manufatto scatolare in cemento armato che permetterà il deflusso delle acque del torrente.
oggiono_gandaloglio_laminazione_5.jpg (218 KB)Il progetto Paoletti prevede la creazione di un canale di laminazione che dal tracciato del torrente attuale - prima della zona in cui la portata si riduce da 22,5 metri cubi d’acqua al secondo a soli 12,5 metri cubi d’acqua al secondo - permetterà alle acque in eccedenza di defluire verso l’area della “Piana della Poncia” attraversando la linea ferroviaria all’interno scatolare di cemento armato.
I tecnici sono attualmente al lavoro proprio per predisporre l’area alla creazione di questo manufatto detto “monolite”. Considerato il suo notevole peso sono impegnati a realizzare una palificazione del sottosuolo con innesti di cemento per evitarne lo sprofondamento. Dallo scorso lunedì i lavori proseguono al di fuori dell’area di interesse della ferrovia (circa 4 metri per lato dalla massicciata).
Le opere risultano procedere secondo il cronoprogramma previsto e le prossime settimane saranno impiegate per terminare il consolidamento del sottosuolo. Sempre mese di settembre, i tecnici inizieranno a scavare al di sotto della linea ferrovia e al di sotto del ponte ''Gui.Do.''. La creazione vera e propria dello scatolare in cemento armato dovrebbe iniziare nel mese di ottobre. Il “monolite” verrà realizzato a distanza dalla linea ferroviaria e, una volta ultimato, nel mese di dicembre, sarà letteralmente spinto in posizione all’interno della massicciata. Tutti questi interventi riguardano il primo lotto dell’opera di messa in sicurezza idraulica del torrente Gandaloglio, esondato più volte tra la metà degli anni Ottanta e la metà degli anni Novanta e ancora durante il primo decennio del Duemila.
oggiono_gandaloglio_laminazione_3.jpg (172 KB)Il secondo lotto dei lavori – dal costo stimato in circa 7milioni di euro, di cui 2,7milioni per il reperimento delle aree da privati - prevede la creazione di una vasca di laminazione nell’area, cosiddetta, della ''Poncia''. Un’opera che sarà realizzata dell'ente Parco Valle Lambro. Proprio per coordinare l’avvio di anche del secondo lotto di lavori, le parti si incontreranno nelle prossime settimane definire un calendario di attuazione delle opere. 

L.A.
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.