Una monticellese a Venezia/1: Chazelle e Favino nella prima giornata trascorsa al Lido

Anche quest'anno non poteva mancare il ''diario'' di Giorgia Monguzzi, in trasferta alla Mostra del Cinema di Venezia. Da quest'oggi ospitiamo la rubrica quotidiana della nostra collaboratrice monticellese con la cronaca (giorno per giorno) dell'evento sul quale tutti i media internazionali hanno già acceso i riflettori:
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Ci risiamo! Finalmente è arrivato quel periodo dell’anno in cui la parola d’ordine è soltanto una: cinema. Lo devo ammettere, ci sono cascata di nuovo, per il terzo anno consecutivo sono pronta ad affrontare di petto la Mostra del Cinema di Venezia e a raccontarvelo giorno per giorno rendendovi partecipe delle mille avventure. Si tratta del festival cinematografico più importante d’Italia e uno dei più rinomati del mondo che ogni anno accoglie film e star internazionali e che festeggia l’ottantesima edizione. Prima però occorre a fare una specifica, non sarà un festival normale, ma soprattutto per nulla facile; nel luglio scorso infatti è iniziato lo sciopero degli attori a causa del quale divi e dive non potranno fare attività promozionale, in poche parole diserteranno Venezia. Niente paura, ci saranno gli europei e registi e registe americane e, visto come è andata la vigilia sicuro le emozioni non mancheranno. 
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Dopo il classico treno delle 9.35 da Milano Centrale sono approdata a Venezia nell’ora di pranzo e poi subito via all’appartamento e al ritiro accrediti per prendere il pass che permetterà di vedere i film in sala e di partecipare a molte attività. Stesso appartamento dell’anno scorso, zona lido e a un passo dalla mostra e formazione d’attacco praticamente quasi confermata. A condividere con me gioie e dolore di questi dieci giorni di fuoco ci saranno Irene, compagna indiscussa di mille battaglie cinematografiche, le toscane Alessia e Frida ed Erica, la vera veterana del gruppo che chiamiamo affettuosamente “zia”. In zona Palazzo del cinema è tutto ancora in costruzione, gli operai stanno lavorando senza sosta per la grande apertura di domani con il film “Comandante” che vede protagonista Pier Francesco Favino. 
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Il tempo non è stato clemente, una forte pioggia si è abbattuta sul lido e così insieme ad Irene mi sono rifugiata all’hotel Excelsior dove è stato il momento dei saluti con gli amici della mostra. Tempo di raccontarsi l’ultimo anno di vita e di elaborare il piano d’attacco che siamo entrati subito in azione. Bisogna dire che all’inizio eravamo abbastanza demoralizzati, non c’era nessuno in vista ma ecco d’improvviso comparire il presidente di giuria in completa tranquillità, gentile e disponibile con tutti.
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Avete presente il bellissimo film “La La Land”? Il regista Damien Chazelle, il presidente della giuria di Venezia 80 e vincitore del premio Oscar che oltre ad essere un grandissimo artista è anche dotato di un’incredibile simpatia e gentilezza. Diciamocelo, con lui il Festival è iniziato nel migliore dei modi. 
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Dopo Chazelle è stato un susseguirsi di incontri, tra i vari giurati come Jane Champion, la regista premio Oscar de “Il potere del cane” e il ministro della cultura Gennaro Sangiuliano. Sicuramente il momento più emozionate è stato l’incontro con Pier Francesco Favino a cui mi sono presentata totalmente intimidita con una foto che lo ritrae nei panni di Gino Bartali.
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La domanda è stata immediata: perché scegliere un film così di nicchia, tra l’altro, mai andato al cinema? da lì è partito un racconto fiume circa la mia passione per il ciclismo. Davvero pazzesco. A concludere questa prima avventura c’è stata la sfilata della madrina Caterina Murino che affrontando le intemperie si è lanciata nel mare e si è concessa ai molti fotografi presenti
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Questa folle giornata però non è finita, il momento più bello è arrivato quando nella hall dell’hotel Irene ed io abbiamo ritrovato uno dei miei sceneggiatori preferiti e  che quest’anno è nella giuria ufficiale. L’avevamo già incontrato a Cannes, ci ha riconosciuto immediatamente e ci ha chiesto i i nostri programmi di visione mentre i nostri compagni di avventura ci guardavano increduli. Non vi svelo molto perchè potrebbe essere la grande sorpresa del festival , vi dico solo che siamo già al settimo cielo.
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Intanto oggi ci aspetta la prima battaglia: c’è il red carpet d’apertura e ho molti film da vedere. Parto alle 8.30 con “Comandante”, poi “L’ordine del tempo” di Liliana Cavani e una selezione di corti; per la serata invece sarà il turno del promettente “Melk” ed infine “El Conde”, l’ultimo film di Pablo Larrain che propone un Pinochet un versione vampiro. Diciamocelo, come prima giornata non sarà una passeggiata.
Giorgia Monguzzi
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