Molteno: in oratorio le prove della Fanfara dei Bersaglieri

Sono gli ultimi giorni di prove per la Fanfara dei Bersaglieri di Lecco che, il prossimo fine settimana, si recherà in Austria per rappresentare l’Italia in occasione della rassegna internazionale delle fanfare militari e popolari.
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Nella serata di ieri, ospiti presso l’oratorio S. Giovanni Bosco di Molteno, così come martedì 29 agosto, i musicisti si sono esibiti di fronte ad amici, parenti e cittadini, entusiasti di poter assistere alle prove della manifestazione.
Il gruppo lecchese esiste ormai da ventisei anni e continua ad essere portavoce, in Italia e all’estero, di valori quali fedeltà alla patria, senso del dovere e forte coesione. Non è dunque solo una manifestazione folcroristica, ma una rappresentazione densa di tradizione e significato. 
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Un momento delle prove in oratorio

''Siamo un piccolo cenno di storia, rappresentiamo un capitolo importante della tradizione italiana e siamo fieri di rappresentare il nostro paese all’estero'' hanno detto i membri del gruppo prima di iniziare le prove, dicendosi contenti ma anche un po' agitati all’idea di esibirsi in un contesto così importante.
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L’evento austriaco, primo festival internazionale di musica dedicata agli ottoni, ospiterà diversi paesi, aprendo le porte ad un vasto pubblico grazie ad un ricco programma di marce, concerti e cultura. Saranno cinquecento gli attori che si esibiranno nei tre giorni del festival, ballerini, solisti vocali, flauti e tamburi intratterranno lo spettacolo di musica in marcia, richiamando le tradizioni dei diversi popoli. Il primo battaglione dei Bersaglieri sorse a Torino nel 1842, marcivano spediti e schierati a testa alta, portando sulla spalla sinistra una carabina, e sulla spalla destra una tromba o un corno da caccia con cui suonavano una musica allegra avvisaglia in tempo di pace del loro passaggio.
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Questa musica briosa, eseguita a passo veloce o di corsa, ha fin da subito attirato l’attenzione della popolazione, che ancora oggi resta ammaliata dalle esibizioni dei cappelli piumati. In guerra i trombettieri trasmettevano gli ordini, segnavano le sveglie, le adunate, i rapporti degli ufficiali ed i momenti di silenzio. Ma la loro musica si diffuse piano piano nelle piazze, nelle Fanfare si inserirono nuovi strumenti musicali, i cosiddetti bassetti e gli strumenti a tre cilindri, per permettere il raggiungimento di una scala cromatica completa.
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Con lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale tornarono ai loro reggimenti, scandendo con i loro suoni i momenti dell’attacco ed i momenti di estremo dolore. Oggi sono tornati a suonare musiche gioiose nelle manifestazioni e nelle commemorazioni in ricordo dei tanti commilitoni caduti. Con questo spirito e tanto entusiasmo saliranno sul palco in Alta Austria portando con sé un passato denso di storia e tradizione.
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Al termine dell’esibizione i numerosi presenti hanno salutato i membri del gruppo facendo loro i migliori auguri per questa nuova esperienza.
Sa.A.
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