Cassago: il libro su nonno Pierino (il postino) presentato ai Pensionati

Una serata piacevole che ha evidenziato una volta di più, l'importanza di fare memoria e di tramandare la nostra storia, i nostri ricordi. 
Giovedì sera la sede dell'Associazione Pensionati Cassaghesi ha ospitato Simona Alagia, docente di storia e filosofia, nostra ex collaboratrice, ma soprattutto autrice del libro ''Un postino in Brianza. I ricordi di mio nonno Pierino''.
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Un'opera editoriale data alle stampe qualche mese fa che racconta gli aneddoti professionali di Pierino Beccalli, nato, cresciuto e ancora oggi residente a Nibionno dove, prima di essere edicolante è stato portalettere. Intervistare il congiunto ha consentito alla nipote Simona di raccogliere le storie della Brianza di un tempo, a tratti sconosciute e affascinanti, che ieri sera sono state condivise con una cinquantina di persone intervenute alla serata ospitata presso la sede del sodalizio, in Via Nazario Sauro.
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Accanto alla docente e scrittrice - oltre al presidente Luigi Pirovano - c'era Laura Baldelli, ex bibliotecaria cassaghese che ha moderato la serata, particolarmente gradita ai tanti soci intervenuti. Fra il pubblico sedeva anche Cristina Brusadelli, assessore nella vicina Cremella, che ha voluto esserci anche per una conoscenza diretta con Pierino, protagonista della serata. Quella dell'anziano è stata in realtà una presenza ''a distanza''. Simona Alagia ha infatti proposto una registrazione vocale del nonno, che ha portato i suoi saluti ai presenti, ricordando con affetto quando faceva la spola fra Nibionno e la stazione di Cassago, con un pensiero rivolto a due storici colleghi.
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''Ci tengo a ringraziare l'associazione per l'invito, che ho molto apprezzato. Non è cosa da tutti avere una realtà che si occupa di organizzare momenti non solo ludici, ma anche di intrattenimento culturale'' ha detto l'ospite, che ha poi evidenziato l'importanza di ricordare, di raccogliere i ricordi e di trasmetterli alle giovani generazioni. ''E'uno sforzo che richiede tempo, ma necessario perchè solo così è possibile conservare la memoria di chi non c'è più, evitando che si perda. E' anche un modo per sentirsi meno soli''.
Un buon gelato offerto ai presenti ha poi chiuso la bella serata, con il cielo illuminato all'uscita dalla sala da una suggestiva luna.
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