Molteno: in Villa Rosa uno spettacolo dedicato a Lucio Battisti

L'uomo, prima ancora dell’artista che ha fatto cantare e sognare un’intera generazione di italiani. Lucio Battisti è stato celebrato, in occasione degli anniversari di nascita e di morte, attraverso uno spettacolo teatrale che ha registrato il tutto esaurito, con oltre 200 spettatori nostalgici e altresì affezionati a uno dei maggiori cantautori italiani che ha inciso più di venti album in studio e venduto 25 milioni di dischi.
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La rappresentazione ha concluso la quarta edizione della rassegna ''La Piccola'', un cartellone estivo di appuntamenti teatrali con professionisti ideato da Nicola Bizzarri dell’associazione culturale-artistica Stendhart con sede a Oggiono, reso possibile grazie al fondo sostegno arti dal vivo (Fondazione comunitaria del lecchese, Acinque e Lario Reti Holding) e patrocinato dal comune di Lecco oltre che dai comuni che hanno ospitato almeno uno spettacolo della rassegna itinerante: Annone Brianza, Garbagnate Monastero, Molteno, Oggiono e Valmadrera.
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Sabato 2 settembre, nel teatro della verzura, all’interno del parco comunale di Villa Rosa, è andato in scena ''Dove il sole va a dormire. Lucio Battisti, musica, pensieri e parole''. Non si è trattato di una biografia di Battisti ma è stata una lettura scenica di episodi tratti sia dalla vita, che dalla carriera e dalle sue esperienze, alle quali si è unita la parte artistica del personaggio.
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A tal proposito si sono ricordati la 19esima edizione Sanremo dove Battisti ha esordito con il brano ''Un’avventura'' che non ha conquistato la giuria ottenendo invece, con il celebre ''Acqua Azzurra, Acqua Chiara'', il terzo posto del Cantagiro del 1969. Tormentone dell’estate di quell’anno, la canzone vinse anche il Festivalbar. Una carriera, quella di Battisti, che è imprescindibile dal paroliere Giulio Rapetti, in arte Mogol: il duo fu autore di numerosi dischi e canzoni di successo.
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Nonostante il grande successo delle sue canzoni, la sua persona non cercava celebrità: poche le occasioni pubbliche, fino all’oblio. L’ultimo suo concerto risale al 1976 e l’ultima intervista è stata rilasciata nel 1978: da quel momento, dopo la rottura con Mogol, ha vissuto con maggior riservatezza senza però abbandonare la passione per la musica, che sin da giovane aveva cercato di far diventare a tutti costi il suo mestiere, partendo da Poggio Bustone, il paese che gli aveva dato i natali. Dagli anni Ottanta produsse canzoni con Pasquale Panella e Velezia, il nome con cui si firmava la moglie Grazia Letizia Veronese.
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Tratto dalla canzone "Emozioni", in un avvicendarsi di voci e personaggi, lo spettacolo ha riletto la figura di Lucio Battisti attraverso monologhi, canzoni, musica. È stato narrato attraverso i momenti chiave della sua vita e della sua carriera, dal quale è emerso il suo percorso di crescita come cantautore italiano.
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La lettura scenica è stata curata da Nicola Bizzarri, direttore sezione recitazione dell'associazione, attore, formatore, regista. Sul palcoscenico, in accompagnamento, con i più celebri brani, una Battisti al femminile: Carola Dell'Oro, musicista e docente di Musica il canto. La scenografia è stata ideata da Loredana Mazzoleni, direttrice sezione danza dell'associazione e formatrice ISTD, mentre alla regia c’era Mattia Conti, nativo di Molteno, scrittore che si occupa di format e serie tv presso una casa di produzione televisiva.
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''Ringraziamo il Comune per averci dato l’idea dello spettacolo che ha debuttato oggi e che speriamo di portare ancora in scena'' ha commentato al termine Nicola Bizzarri, lasciando la parola all’assessore a cultura e istruzione Sara Brenna.
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''Negli scorsi anni la rassegna di Battisti era un appuntamento fisso di settembre – ha detto, rievocando la kermesse che per anni ha animato il paese, divenuta poi oggetto di un contenzioso giudiziario tra comune e la vedova Battisti - Abbiamo ripreso quest’anno per ricordare i due anniversari del cantautore: gli 80 anni dalla nascita e i 20 dalla morte che saranno sabato prossimo. Abbiamo portato avanti tutte le iniziative con la moglie che ringrazio perché ha condiviso con noi il desiderio di riprendere dopo anni di pausa''.
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''Quello che ci hanno regalato stasera è stato emozionante. Battisti prima di tutto era una persona e un moltenese che viveva il paese, dove c’è il ristorante in cui scriveva le canzoni. Prima di essere un cantante, era un cittadino. Sabato prossimo, nel giorno dell’anniversario della sua morte, ospiteremo la finale di un concorso canoro a lui dedicato. Credo che il regalo più bello sia questo pubblico numeroso e interessato'' ha concluso Brenna.
M.Mau.
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