Casatenovo: Premio Strega e barriere architettoniche i temi della commissione disabilità
Presentazione del libro Premio Strega 2023 e proposta di attività formativa: sono questi i due temi all'ordine del giorno della commissione comunale per le politiche a favore delle persone con disabilità, l'organo operativo nel Comune di Casatenovo con referente la consigliera Enrica Baio, riunitasi ieri sera in municipio.
Ospite speciale della serata Antonella Cuppari della Cooperativa Sociale La Vecchia Quercia, già impegnata in passato nella presentazione del libro "Come d'Aria" di Ada d'Adamo, che nell'anno corrente si è guadagnato il prestigioso premio letterario. Idea della commissione comunale è quella di replicare anche a Casatenovo una performance già presentata ai lettori del libro.
"Ada e Daria sono due donne unite dal legame madre e figlia e che si trovano, ad un certo punto della loro storia, a condividere l’esperienza di un corpo fragile: l’una nella malattia mentre l’altra nella diagnosi di grave disabilità che l’accompagna fin dalla nascita. La voce del corpo ripercorre gli anni della loro relazione, nel dialogo silenzioso e denso di significati. La peculiarità di questo libro ha fatto nascere il desiderio di dar voce alle parole del testo attraverso il dialogo silenzioso di due corpi", si legge nel libro.
Omaggiando l'autrice, a sua volta danzatrice e critica di danza, questo è l'intento della rappresentazione dell'elaborato: Antonella Cuppari, insieme a Romina Marra (di Punto e a capo), danno vita alle parole del libro portando alla luce a numerosi temi, affrontati poi proprio insieme al pubblico."Abbiamo avuto molti feedback, anche da persone che non avevano letto il libro, e abbiamo avuto modo anche di constatare che la nostra proposta è arrivata alle persone e ha comunicato qualcosa anche a chi il libro non l'ha letto, anche se ovviamente l'invito è quello di approfondire il libro nella sua interezza. Il testo tocca tanti temi: il rapporto madre-figlia, la malattia, l'essere genitore, le disabilità psicofisiche, e argomenti anche in un certo senso scomodi come l'aborto e il rapporto di coppia" ha commentato Cuppari durante la riunione. "Poiché il libro ha uno stile narrativo molto legato al corpo, dato che d'Adamo era una danzatrice e tutte le sue parole partono dal corpo, il quale poi ha conosciuto anche la malattia e il peso di portare con sé una storia così complessa. L'idea sarebbe di trovare il tema e l'aspetto che si vogliono approfondire insieme al pubblico presente. Quello che vorremmo fare, insomma, sarebbe non soltanto presentare la lettura, ma onorare e celebrare la storia di questa donna, e farla vivere attraverso il canale del corpo".
Proposta che ha fatto breccia nel cuore della commissione disabilità, tanto che per l'evento, che si terrà con grande probabilità in Villa Facchi nel mese di ottobre.
Definito questo primo argomento, la parola è poi passata alla stessa Enrica Baio, che ha presentato il secondo tema all'ordine del giorno: un percorso di formazione rivolto all'ordine degli ingegneri e degli architetti per un focus sulle barriere architettoniche.
Come raccontato dalla stessa consigliera, l'idea è scaturita in seguito a una visita in compagnia di Sara Nannini alla chiesa di Santa Margherita, presente sul territorio casatese e recentemente strutturata, con il PEBA (il Piano di Eliminazione delle Barriere Architettoniche) alla mano.
"Già all'inizio del percorso a Santa Margherita ci siamo accorte della presenza di diverse difficoltà di fruizione: a nostro avviso, bisognerebbe pensare a un intervento sul marciapiede, perché venga reso a raso e vi sia inserito uno stallo verticale con strisce annesse, sui buchi presenti su tutto il percorso, pericolosi a prescindere da chi ha problemi di deambulazione, e sulla mancanza di una pedana per l'accesso alla chiesa vera e propria" ha commentato la consigliera. "A fronte di questa constatazione, e della fatica che abbiamo riscontrato nell'approcciarci al PEBA, abbiamo pensato a una proposta di formazione che sia rivolta sia al personale che lavora negli ambiti comunali competenti sia all'ordine degli ingegneri e degli architetti".
A entrare più nel vivo della questione è stata poi Sara Nannini, già citato membro della commissione. "Ho avuto modo durante l'estate di confrontarmi con l'ingegnere Beppe Fumasoni, che si occupa di barriere architettoniche già da tempo e che organizza concretamente consulenze, indicazioni e quanto sia necessario affinché venga diffusa la giusta consapevolezza. Lui, in particolare, è referente per l'abbattimento delle barriere architettoniche per l'ordine degli ingegneri e degli architetti di Sondrio, e si occupa di organizzare opportunità di turismo accessibile in Valtellina" ha detto Nannini.
L'idea di fondo, quindi, sarebbe di creare una collaborazione con il professionista e, grazie alla sua esperienza, di accompagnare i colleghi ingegneri a porre le giuste attenzioni là dove necessario.
Altra iniziativa ampiamente accettata dalla commissione, che ha proposto, anzi, di allargare la diffusione di questa sensibilità anche ai comuni limitrofi che, per "pigrizia mentale o per motivi di bilancio", come ha sottolineato il consigliere Fabio Crippa, non inseriscono il PEBA nelle loro priorità: "queste buone prassi devono diventare comuni".
La promessa di un impegno a realizzare le iniziative da parte di tutti e le speranze di successo delle proposte hanno quindi permesso di chiudere l'incontro e di darsi appuntamento per quello successivo.
Ospite speciale della serata Antonella Cuppari della Cooperativa Sociale La Vecchia Quercia, già impegnata in passato nella presentazione del libro "Come d'Aria" di Ada d'Adamo, che nell'anno corrente si è guadagnato il prestigioso premio letterario. Idea della commissione comunale è quella di replicare anche a Casatenovo una performance già presentata ai lettori del libro.
"Ada e Daria sono due donne unite dal legame madre e figlia e che si trovano, ad un certo punto della loro storia, a condividere l’esperienza di un corpo fragile: l’una nella malattia mentre l’altra nella diagnosi di grave disabilità che l’accompagna fin dalla nascita. La voce del corpo ripercorre gli anni della loro relazione, nel dialogo silenzioso e denso di significati. La peculiarità di questo libro ha fatto nascere il desiderio di dar voce alle parole del testo attraverso il dialogo silenzioso di due corpi", si legge nel libro.
Omaggiando l'autrice, a sua volta danzatrice e critica di danza, questo è l'intento della rappresentazione dell'elaborato: Antonella Cuppari, insieme a Romina Marra (di Punto e a capo), danno vita alle parole del libro portando alla luce a numerosi temi, affrontati poi proprio insieme al pubblico."Abbiamo avuto molti feedback, anche da persone che non avevano letto il libro, e abbiamo avuto modo anche di constatare che la nostra proposta è arrivata alle persone e ha comunicato qualcosa anche a chi il libro non l'ha letto, anche se ovviamente l'invito è quello di approfondire il libro nella sua interezza. Il testo tocca tanti temi: il rapporto madre-figlia, la malattia, l'essere genitore, le disabilità psicofisiche, e argomenti anche in un certo senso scomodi come l'aborto e il rapporto di coppia" ha commentato Cuppari durante la riunione. "Poiché il libro ha uno stile narrativo molto legato al corpo, dato che d'Adamo era una danzatrice e tutte le sue parole partono dal corpo, il quale poi ha conosciuto anche la malattia e il peso di portare con sé una storia così complessa. L'idea sarebbe di trovare il tema e l'aspetto che si vogliono approfondire insieme al pubblico presente. Quello che vorremmo fare, insomma, sarebbe non soltanto presentare la lettura, ma onorare e celebrare la storia di questa donna, e farla vivere attraverso il canale del corpo".
Proposta che ha fatto breccia nel cuore della commissione disabilità, tanto che per l'evento, che si terrà con grande probabilità in Villa Facchi nel mese di ottobre.
Definito questo primo argomento, la parola è poi passata alla stessa Enrica Baio, che ha presentato il secondo tema all'ordine del giorno: un percorso di formazione rivolto all'ordine degli ingegneri e degli architetti per un focus sulle barriere architettoniche.
Come raccontato dalla stessa consigliera, l'idea è scaturita in seguito a una visita in compagnia di Sara Nannini alla chiesa di Santa Margherita, presente sul territorio casatese e recentemente strutturata, con il PEBA (il Piano di Eliminazione delle Barriere Architettoniche) alla mano.
"Già all'inizio del percorso a Santa Margherita ci siamo accorte della presenza di diverse difficoltà di fruizione: a nostro avviso, bisognerebbe pensare a un intervento sul marciapiede, perché venga reso a raso e vi sia inserito uno stallo verticale con strisce annesse, sui buchi presenti su tutto il percorso, pericolosi a prescindere da chi ha problemi di deambulazione, e sulla mancanza di una pedana per l'accesso alla chiesa vera e propria" ha commentato la consigliera. "A fronte di questa constatazione, e della fatica che abbiamo riscontrato nell'approcciarci al PEBA, abbiamo pensato a una proposta di formazione che sia rivolta sia al personale che lavora negli ambiti comunali competenti sia all'ordine degli ingegneri e degli architetti".
A entrare più nel vivo della questione è stata poi Sara Nannini, già citato membro della commissione. "Ho avuto modo durante l'estate di confrontarmi con l'ingegnere Beppe Fumasoni, che si occupa di barriere architettoniche già da tempo e che organizza concretamente consulenze, indicazioni e quanto sia necessario affinché venga diffusa la giusta consapevolezza. Lui, in particolare, è referente per l'abbattimento delle barriere architettoniche per l'ordine degli ingegneri e degli architetti di Sondrio, e si occupa di organizzare opportunità di turismo accessibile in Valtellina" ha detto Nannini.
L'idea di fondo, quindi, sarebbe di creare una collaborazione con il professionista e, grazie alla sua esperienza, di accompagnare i colleghi ingegneri a porre le giuste attenzioni là dove necessario.
Altra iniziativa ampiamente accettata dalla commissione, che ha proposto, anzi, di allargare la diffusione di questa sensibilità anche ai comuni limitrofi che, per "pigrizia mentale o per motivi di bilancio", come ha sottolineato il consigliere Fabio Crippa, non inseriscono il PEBA nelle loro priorità: "queste buone prassi devono diventare comuni".
La promessa di un impegno a realizzare le iniziative da parte di tutti e le speranze di successo delle proposte hanno quindi permesso di chiudere l'incontro e di darsi appuntamento per quello successivo.
G.G.