Casatenovo: l'esperienza di Parco Galileo con Demetra a ottobre volgerà al termine

La sinergia creata con la Festa di Sant'Anna si è tradotta - fra le altre cose - in una pizza con verdure a chilometro zero. Gustosa ed apprezzata dai tantissimi visitatori dell'evento che ha scaldato ed animato l'ultimo fine settimana di luglio a Cassina de' Bracchi. 
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Per la prima volta le porte, anzi i cancelli, di Parco Galileo sono rimasti aperti per l'intera durata della kermesse creando un clima di positiva collaborazione, che ha contribuito ad arricchire il bagaglio di esperienze acquisito dallo spazio all'aperto gestito da Demetra ONLUS. Una palestra lavorativa che nell'ultimo anno e mezzo ha fornito un'importante occasione di inserimento ad alcuni soggetti che nell'orto di Via Galilei si sono potuti rimettere in gioco, in un contesto nel quale l'agricoltura è solo la declinazione di un contenitore fatto di molte altre attività, sociali e culturali.
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Un'esperienza che tuttavia sta per volgere al termine. Con la fine di ottobre, allo scadere cioè della convenzione, Parco Galileo chiuderà l'attività portata avanti sino ad oggi con la regia di Demetra, importante realtà con sede in località Visconta a Besana.
Già da mesi infatti, il Comune di Casatenovo ha annunciato ai referenti della ONLUS l'intenzione di non portare avanti l'esperienza, perlomeno secondo quello che è stato il percorso condotto in questo anno e mezzo di attività piena, se si considera che il precedente periodo è stato in qualche modo limitato dalla pandemia, con tutte le restrizioni del caso. 
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Nonostante ciò il bilancio tracciato da Demetra è più che positivo. ''Oltre all'inserimento lavorativo di alcune persone, in sinergia con Mestieri ed i Servizi Sociali del Comune, abbiamo ampliato il bouquet dell'offerta, proponendo molte iniziative di taglio ambientale e culturale'' ci ha spiegato Davide Motta, presidente della cooperativa besanese. ''Parco Galileo non è un progetto di agricoltura sociale: preferiamo chiamarlo orto del benessere. Le persone che ci lavorano, interamente gestite da noi, sono entusiaste e proprio in questi ultimi mesi la nostra progettualità stava entrando nel vivo. Ci dispiace dunque che il progetto si fermi qui, per quel che riguarda Casatenovo. Con maggiori risorse forse si sarebbe potuto fare ancora meglio. Noi però siamo pronti a ripartire altrove anche perchè siamo soddisfatti dei risultati sin qui ottenuti''.
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Oltre alla positiva sinergia con Sant'Anna, con la vicina Osteria dei Bulli e con Cascina Bressanella di Besana, in questi ultimi mesi sono stati organizzati degli eventi di taglio ambientale in collaborazione con Simbio, eventi di piantumazione, una rassegna di film all'aperto, oltre alla vendita delle cassette di verdura che hanno riscosso il gradimento di alcune decine di fedelissimi. 
Insomma, un luogo di socialità che Demetra era pronta a sviluppare con ulteriori iniziative in collaborazione con altri attori del territorio, ma che sembra appunto destinato ad interrompersi a breve, una volta in scena anche gli ultimi due eventi culturali proposti. 
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Se la convenzione con la realtà besanese scadrà nelle prossime settimane, al momento non risultano aperte altre procedure (nello specifico, avviso di manifestazione di interesse) per dare un futuro all'area di Cassina de' Bracchi. 
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''Non stiamo più effettuando la piantumazione per il prossimo inverno, sapendo di dover lasciare l'area a breve'' ha proseguito il referente di Demetra, rivolgendo un pensiero di gratitudine a chi in queste settimane sta esprimendo il proprio rammarico per l'imminente chiusura di Parco Galileo, con un timore per il futuro dell'area, che già in passato aveva conosciuto dei periodi di fermo. E poi ancora un grazie è stato rivolto all'assessore ai servizi sociali Gaetano Caldirola e ad Enrica Baio, consigliere delegato alla cultura, principali referenti del Comune in questo periodo di gestione dello spazio casatese.
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La speranza dunque è quella che i risultati raccolti in questo anno e mezzo insieme al patrimonio di esperienze consolidato nell'ultimo periodo non vengano dispersi.
G.C.
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