Molteno: ambulatori concessi (anche) al privato. Montano le critiche
L'insegna del centro privato è stata posizionata sull’edificio comunale di piazza Europa a Molteno e nelle giornate del 5 e 6 settembre sono state organizzate le prime iniziative di prevenzione rivolte alla cittadinanza. Continua tuttavia a far discutere la scelta del Comune di far convivere ambulatori privati con quelli pubblici dei medici di medicina generale (non si conosce ancora la data di apertura) all’interno dello stesso edificio. L'ente ha acceso un mutuo per sostenere l’edificazione dello stabile, il cui costo supera i 600.000 euro. Ha in seguito affidato la struttura, dopo un regolare bando di gara, alla clinica San Martino che ha nominato direttore sanitario del centro il dottor Luigi Sala, medico di medicina generale del paese. Oltre a ricevere il canone di locazione dal centro privato, il Comune metterà la struttura a disposizione dei medici di medicina generale.
La scelta di creare un ambulatorio all'interno del quale prenderanno servizi medici di medicina generale e specialisti privati è osteggiata dal gruppo di minoranza che siede in consiglio comunale in paese, a suo tempo contrario all’edificazione di un nuovo ambulatorio.
"Abbiamo pagato per 650.000 euro di una struttura pubblica che si vuole dare in affidamento a un privato. Abbiamo fatto un'opposizione forte e decisa sul polo medico, ma quella che abbiamo posto è una questione importante in merito alla concomitanza tra pubblico e privato. Noi ci siamo sempre chiesti che senso ha creare un polo medico in una piccola comunità come la nostra dove, con soldi pubblici, mettiamo a fianco la medicina di base e quella privata. Ritengo che in una struttura come quella sia impossibile gestire le due attività perché c'è una forma di induzione verso la medicina privata e la libera professione'' è l’opinione del consigliere di minoranza Ferdinando De Capitani, già espressa a più riprese nelle sedute di consiglio comunale. Tale posizione è sempre stata contestata dall’attuale maggioranza secondo la quale non ci sarà un sacrificio della medicina generale a favore della sanità privata: l’obiettivo, secondo gli amministratori, è offrire ai cittadini un servizio più integrato, che non vada però a discapito della medicina pubblica, ma ne sia un complemento. Il sindaco Giuseppe Chiarella ha più volte sostenuto che il percorso è stato condiviso con i medici di medicina generale.
Ad alzare i toni sul tema nei giorni scorsi è stato anche il sindacato Uil del Lario e Uilfpl, autore di una lettera rivolta alla cittadinanza e alle istituzioni. Nell’intenzione di aprire un dialogo, i rappresentanti delle forze sociali fanno emergere nella nota appunto (clicca QUI per visualizzarla) gli interrogativi che la gestione dei servizi sanitari sta comportando. Una serie di perplessità che, anticipano dal sindacato, pur nell’apertura a un confronto sul tema, saranno oggetto di approfondimento, con eventuali azioni per far valere i diritti di cittadini e lavoratori.
La scelta di creare un ambulatorio all'interno del quale prenderanno servizi medici di medicina generale e specialisti privati è osteggiata dal gruppo di minoranza che siede in consiglio comunale in paese, a suo tempo contrario all’edificazione di un nuovo ambulatorio.
"Abbiamo pagato per 650.000 euro di una struttura pubblica che si vuole dare in affidamento a un privato. Abbiamo fatto un'opposizione forte e decisa sul polo medico, ma quella che abbiamo posto è una questione importante in merito alla concomitanza tra pubblico e privato. Noi ci siamo sempre chiesti che senso ha creare un polo medico in una piccola comunità come la nostra dove, con soldi pubblici, mettiamo a fianco la medicina di base e quella privata. Ritengo che in una struttura come quella sia impossibile gestire le due attività perché c'è una forma di induzione verso la medicina privata e la libera professione'' è l’opinione del consigliere di minoranza Ferdinando De Capitani, già espressa a più riprese nelle sedute di consiglio comunale. Tale posizione è sempre stata contestata dall’attuale maggioranza secondo la quale non ci sarà un sacrificio della medicina generale a favore della sanità privata: l’obiettivo, secondo gli amministratori, è offrire ai cittadini un servizio più integrato, che non vada però a discapito della medicina pubblica, ma ne sia un complemento. Il sindaco Giuseppe Chiarella ha più volte sostenuto che il percorso è stato condiviso con i medici di medicina generale.
Ad alzare i toni sul tema nei giorni scorsi è stato anche il sindacato Uil del Lario e Uilfpl, autore di una lettera rivolta alla cittadinanza e alle istituzioni. Nell’intenzione di aprire un dialogo, i rappresentanti delle forze sociali fanno emergere nella nota appunto (clicca QUI per visualizzarla) gli interrogativi che la gestione dei servizi sanitari sta comportando. Una serie di perplessità che, anticipano dal sindacato, pur nell’apertura a un confronto sul tema, saranno oggetto di approfondimento, con eventuali azioni per far valere i diritti di cittadini e lavoratori.