Nibionno: il 21 un incontro su DAT e testamento biologico
Il Comune di Nibionno organizza un incontro aperto alla cittadinanza sulle Disposizioni Anticipate di Trattamento (DAT), comunemente definite ''testamento biologico'' o ''biotestamento''.
La Legge 219/17 regola e definisce il consenso informato per avviare il trattamento sanitario; il dissenso informato per il rifiuto o la rinuncia al trattamento sanitario; il divieto di ostinarsi irragionevolmente delle cure; il diritto/dovere alle cure palliative nelle fasi terminali della malattia; e le Disposizioni Anticipate di Trattamento, concettualmente assimilabili al biotestamento.
La redazione della disposizione anticipata di trattamento (DAT) avviene tramite atto pubblico o scrittura privata in apposito registro, che è una banca nazionale dei dati. Si possono dare indicazioni su quali cure ricevere o rifiutare nel fine vita. Il contenuto è libero, anche se ci sono alcune regole, come un contenuto chiaro e leggibile che non permetta equivoci nell'interpretazione, i dati anagrafici del disponente, la data della sottoscrizione, la firma di uno dei testimoni e la nomina di uno o due fiduciari.
Per redigere una DAT, la persona si può far aiutare dal medico di medicina generale e poi esprimerla dal notaio, presso un ufficio di stato civile del comune, le strutture sanitarie o, per chi è residente all'estero, presso gli uffici consolari italiani. Una recente indagine dell'Associazione Luca Coscioni ha dimostrato quanto ancora poco si conosca la legge, nonostante siano trascorsi ormai diversi anni dalla formulazione: nel nostro paese, solo 5 italiani ogni 1.000 hanno depositato "biotestamento" mediante il quale “è possibile far conoscere al medico le proprie indicazioni di volontà in un momento futuro in cui non si fosse più capaci di intendere e di volere”.
In provincia di Lecco, in particolare, i numeri sono ancora più bassi, con circa 3 biotestamenti ogni 1.000 abitanti: lo ha testimoniato la ricerca della Cellula Coscioni Lecco e dell'associazione L'Asino di Buridano.
A Nibionno interverranno il dottor Sergio De Muro, responsabile della Cellula Coscioni Lecco, l’avvocato Massimo Clara, avvocato civilista e cassazionista, il dottor Simone Galimberti, presidente dell'associazione L'Asino di Buridano e il dottor Virgilio Meschi, medico neonatologo e presidente della Cellula Coscioni Lecco.
L’appuntamento è per giovedì 21 settembre alle 21 presso la biblioteca comunale Nando Maggioni in via Fiume, a Tabiago di Nibionno.
La Legge 219/17 regola e definisce il consenso informato per avviare il trattamento sanitario; il dissenso informato per il rifiuto o la rinuncia al trattamento sanitario; il divieto di ostinarsi irragionevolmente delle cure; il diritto/dovere alle cure palliative nelle fasi terminali della malattia; e le Disposizioni Anticipate di Trattamento, concettualmente assimilabili al biotestamento.
La redazione della disposizione anticipata di trattamento (DAT) avviene tramite atto pubblico o scrittura privata in apposito registro, che è una banca nazionale dei dati. Si possono dare indicazioni su quali cure ricevere o rifiutare nel fine vita. Il contenuto è libero, anche se ci sono alcune regole, come un contenuto chiaro e leggibile che non permetta equivoci nell'interpretazione, i dati anagrafici del disponente, la data della sottoscrizione, la firma di uno dei testimoni e la nomina di uno o due fiduciari.
Per redigere una DAT, la persona si può far aiutare dal medico di medicina generale e poi esprimerla dal notaio, presso un ufficio di stato civile del comune, le strutture sanitarie o, per chi è residente all'estero, presso gli uffici consolari italiani. Una recente indagine dell'Associazione Luca Coscioni ha dimostrato quanto ancora poco si conosca la legge, nonostante siano trascorsi ormai diversi anni dalla formulazione: nel nostro paese, solo 5 italiani ogni 1.000 hanno depositato "biotestamento" mediante il quale “è possibile far conoscere al medico le proprie indicazioni di volontà in un momento futuro in cui non si fosse più capaci di intendere e di volere”.
In provincia di Lecco, in particolare, i numeri sono ancora più bassi, con circa 3 biotestamenti ogni 1.000 abitanti: lo ha testimoniato la ricerca della Cellula Coscioni Lecco e dell'associazione L'Asino di Buridano.
A Nibionno interverranno il dottor Sergio De Muro, responsabile della Cellula Coscioni Lecco, l’avvocato Massimo Clara, avvocato civilista e cassazionista, il dottor Simone Galimberti, presidente dell'associazione L'Asino di Buridano e il dottor Virgilio Meschi, medico neonatologo e presidente della Cellula Coscioni Lecco.
L’appuntamento è per giovedì 21 settembre alle 21 presso la biblioteca comunale Nando Maggioni in via Fiume, a Tabiago di Nibionno.
Date evento
giovedì, 21 settembre 2023