Maresso: entrano nel vivo le iniziative per il Santo Crocifisso
Hanno ufficialmente preso il via le iniziative in occasione della Festa del Santo Crocifisso Miracoloso a Maresso di Missaglia, edizione 2023, ricorrenza che coinvolge annualmente l’intera comunità pastorale Maria SS Regina dei Martiri.
Con l’apertura della teca, sabato 2 settembre, gli eventi dedicati alla venerazione del Crocifisso sono partiti e hanno già coinvolto tantissimi fedeli maressesi e non che, ogni anno, celebrano con emozione e devozione la speciale festività. Nella serata di mercoledì, poco dopo le 20.30, si è dunque tenuto un momento di riflessione presso la parrocchia dei SS. Faustino e Giovita a cura di Monsignor Claudio Magnoli, dottore in sacra liturgia e consultore della Congregazione per il Culto divino e la Disciplina dei Sacramenti. Il religioso, nel corso dell’appuntamento ''a distanza'', ha introdotto ai fedeli il tema della croce e del crocifisso nella liturgia ambrosiana, portando i presenti alla scoperta dell’importanza di simboli e tradizioni cattoliche.
''Il crocifisso di Maresso è un segno di fede conosciuto da tantissime persone della zona, che simboleggia contemplazione per il Padre e per il Figlio'' ha asserito il religioso, introducendo i presenti in un viaggio alla scoperta della liturgia ambrosiana.
Anche il parroco don Carlo Pirotta ha voluto esprimere alcune parole in merito al simbolo del crocifisso, raccontando quando, durante l’infanzia, i suoi genitori gli parlavano dell’importanza che esso assunse nel corso della seconda guerra mondiale. ''Mio papà mi raccontava che coloro i quali andavano contro il regime fascista erano soliti nascondersi nella chiesa di Maresso, perché i fascisti temevano il suo Crocifisso che era simbolo di forte religione'' ha raccontato il parroco.
Risalente infatti al 1869, il Crocifisso prima di essere esposto nella parrocchia di Maresso si trovava nella Basilica di Sant’Ambrogio di Milano.
Quando giunse in paese, i maressesi gli mostrarono incredibile devozione e continuano a farlo ancora oggi, portando dunque anche tanti fedeli da lontano ad ammirare il simbolo religioso da vicino. Come ricordano i maressesi, se prima il Crocifisso veniva invocato quando il clima era secco e il raccolto non promettente auspicandosi la pioggia, oggi invece simboleggia un vero e proprio abbraccio nei confronti dell’umanità.
Proprio in questo clima di completa devozione verso il simbolo religioso, i festeggiamenti proseguiranno fino a giovedì 14 settembre e tanti appuntamenti sono previsti anche per questo fine settimana.
Venerdì 8 alle ore 15 si terrà infatti la messa con unzione degli infermi, seguita da un rinfresco, mentre nella giornata di domenica 10 settembre i fedeli avranno modo di prendere parte alla messa solenne alle 10.30, per poi partecipare alla processione lungo le vie del centro storico con la reliquia della Santa Croce. Lunedì la chiesa del paese ospiterà poi le celebrazioni in suffragio dei defunti e le iniziative si concluderanno il 14, giornata di festa dell’esaltazione della santa croce, con una messa solenne alle 18.
Con l’apertura della teca, sabato 2 settembre, gli eventi dedicati alla venerazione del Crocifisso sono partiti e hanno già coinvolto tantissimi fedeli maressesi e non che, ogni anno, celebrano con emozione e devozione la speciale festività. Nella serata di mercoledì, poco dopo le 20.30, si è dunque tenuto un momento di riflessione presso la parrocchia dei SS. Faustino e Giovita a cura di Monsignor Claudio Magnoli, dottore in sacra liturgia e consultore della Congregazione per il Culto divino e la Disciplina dei Sacramenti. Il religioso, nel corso dell’appuntamento ''a distanza'', ha introdotto ai fedeli il tema della croce e del crocifisso nella liturgia ambrosiana, portando i presenti alla scoperta dell’importanza di simboli e tradizioni cattoliche.
''Il crocifisso di Maresso è un segno di fede conosciuto da tantissime persone della zona, che simboleggia contemplazione per il Padre e per il Figlio'' ha asserito il religioso, introducendo i presenti in un viaggio alla scoperta della liturgia ambrosiana.
Anche il parroco don Carlo Pirotta ha voluto esprimere alcune parole in merito al simbolo del crocifisso, raccontando quando, durante l’infanzia, i suoi genitori gli parlavano dell’importanza che esso assunse nel corso della seconda guerra mondiale. ''Mio papà mi raccontava che coloro i quali andavano contro il regime fascista erano soliti nascondersi nella chiesa di Maresso, perché i fascisti temevano il suo Crocifisso che era simbolo di forte religione'' ha raccontato il parroco.
Risalente infatti al 1869, il Crocifisso prima di essere esposto nella parrocchia di Maresso si trovava nella Basilica di Sant’Ambrogio di Milano.
Quando giunse in paese, i maressesi gli mostrarono incredibile devozione e continuano a farlo ancora oggi, portando dunque anche tanti fedeli da lontano ad ammirare il simbolo religioso da vicino. Come ricordano i maressesi, se prima il Crocifisso veniva invocato quando il clima era secco e il raccolto non promettente auspicandosi la pioggia, oggi invece simboleggia un vero e proprio abbraccio nei confronti dell’umanità.
Proprio in questo clima di completa devozione verso il simbolo religioso, i festeggiamenti proseguiranno fino a giovedì 14 settembre e tanti appuntamenti sono previsti anche per questo fine settimana.
Venerdì 8 alle ore 15 si terrà infatti la messa con unzione degli infermi, seguita da un rinfresco, mentre nella giornata di domenica 10 settembre i fedeli avranno modo di prendere parte alla messa solenne alle 10.30, per poi partecipare alla processione lungo le vie del centro storico con la reliquia della Santa Croce. Lunedì la chiesa del paese ospiterà poi le celebrazioni in suffragio dei defunti e le iniziative si concluderanno il 14, giornata di festa dell’esaltazione della santa croce, con una messa solenne alle 18.
S.L.F.