La poesia di U. Colombo/40: i piedi e la loro importanza
Una parte all’estremità del corpo umano, ma fondamentale per l’incedere. Per la poesia settimanale, Umberto Colombo ha scelto un tema semplice, che ci impone di soffermarci su una delle parti più essenziali del corpo: i piedi, a cui talvolta non viene data troppa attenzione, vengono oggi rievocati attraverso la bellezza delle parole in rima. “Si dà peso molto di più alle mani, al viso, al cuore, alla digestione, ma non ai nostri poveri sostegni, ecco dunque una descrizione importante” chiosa l’autore della poesia.
I piedi
Destro e sinistro son di punta alla roversa
uguali però nel concetto aperto d’equilibrio
elastici e snodati ma in posizion diversa
pronti ad affrontar in forza ogni squilibrio
In alto in basso in avanti o dietro a tergo
sopportan ben più oltre il peso di persona
sciabattan puri sia in casa che all’esterno
entro due scarpette così dette alla buona
Ma nel piede sta il riflesso della vita
zona per zona ognuna ha il suo rifratto
il piede tra l’alluce e le sue dita
ridà energia di testa e al suo malfatto
Più avanti sotto l’arco della pianta
l’apparato digestivo se ne avvantaggia
dal Soleo il cervicale se ne vanta
su sul dorso la trachea rimane saggia
Dal calcagno le trombe di Faloppio
sul dorso si amplifica il diaframma
tra le dita puoi risentir ancor lo scoppio
e dal tarso sembri uscito dalla mamma
Ma in una maglia di calza son costretti
che tolgono il respiro al tutto intero
poi chiusi in un tomaio stretti stretti
non vedono più la luce né il sentiero
Diamo maggior cura ai nostri piedi
trattiamoli con garbo e maestria
son loro che sopportano sui treppiedi
Il nostro equipaggiar di bizzarria
Umberto Colombo