Una monticellese a Venezia/11: la Mostra è ormai giunta ai titoli di coda e la tristezza si fa sentire

È l'alba al Lido di Venezia ed è l'ultimo giorno di una Mostra del Cinema che mi ha letteralmente portato via il cuore. Siamo ai titoli di coda e la tristezza si fa sentire, si fanno o conti dei film visti, si scommette sui vincitori e si iniziano a mettere insieme i ricordi diventati già indelebili. Sono le 6.30 di mattina e stiamo già tenendo i posti per il carpet di chiusura e stiamo cercando di recuperare le energie dopo la grande giornata di ieri.
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Finalmente dopo tanti film deludenti sono ritornate le belle soddisfazioni, tre pellicole molto interessanti che ci hanno tenuti incollati allo schermo. Siamo partiti con "Hors Saison" un film Francese di Stephan Brize con protagonisti Guillaume Canet e Alba Rohrwacher che mi ha letteralmente preso il cuore. È il racconto di una coppia di artisti che si ritrova dopo 15 anni, colori pastello, tanti vuoti delineano un ambiente che sembra sospeso in universo che non esiste. Personalmente mi ha colpito letteralmente colpito il cuore e alla fine è scattato il primo (e presumo unico) piantino della mostra.
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Ieri c'è stato finalmente movimento al Lido: dopo giorni totalmente vuoti sono arrivate le star e di conseguenza i molti fan. Ad essere presentato in concorso c'era "Memory", il nuovo film di Michel Franco di cui non sapevamo praticamente nulla. In una situazione normale avremmo fatto il red carpet ma siamo talmente stravolte che non abbiamo la forza né fisica né mentale di prendere i posti e così abbiamo puntato tutto sulla conferenza. Idea assolutamente vincente che ci ha permesso di essere in prima fila al passaggio del cast. Terminata la conferenza la bellissima Jessica Chastain si è concessa a tutti i fan e così ha fatto Peter Sarsgaard che avevamo visto già qualche giorno fa. 
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Giornata di sorprese non solo tra le star, ma direttamente da casa. Nel pomeriggio assolato del Lido sono apparsi i miei genitori in viaggio in bici da Chioggia che mi hanno fatto una bella sorpresa. Dopo giorni lontana da casa è stata una ventata d'aria fresca.
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Dopo il saluto speciale sono rientrata in sala grande per la Première di "woman of..", un film per cui avevo zero aspettative ma che mi ha totalmente sorpreso. È la storia di un uomo polacco che in età avanzata decide di iniziare la transizione in donna. Un film potente ma delicato che non si fa forte solo del tema ma di un apparato tecnico di altissimo livello.
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Oltre alle bellissime interpretazioni c'era una fotografia di livello e una bella costruzione delle immagini. Le oltre due ore di film sono veramente volate e sinceramente spero che riceva qualche premio. Come al solito corsa forsennata fuori dalla sala per vedere un pezzo del carpet successivo con Alba Rohrwacher e Guillaume Canet che sinceramente è molto meglio sullo schermo che dal vivo. 
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Due giorni fa avevamo provato il teorema per cui se ci si veste bene si può andare ovunque e ieri ci abbiamo riprovato con un successo completo. È bastato un paio di tacchi per permettere ad Irene e a me di entrare indisturbate nell'hotel Excelsior e passo dopo passo ritrovarci al party del film Memory. Ammetto che se fosse stato per me non saremmo mai entrati ma Irene si è voluta buttare e io l'ho seguita. Accanto a noi c'erano proprio tutti da Maggie Gyllenhaal al marito Peter Sarsgaard, dal regista Michel Franco a Jessica Chastain, queste cose succedono veramente solo a Venezia.
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La nostra serata è terminata con la visione proprio di ''Memory'' con il cast, un film complesso che si distacca molto dai precedenti lavori di Franco. Come ci aveva detto qualche giorno fa lo stesso regista non sapere la trama fa parte dell'esperienza stessa del film che ruota sul concetto di memoria tra il ricordare, non volerlo fare e non riuscirci. Spettacolari le interpretazioni di Jessica Chastain e Peter Sarsgaard che sono arrivati veramente al cuore.
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Abbiamo solo quattro ore di sonno, oramai una costante di di questi giorni, siamo stanchi e tristi, è l'ultimo giorno di festival e siamo pronti ad affrontarlo.
Giorgia Monguzzi
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