Sirone: don Gianluigi scrive 'Il libro delle vacanze'. Una raccolta di 50 anni da prete
''Ove in diario si narrano i giorni più belli e dove in aggiunta si offre al cortese lettore e alla gentile lettrice sostanzioso buon cibo a nutrimento dell’anima e della mente''. Si apre con queste parole impresse sulla copertina ''Il libro delle vacanze'' scritto da don Gianluigi Rusconi, vicario parrocchiale di Sirone che quest’anno ha ricordato il 50° di servizio sacerdotale. Per l’occasione, decisamente speciale, ha deciso di raccogliere alcuni testi, fatti di pagine di diario e riflessioni religiose e letterarie, che ha scritto ed elaborato durante i suoi anni da sacerdote.
Gran parte della pubblicazione, che conta circa 250 pagine, è caratterizzata da alcune pagine di diario scritte durante i giorni di vacanza, da cui il titolo del libro. ''I giorni più belli sono stati quelli delle vacanze. Non perché sono stati giorni di riposo o di divertimento, ma perché sono stati giorni ‘di famiglia’, giorni in cui ho vissuto con bambini, ragazzi e ragazze come in una grande famiglia, giorni in cui mi sono sentito un po’ di più, anche umanamente, padre'' si legge nella prefazione al libro.
Si parte dal racconto del 2008 a Maransen o Maranza in Alto Adige, passando per il 2009 a Trivero, nel 2011 dall’Occitania, arrivando nel più recente 2018 al Passo del Tonale. Don Gianluigi racconta le partenze, l’organizzazione, i giochi, le atmosfere, condendo il tutto con le etimologie delle parole, con aneddoti che raccontano la geografia del luogo vistato, con le foto dei partecipanti alla gita e con le preghiere o riflessioni che li hanno accompagnati in quelle felici fughe estive.
Nella seconda parte, come annunciato in copertina, c’è una raccolta di racconti immaginari, intrisi di storia e di letteratura ''a nutrimento dell’anima e della mente''. Si parte da una storia metaforica per spiegare ai bambini il significato della prima Confessione, a cui si aggiunge un racconto per rispondere agli ''Esiste Babbo Natale?'' dei bambini, passando per dialoghi inventati tra personaggi realmente esisti o irreali che consegnano sempre al lettore una morale.
Anche se il periodo delle vacanze è ormai terminato, don Gianluigi ha trovato il modo per permettere a tutti di rivivere la gioia di quei giorni, accompagnata da alcuni momenti di preghiera e riflessione.
Don Gianluigi Rusconi con il suo libro
Gran parte della pubblicazione, che conta circa 250 pagine, è caratterizzata da alcune pagine di diario scritte durante i giorni di vacanza, da cui il titolo del libro. ''I giorni più belli sono stati quelli delle vacanze. Non perché sono stati giorni di riposo o di divertimento, ma perché sono stati giorni ‘di famiglia’, giorni in cui ho vissuto con bambini, ragazzi e ragazze come in una grande famiglia, giorni in cui mi sono sentito un po’ di più, anche umanamente, padre'' si legge nella prefazione al libro.
Si parte dal racconto del 2008 a Maransen o Maranza in Alto Adige, passando per il 2009 a Trivero, nel 2011 dall’Occitania, arrivando nel più recente 2018 al Passo del Tonale. Don Gianluigi racconta le partenze, l’organizzazione, i giochi, le atmosfere, condendo il tutto con le etimologie delle parole, con aneddoti che raccontano la geografia del luogo vistato, con le foto dei partecipanti alla gita e con le preghiere o riflessioni che li hanno accompagnati in quelle felici fughe estive.
Nella seconda parte, come annunciato in copertina, c’è una raccolta di racconti immaginari, intrisi di storia e di letteratura ''a nutrimento dell’anima e della mente''. Si parte da una storia metaforica per spiegare ai bambini il significato della prima Confessione, a cui si aggiunge un racconto per rispondere agli ''Esiste Babbo Natale?'' dei bambini, passando per dialoghi inventati tra personaggi realmente esisti o irreali che consegnano sempre al lettore una morale.
Anche se il periodo delle vacanze è ormai terminato, don Gianluigi ha trovato il modo per permettere a tutti di rivivere la gioia di quei giorni, accompagnata da alcuni momenti di preghiera e riflessione.
M.Bis.