Bevera: al Santuario i preti dell’oggionese festeggiano monsignor Gianluigi Rusconi
Mezzo secolo da sacerdote. È un importante traguardo quello raggiunto da Monsignor Gianluigi Rusconi, vicario della comunità pastorale che riunisce le parrocchie di Molteno, Brongio e Sirone.
Lo stesso si può dire dei venticinque anni trascorsi da don Alberto Pirovano come parroco di Colle Brianza. Per festeggiare queste due ricorrenze, questa mattina tutti i sacerdoti del decanato si sono radunati per la messa delle 10 presso il Santuario di Bevera.
''I miei antenati erano originari di questo territorio. Il mio bisnonno era di Rogeno, sposò una ragazza di Tabiago e andò a vivere a Bulciago. Erano poveri contadini quindi si spostavano continuamente alla ricerca di terre da coltivare. Quando mi hanno inviato a Sirone ne sono stato felice. È stato come tornare nella terra dei miei padri'' ha ricordato Monsignor Rusconi durante l’omelia.
''Nell’immaginetta che sto distribuendo per il 50esimo ho messo una frase di Sant’Ambrogio: nessuno può incamminarsi lungo alcuna strada se il Signore non lo precede. Ovunque sono stato mandato, mi sono sentito accompagnato. Ho trovato comunità che mi hanno aiutato, persone buone che hanno supplito le mie mancanze''.
È stato proprio l’anziano sacerdote, residente a Sirone, a presiedere la celebrazione eucaristica, su invito di don Giovanni Colombo, responsabile della comunità pastorale Maria Regina degli Apostoli. ''Lo stile di Dio è fare grandi cose con chi è piccolo. Se siamo piccoli e poveri non ci dobbiamo preoccupare ma fidare di lui. Ognuno dovrebbe fare il proprio dovere, senza rattristarsi se non riesce a fare tutto. Poi il Signore le cose grandi continuerà a farle''.
La predica di Monsignor Rusconi si è poi conclusa con un riferimento anche alla Madonna, la cui presenza al suo fianco in questi anni è stata ''preziosa''. Oggi, lo ricordiamo, è anche l’ultimo giorno della festa di Bevera.
''È una delle più antiche della Brianza. Il Santuario di Santa Maria Nascente è stato costruito nel 1603. Poco tempo dopo la comunità ha iniziato a riunirsi per festeggiare'' ha spiegato don Giovanni Colombo dopo la messa.
Riposti i paramenti religiosi, i sacerdoti si sono ritrovati sotto il grande tendone allestito nel parcheggio. Nonostante fosse lunedì, la gente era tanta e il lavoro dei cinquanta volontari procedeva a pieno regime.
''Sono molto soddisfatto della partecipazione alle varie iniziative, non solo a quelle religiose, previste per questa festa. Ringrazio di cuore i volontari per il loro impegno. Il ricavato verrà destinato alle spese ordinarie di gestione del Santuario. In questo momento stiamo sistemando la facciata e gli infissi della casa parrocchiale'' ha aggiunto don Giovanni.
In attesa dello spettacolo pirotecnico di questa sera, nel pomeriggio alle 15.45 era prevista la benedizione dei bambini, degli zaini e dei diari.
''Quest’anno regaleremo un righello con su l’immagine della Madonna di Bevera. L’anno scorso c’era veramente tanta gente, vedremo quest’anno'' ha concluso il parroco di Barzago, Bevera e Bulciago.
Lo stesso si può dire dei venticinque anni trascorsi da don Alberto Pirovano come parroco di Colle Brianza. Per festeggiare queste due ricorrenze, questa mattina tutti i sacerdoti del decanato si sono radunati per la messa delle 10 presso il Santuario di Bevera.
''I miei antenati erano originari di questo territorio. Il mio bisnonno era di Rogeno, sposò una ragazza di Tabiago e andò a vivere a Bulciago. Erano poveri contadini quindi si spostavano continuamente alla ricerca di terre da coltivare. Quando mi hanno inviato a Sirone ne sono stato felice. È stato come tornare nella terra dei miei padri'' ha ricordato Monsignor Rusconi durante l’omelia.
''Nell’immaginetta che sto distribuendo per il 50esimo ho messo una frase di Sant’Ambrogio: nessuno può incamminarsi lungo alcuna strada se il Signore non lo precede. Ovunque sono stato mandato, mi sono sentito accompagnato. Ho trovato comunità che mi hanno aiutato, persone buone che hanno supplito le mie mancanze''.
È stato proprio l’anziano sacerdote, residente a Sirone, a presiedere la celebrazione eucaristica, su invito di don Giovanni Colombo, responsabile della comunità pastorale Maria Regina degli Apostoli. ''Lo stile di Dio è fare grandi cose con chi è piccolo. Se siamo piccoli e poveri non ci dobbiamo preoccupare ma fidare di lui. Ognuno dovrebbe fare il proprio dovere, senza rattristarsi se non riesce a fare tutto. Poi il Signore le cose grandi continuerà a farle''.
La predica di Monsignor Rusconi si è poi conclusa con un riferimento anche alla Madonna, la cui presenza al suo fianco in questi anni è stata ''preziosa''. Oggi, lo ricordiamo, è anche l’ultimo giorno della festa di Bevera.
''È una delle più antiche della Brianza. Il Santuario di Santa Maria Nascente è stato costruito nel 1603. Poco tempo dopo la comunità ha iniziato a riunirsi per festeggiare'' ha spiegato don Giovanni Colombo dopo la messa.
Riposti i paramenti religiosi, i sacerdoti si sono ritrovati sotto il grande tendone allestito nel parcheggio. Nonostante fosse lunedì, la gente era tanta e il lavoro dei cinquanta volontari procedeva a pieno regime.
''Sono molto soddisfatto della partecipazione alle varie iniziative, non solo a quelle religiose, previste per questa festa. Ringrazio di cuore i volontari per il loro impegno. Il ricavato verrà destinato alle spese ordinarie di gestione del Santuario. In questo momento stiamo sistemando la facciata e gli infissi della casa parrocchiale'' ha aggiunto don Giovanni.
In attesa dello spettacolo pirotecnico di questa sera, nel pomeriggio alle 15.45 era prevista la benedizione dei bambini, degli zaini e dei diari.
''Quest’anno regaleremo un righello con su l’immagine della Madonna di Bevera. L’anno scorso c’era veramente tanta gente, vedremo quest’anno'' ha concluso il parroco di Barzago, Bevera e Bulciago.
A.Bes.