Cortenuova: Suor Federica ci racconta il ''suo'' Kenya dove aiuta malati, donne, bambini
La gioia nel cuore. E' quanto si percepisce chiacchierando con Suor Federica Zoia, tornata nelle scorse settimane nella sua Cortenuova per un breve periodo di riposo, come è solita fare ogni tre anni.
Da molto ormai, la religiosa appartenente alla congregazione delle Suore del Preziosissimo Sangue - di cui la sorella Donatella ricopre la carica di Madre generale - risiede in Kenya, in un villaggio chiamato Kathonzweni, a sud-est di Nairobi, la capitale dello stato africano.
Lì si occupa di moltissime attività, forte anche delle sue competenze in ambito sanitario. La monticellese è infatti laureata in medicina e opera in un dispensario della salute, struttura che offre da oltre un lustro un servizio di mobile clinic. ''Portiamo l'ospedale in alcuni villaggi e anche in carcere, offrendo assistenza sanitaria a bordo di un mezzo attrezzato. Non ci limitiamo alle prestazioni sanitarie, ma effettuiamo anche un servizio di counseling e di ascolto di queste persone'' ci ha spiegato Suor Federica martedì pomeriggio, al termine della messa in occasione del Santissimo Nome di Maria celebrata nel santuario della frazione da don Paolo Ghirlandi alla presenza del parroco don Valentino Agostoni.
Una chiacchierata spesso ''interrotta'' dai fedeli che, all'uscita della chiesina, si fermavano dalla religiosa per un saluto, a conferma di quanto il legame con la sua comunità sia rimasto solido.
In Kenya le sfide che Suor Federica è chiamata ad affontare sono molteplici: spesso non semplici, ma al contempo stimolanti. Fra queste vi è l'attività di tutela delle donne, protagoniste del progetto sociale Greenhouse, che punta all'inserimento nel mondo del lavoro e mediante la coltivazione di pomodori e peperoni grazie anche alla collaborazione con alcune associazioni italiane.
''Negli ultimi tempi sono state acquistate taniche per l'acqua e qualche animale: capre, galline e mucche. Il ricavato di queste attività serve alle donne per pagare le rette scolastiche dei loro figli'' ha aggiunto la religiosa, che segue anche una trentina di bambini disabili o con problemi psichici.
Vi è poi l'importante attività di formazione religiosa, fungendo da guida per le tante giovani che desiderano consacrare la loro vita al Signore, dando il via ad un percorso che le porterà poi a diventare suore.
''In Kenya si vive alla giornata: il popolo è molto allegro, con grande capacità di relazionarsi'' ha proseguito la monticellese, contenta anche che la situazione politica si sia stabilizzata dopo un periodo di tensioni e proteste seguito alle elezioni dell'agosto 2022. ''Ora con il nuovo presidente William Ruto sembra che ci si stia muovendo nella direzione giusta. C'è attenzione verso il mondo scolastico e l'ambito sanitario e anche sul fronte dell'innovazione tecnologica, per rendere il popolo keniano sempre più indipendente e meno subordinato agli stati più ricchi. Certo le contraddizioni restano: Nairobi, la capitale, è una città moderna ed attrezzata, con molte infrastrutture. La povertà nei villaggi resta''.
Un Paese che Suor Federica raggiungerà il prossimo 30 settembre, a conclusione del suo periodo di riposo a Cortenuova, per ''ripristinarsi e godersi gli affetti'' come lei stessa ha puntualizzato. Sono ormai lontani gli anni trascorsi in parrocchia e in oratorio dove è maturata la sua vocazione religiosa mentre era impegnata come animatrice e catechista.
Un terreno fertile che le ha dato lo stimolo giusto per intraprendere un percorso importante, seguendo l'esempio della sorella Suor Donatella, di undici anni più grande e riferimento per l'intera congregazione delle Preziosine.
Da molto ormai, la religiosa appartenente alla congregazione delle Suore del Preziosissimo Sangue - di cui la sorella Donatella ricopre la carica di Madre generale - risiede in Kenya, in un villaggio chiamato Kathonzweni, a sud-est di Nairobi, la capitale dello stato africano.
Suor Federica (a sinistra) con la mamma e la sorella Suor Donatella
Lì si occupa di moltissime attività, forte anche delle sue competenze in ambito sanitario. La monticellese è infatti laureata in medicina e opera in un dispensario della salute, struttura che offre da oltre un lustro un servizio di mobile clinic. ''Portiamo l'ospedale in alcuni villaggi e anche in carcere, offrendo assistenza sanitaria a bordo di un mezzo attrezzato. Non ci limitiamo alle prestazioni sanitarie, ma effettuiamo anche un servizio di counseling e di ascolto di queste persone'' ci ha spiegato Suor Federica martedì pomeriggio, al termine della messa in occasione del Santissimo Nome di Maria celebrata nel santuario della frazione da don Paolo Ghirlandi alla presenza del parroco don Valentino Agostoni.
Una chiacchierata spesso ''interrotta'' dai fedeli che, all'uscita della chiesina, si fermavano dalla religiosa per un saluto, a conferma di quanto il legame con la sua comunità sia rimasto solido.
In Kenya le sfide che Suor Federica è chiamata ad affontare sono molteplici: spesso non semplici, ma al contempo stimolanti. Fra queste vi è l'attività di tutela delle donne, protagoniste del progetto sociale Greenhouse, che punta all'inserimento nel mondo del lavoro e mediante la coltivazione di pomodori e peperoni grazie anche alla collaborazione con alcune associazioni italiane.
''Negli ultimi tempi sono state acquistate taniche per l'acqua e qualche animale: capre, galline e mucche. Il ricavato di queste attività serve alle donne per pagare le rette scolastiche dei loro figli'' ha aggiunto la religiosa, che segue anche una trentina di bambini disabili o con problemi psichici.
Vi è poi l'importante attività di formazione religiosa, fungendo da guida per le tante giovani che desiderano consacrare la loro vita al Signore, dando il via ad un percorso che le porterà poi a diventare suore.
''In Kenya si vive alla giornata: il popolo è molto allegro, con grande capacità di relazionarsi'' ha proseguito la monticellese, contenta anche che la situazione politica si sia stabilizzata dopo un periodo di tensioni e proteste seguito alle elezioni dell'agosto 2022. ''Ora con il nuovo presidente William Ruto sembra che ci si stia muovendo nella direzione giusta. C'è attenzione verso il mondo scolastico e l'ambito sanitario e anche sul fronte dell'innovazione tecnologica, per rendere il popolo keniano sempre più indipendente e meno subordinato agli stati più ricchi. Certo le contraddizioni restano: Nairobi, la capitale, è una città moderna ed attrezzata, con molte infrastrutture. La povertà nei villaggi resta''.
Un Paese che Suor Federica raggiungerà il prossimo 30 settembre, a conclusione del suo periodo di riposo a Cortenuova, per ''ripristinarsi e godersi gli affetti'' come lei stessa ha puntualizzato. Sono ormai lontani gli anni trascorsi in parrocchia e in oratorio dove è maturata la sua vocazione religiosa mentre era impegnata come animatrice e catechista.
Un terreno fertile che le ha dato lo stimolo giusto per intraprendere un percorso importante, seguendo l'esempio della sorella Suor Donatella, di undici anni più grande e riferimento per l'intera congregazione delle Preziosine.
G.C.