Da Monticello a Bevera furti in baita e oratorio. Forzato anche il totem della casa dell'acqua

Per fortuna non è accaduto quanto verificatosi a Capriano di Briosco dove veri e propri vandali hanno preso di mira la baita degli Alpini, danneggiandola in più punti, forse alla ricerca di denaro da asportare. E' altrettanto grave però, l'episodio che ha visto coinvolta suo malgrado la sede delle penne nere di Via Jacopo della Quercia a Monticello. Lo scorso lunedì infatti, si è registrata un'incursione da parte di ignoti che hanno arrecato anche danni alle strutture, nel frattempo già riparati. Eppure lo sconcerto per quanto capitato resta grande, se si tiene conto oltretutto che l'evento si è verificato a poche ore dalla conclusione della festa che per tre giorni aveva animato il fine settimana, con momenti di convivialità all'insegna della buona cucina.
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Secondo quanto ricostruito dagli Alpini del capogruppo Francesco Limonta, inizialmente gli ignoti ladri avrebbero tentato di entrare in baita passando dal vicino salone polivalente, di proprietà comunale. Non riuscendoci hanno però trovato un secondo ''varco'' da forzare, con accesso direttamente all'interno della sede vera e propria. Una volta dentro, tramite un piccone hanno divelto una porta, arrivando sino al bar gestito dalle penne nere. Ed è proprio lì che gli autori del misfatto hanno razziato una serie di bottiglie di alcolici, come se stessero facendo - illegittimamente - la spesa. Se ne sono poi andati, lasciando dietro di loro una scia di danni e di amarezza. Scoperto quanto accaduto, agli Alpini non è rimasto altro che segnalare l'episodio ai carabinieri, ai quali hanno anche consegnato un filmato con le immagini della videosorveglianza. La baita è infatti dotata di telecamere.
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Malviventi in azione nelle scorse ore anche a Bevera. Qui i danni cagionati nelle zone intorno al santuario barzaghese sono stati molteplici, a partire dal totem installato da Lario Reti Holding per la ricarica delle tessere deputate all'utilizzo della casa dell'acqua, nei pressi dell'oratorio. La struttura è stata infatti forzata, sulla scorta di quanto avvenuto qualche settimana fa anche a Cremella, con danni che risultano ancora evidenti. Durante la fiera, conclusasi lo scorso lunedì, era stato forzato anche un salvadanaio utilizzato da uno dei giostrai mentre nella notte fra domenica e lunedì ignoti sono riusciti ad introdursi nel tendone del ristorante allestito dai volontari, rovesciando per terra il contenuto di alcune bibite, spaccando una bottiglia di amaro e portando via mezza forma di formaggio. Un episodio dai contorni del vandalismo, più che del furto vero e proprio, ma che lascia con altrettanto amaro in bocca.
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