Oggiono: lento avanzamento per la nuova caserma. Dopo 13 anni quasi pronta solo una parte

Un nuovo sopralluogo al cantiere della nuova caserma dei carabinieri di Oggiono ha evidenziato un lento progresso nello stato di avanzamento dei lavori. L’impresa incaricata di eseguire le opere e l'amministrazione comunale si sono dati appuntamento martedì 19 settembre, presso il cantiere di Via Kennedy.
E’ doveroso ricordare come la realizzazione dell’opera faccia capo al Provveditorato Interregionale alle Opere Pubbliche di Lombardia ed Emilia-Romagna. Il Comune in questa vicenda è poco più di uno spettatore che può compiere azioni limitate come esercitare pressioni sui soggetti privati ed enti pubblici coinvolti.
La situazione presso il cantiere è apparsa in lenta, ma progressiva risoluzione per quanto concerne l’edificio – facente parte del primo lotto di lavori – che, affacciato su Via Kennedy, andrà ad ospitare gli uffici dell’Arma dei carabinieri.
nuova_caserma_carabineiri_oggiono.jpg (36 KB)
Un'immagine d'archivio della palazzina uffici presso la nuova caserma CC

''Sono in corso – ha spiegato Chiara Narciso, sindaco della città di Oggiono – lavori nella parte esterna all’edificio. Sono in fase di posa i cordoli e la rete per lo smaltimento delle acque piovane. Ci è stato confermato che nei prossimi giorni dovrebbero arrivare gli autobloccanti e che a partire dalla prossima settimana saranno posati''. 
L’ultimazione di questo specifico lavoro ''consentirà di sistemare il terreno e terminare, chiudendola, la recinzione. Attualmente non è ancora stata completata per permettere il passaggio dei mezzi che eseguono i lavori''. Raggiunta questa fase la parte esterna della struttura dovrebbe essere conclusa, fatta eccezione per il montascale che sarà posizionato – per motivi tecnici e logistici – ad un passo dalla conclusione dell’edificio.
Appare, invece, sostanzialmente invariata la situazione all’interno dello stabile che era –ricordiamo – già negli scorsi mesi in avanzato stadio di completamento.
''I lavori sono allo stesso punto di quando sono stati effettuati i sopralluoghi precedenti mesi fa'' ha spiegato Narciso. ''Mancano ancora alcuni serramenti e delle finiture al piano terra, mentre i piani superiori sono stati ultimati''.
Più incerte sono le tempistiche per la realizzazione della recinzione che separerà la palazzina degli uffici dall'edificio che ospiterà gli alloggi del personale dell’Arma. In particolare, su questo secondo edificio non vengono realizzati lavori sostanziali da diversi anni. Una gara d’appalto realizzata a partire dal 2020 dal Provveditorato Interregionale aveva individuato una nuova impresa che sarebbe stata incaricata di terminare anche il secondo edificio, retrostante alla palazzina degli uffici. Tuttavia, a causa delle mutate condizioni di mercato, la medesima impresa ha rinunciato all’esecuzione dei lavori, avendone piena facoltà. Da oltre un anno a questa parte – di questa vicenda puramente burocratica – sembrerebbero non essere stati registrati cambi di rotta sostanziali
Le probabilità di vedere anche il secondo edificio ultimato in tempi brevi sono pressoché nulle. Sussiste, invece, un cauto ottimismo per quanto concerne proprio il primo lotto della palazzina uffici presso il quale è stato realizzato il sopralluogo odierno.
Visto lo stato di avanzamento dei lavori anche il Comune di Oggiono sta predisponendo il progetto di realizzazione dell’area di ingresso che si affaccerà su Via Kennedy. La zona esterna alla caserma, l’unica di competenza comunale e la cui realizzazione è possibile una volta ultimati i lavori presso il cantiere del lotto primo.
Realizzata quest’opera mancherà si attenderà solo il trasferimento dei carabinieri dalla sede attuale di Via Verdi alla nuova sede. ''Le tempistiche per la presa in carico da parte del personale dell’Arma dovrebbero essere molto rapide, alcuni arredi destinati alla caserma vecchia sono già stati trasferiti nella caserma nuova'' ha confermato il sindaco aggiungendo: ''una volta che saranno liberi i vecchi locali dell’attuale caserma di Via Verdi vorremmo riutilizzarli, anche a favore delle associazioni oggionesi''.
Non resta che registrare come di un’opera pubblica iniziata nel lontano mese di marzo del 2010, dopo tredici anni, si possa intravedere solamente un completamento parziale.
L.A.
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.