Oggiono: Scalare l'Etna e risalire l’Italia in bicicletta in sole 13 tappe. L’impresa di Stefano Lago del Velo Club

Dalla Sicilia alla provincia di Lecco in sole tredici tappe, tutte da percorrere in bicicletta. Un bel viaggio, e al tempo stesso un’impresa sportiva di prim’ordine, compiuta da Stefano Lago, ciclista del Velo Club di Oggiono. Prima la scalata all’Etna, poi la risalita dell’Italia fino a casa. Un percorso compiuto dal lomagnese con un altro ciclista, Giulio Galleani, suo amico.
I due hanno raggiunto la Sicilia con un treno ad alta velocità, partendo da Milano con destinazione Villa San Giovanni. Scesi presso la stazione hanno montato le proprie biciclette gravel e si sono imbarcati per attraversare lo stretto in direzione Messina. Arrivati sull'isola sono saliti su un nuovo treno diretto a Catania dove hanno alloggiato.
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Il giorno seguente è iniziato il loro speciale ''giro d’Italia risalendo lo stivale''. La prima tappa ha previsto la scalata dell’Etna. Un percorso impegnativo con 3450 metri di dislivello da salire fra rocce laviche e strade sterrate. Infatti, Lago e Galleani hanno scelto di non fermarsi alla quota intermedia, ma di proseguire in bicicletta fino ai 2mila e 500 metri di altezza, limite oltre il quale non è possibile andare oltre se non accompagnati. Un percorso che li ha portati a compiere quella che è, di fatto, la salita continua più lunga di Italia. 
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''Partendo dagli zero metri sul livello del mare a Catania, la strada inizia a salire e continua a salire costantemente, senza nemmeno un tratto di discesa, fino a quota 2000 metri del rifugio Sapienza e da lì fino ai 2000 e 500 metri della quota finale raggiungibile'' ci ha detto l'atleta.
Punto, quest’ultimo, dove termina il suo percorso anche la funivia di risalita. ''È stata una salita impegnativa perché lunga, ma molto bella da percorrere perché il paesaggio non ha eguali. Dai 1.000 mille metri di quota l’ambiente cambia radicalmente e si iniziano a vedere le ceneri e le colate laviche. Appare un ambiente ''lunare'' fatto di roccia e pietre dove si vede la forza della natura e della vegetazione che ricresce anche dove si sono sedimentate le colate laviche. Qui le piante sembrano sfidare il fuoco del vulcano'' ha proseguito.
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Una salita che ha potuto offrire grandi emozioni, compiuta mentre dalla sommità del cratere continuava ad uscire del fumo. ''Il verde degli alberi, il viola e il giallo dei fiori risaltano maggiormente avendo come sfondo il nero della cenere del vulcano'' ha ricordato Lago.
Dopo l’ascesa all’Etna i due ciclisti hanno proseguito il loro percorso attraverso un sentiero che permette di compiere un giro panoramico intorno alla montagna.
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Infine, il rientro a Catania, dopo aver percorso 131 chilometri, oltre tremila e quattrocento metri di salita, restando in sella per più di otto ore. L’indomani di nuovo in bicicletta per iniziare la ''risalita'' dell’Italia fino alla Lombardia. Viaggio di cui vi daremo conto in un successivo articolo.

1/continua...
L.A.
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