Nibionno: 40 anni in parrocchia. Festa per Don Mario Carzaniga
Cibrone in festa per i 40 anni di presenza nella comunità di don Mario Carzaniga. Il 25 settembre 1983 don Mario faceva il suo ingresso nella chiesa dedicata a San Carlo Borromeo e sin da subito si è fatto apprezzare dalla comunità parrocchiale che, oggi, domenica 1 ottobre, ha mostrato la riconoscenza presenziando alla cerimonia ufficiale.
“Sono stati 40 anni di fede viva e di opere realizzate con la disponibilità dei parrocchiani e con l’aiuto economico dei benefattori - ha detto in esordio il festeggiato - Senza il loro costante supporto e la loro generosità, non avremmo raggiunto il traguardo. Siamo qui anche per manifestare la nostra gratitudine con la preghiera e con un applauso perché l’arcivescovo monsignor Francesco Coccopalmiero festeggia il 30esimo anniversario di consacrazione episcopale: lo ringraziamo per l’attenzione e la benevolenza con cui segue la nostra comunità”.
Alla celebrazione eucaristica hanno preso parte le autorità civili con l’attuale amministrazione comunale guidata dal sindaco Laura Di Terlizzi, la rappresentanza delle forze dell’ordine e le autorità religiose, vicine a don Mario in questo importante giorno. Oltre a monsignor Francesco Coccopalmiero (presidente emerito del Pontificio consiglio per i testi legislativi), il cardinale da anni vicino alla comunità nibionnese che questa mattina ha celebrato la funzione liturgica, erano presenti Don Bruno Seveso, Don Adriano Colombini, Monsignor Angelo Pirovano (decano della zona III della diocesi), Padre Antonello Rossi e Don Ferdinando Citterio.
“Abbiamo ascoltato le letture bibliche e proclamato il salmo responsoriale e ci siamo accorti che tutti questi testi parlano dell’amore - ha affermato il cardinale Coccopalmiero durante l’omelia - Nel Deuteronomio si dice per la prima volta “amerai il Signore tuo Dio con tutta la tua anima, con tutte le tue forze”: questi comandamenti devono essere scritti nel cuore e devono essere sempre davanti a noi. Amare Dio con tutte le sue forze significa mettere in pratica i suoi comandamenti. Il comandamento del Signore consiste solo nel volergli bene e nel non fare agli altri quello non vorresti fosse fatto a te. Tutti questi precetti si compendiano in questo: amare Dio e il nostro prossimo. Al mattino, quando ci svegliamo, dobbiamo domandarci come possiamo amare Dio e dunque il nostro prossimo. Ciascuno, nella sua condizione di vita, decide quello che deve fare per amare il prossimo e dunque amare Dio. Don Mario, per 40 anni, si è alzato tutte le mattine dicendo “voglio servire bene la parrocchia”: amando i fedeli, ha amato Dio con tutte le sue forze. Don Mario ha potuto fare questo perché è sempre stato in contatto profondo con Dio. In lui c’è questa relazione profonda tra sentire il Signore dentro di sé e amarlo. Don Mario ci ha dimostrato le letture bibliche di oggi”.
A nome di tutti i sacerdoti del decanato, monsignor Pirovano si è congratulato con don Mario a cui ha consegnato la benedizione apostolica del Santo Padre che “invoca copiosi doni e conforto celesti affinché il ministero continui a essere icona e trasparenza del mistero di Cristo”. La benedizione di papa Francesco è stata accompagnata da una corona del rosario.
“Desideriamo esprimere l’augurio più bello per questi 40 anni e per quelli che il Signore gli donerà ancora perché il prete non va mai in pensione. Il Signore ti dà un cuore grande come la sabbia del mare che non finisce mai. Che questo cuore grande continui a spendersi giorno per giorno per la comunità, per tutti coloro che hanno seguito il cammino di don Mario e continuano a essere con lui nel ministero” ha le parole di gratitudine espresse da Monsignor Pirovano.
Nel giorno esatto dell’anniversario, l’amministrazione comunale aveva organizzato una sorpresa, facendo esibire il coro LineArmonica, diretto da Samuele Rigamonti, nella chiesa. Quest’oggi, il sindaco Laura Di Terlizzi, esprimendosi a nome della comunità, ha fatto dono a don Mario di una targa commemorativa e ha ricordato i quattro decenni di attività pastorale: “Non è facile esprimere in poche parole i sentimenti di gratitudine nei suoi confronti. Ha saputo conquistare l’affetto di tutti noi grazie all’energia e al sorriso anche quando le forze venivano meno”.
Rievocando le parole di stima e affetto per il suo operato, oltre che la sua capacità di ascolto, ha sottolineato come il sacerdote abbia saputo avvicinare molti cittadini alla messa, facendo presente che non è la quantità ma la qualità dei momenti trascorsi nella fede. “Ci sono stati momenti in cui ci siamo confrontati e sostenuti vicendevolmente soprattutto nell’ottica di quella frase che mi ha ripetuto più volte: “dobbiamo collaborare”. Fin da subito, abbiamo avuto sintonia nel raggiungere obiettivi. Ricordiamo l’oratorio feriale: essere vicini alle famiglie durante l’estate è impegno profondo che, nonostante la fatica e gli acciacchi, porta avanti” ha proseguito il primo cittadino. “Le riconosciamo un’appassionata attenzione alla vita civile. Don Mario ha dimostrato di avere idee chiare e di avere ben presente il bene della parrocchia, che ha guidato con costanza. Concludo con un grazie per averci incoraggiato a vivere la fede, a essere cristiani coerenti nelle manifestazioni della vita sociale. Infine, un ringraziamento a sua eccellenza Monsignor Coccopalmiero che non ha mai fatto mancare la vicinanza a don Mario”.
Il giovane parrocchiano Paolo, inoltre, ha composto un brano per organo in tre movimenti. Don Mario è stato omaggiato con una composizione organistica scritta per l’occasione e suonata per la prima volta in chiesa raccolta in preghiera per la festa. “I tre movimenti riprendono idealmente la vita percorsa da don Mario: primi anni segnati dalla fatica, il secondo movimento rappresenta l’affetto e la fatica verso la comunità e il terzo l’operosità - ha detto Massimiliano - La musica ci unisca oggi nella festa di quest’anniversario con l’organo che, grazie a don Mario, è tornato a funzionare”.
La festa è poi proseguita con un pranzo in compagnia: i parrocchiani hanno voluto stare vicino a don Mario in questo quarantennale di presenza nella comunità.
“Sono stati 40 anni di fede viva e di opere realizzate con la disponibilità dei parrocchiani e con l’aiuto economico dei benefattori - ha detto in esordio il festeggiato - Senza il loro costante supporto e la loro generosità, non avremmo raggiunto il traguardo. Siamo qui anche per manifestare la nostra gratitudine con la preghiera e con un applauso perché l’arcivescovo monsignor Francesco Coccopalmiero festeggia il 30esimo anniversario di consacrazione episcopale: lo ringraziamo per l’attenzione e la benevolenza con cui segue la nostra comunità”.
Alla celebrazione eucaristica hanno preso parte le autorità civili con l’attuale amministrazione comunale guidata dal sindaco Laura Di Terlizzi, la rappresentanza delle forze dell’ordine e le autorità religiose, vicine a don Mario in questo importante giorno. Oltre a monsignor Francesco Coccopalmiero (presidente emerito del Pontificio consiglio per i testi legislativi), il cardinale da anni vicino alla comunità nibionnese che questa mattina ha celebrato la funzione liturgica, erano presenti Don Bruno Seveso, Don Adriano Colombini, Monsignor Angelo Pirovano (decano della zona III della diocesi), Padre Antonello Rossi e Don Ferdinando Citterio.
“Abbiamo ascoltato le letture bibliche e proclamato il salmo responsoriale e ci siamo accorti che tutti questi testi parlano dell’amore - ha affermato il cardinale Coccopalmiero durante l’omelia - Nel Deuteronomio si dice per la prima volta “amerai il Signore tuo Dio con tutta la tua anima, con tutte le tue forze”: questi comandamenti devono essere scritti nel cuore e devono essere sempre davanti a noi. Amare Dio con tutte le sue forze significa mettere in pratica i suoi comandamenti. Il comandamento del Signore consiste solo nel volergli bene e nel non fare agli altri quello non vorresti fosse fatto a te. Tutti questi precetti si compendiano in questo: amare Dio e il nostro prossimo. Al mattino, quando ci svegliamo, dobbiamo domandarci come possiamo amare Dio e dunque il nostro prossimo. Ciascuno, nella sua condizione di vita, decide quello che deve fare per amare il prossimo e dunque amare Dio. Don Mario, per 40 anni, si è alzato tutte le mattine dicendo “voglio servire bene la parrocchia”: amando i fedeli, ha amato Dio con tutte le sue forze. Don Mario ha potuto fare questo perché è sempre stato in contatto profondo con Dio. In lui c’è questa relazione profonda tra sentire il Signore dentro di sé e amarlo. Don Mario ci ha dimostrato le letture bibliche di oggi”.
A nome di tutti i sacerdoti del decanato, monsignor Pirovano si è congratulato con don Mario a cui ha consegnato la benedizione apostolica del Santo Padre che “invoca copiosi doni e conforto celesti affinché il ministero continui a essere icona e trasparenza del mistero di Cristo”. La benedizione di papa Francesco è stata accompagnata da una corona del rosario.
“Desideriamo esprimere l’augurio più bello per questi 40 anni e per quelli che il Signore gli donerà ancora perché il prete non va mai in pensione. Il Signore ti dà un cuore grande come la sabbia del mare che non finisce mai. Che questo cuore grande continui a spendersi giorno per giorno per la comunità, per tutti coloro che hanno seguito il cammino di don Mario e continuano a essere con lui nel ministero” ha le parole di gratitudine espresse da Monsignor Pirovano.
Nel giorno esatto dell’anniversario, l’amministrazione comunale aveva organizzato una sorpresa, facendo esibire il coro LineArmonica, diretto da Samuele Rigamonti, nella chiesa. Quest’oggi, il sindaco Laura Di Terlizzi, esprimendosi a nome della comunità, ha fatto dono a don Mario di una targa commemorativa e ha ricordato i quattro decenni di attività pastorale: “Non è facile esprimere in poche parole i sentimenti di gratitudine nei suoi confronti. Ha saputo conquistare l’affetto di tutti noi grazie all’energia e al sorriso anche quando le forze venivano meno”.
Rievocando le parole di stima e affetto per il suo operato, oltre che la sua capacità di ascolto, ha sottolineato come il sacerdote abbia saputo avvicinare molti cittadini alla messa, facendo presente che non è la quantità ma la qualità dei momenti trascorsi nella fede. “Ci sono stati momenti in cui ci siamo confrontati e sostenuti vicendevolmente soprattutto nell’ottica di quella frase che mi ha ripetuto più volte: “dobbiamo collaborare”. Fin da subito, abbiamo avuto sintonia nel raggiungere obiettivi. Ricordiamo l’oratorio feriale: essere vicini alle famiglie durante l’estate è impegno profondo che, nonostante la fatica e gli acciacchi, porta avanti” ha proseguito il primo cittadino. “Le riconosciamo un’appassionata attenzione alla vita civile. Don Mario ha dimostrato di avere idee chiare e di avere ben presente il bene della parrocchia, che ha guidato con costanza. Concludo con un grazie per averci incoraggiato a vivere la fede, a essere cristiani coerenti nelle manifestazioni della vita sociale. Infine, un ringraziamento a sua eccellenza Monsignor Coccopalmiero che non ha mai fatto mancare la vicinanza a don Mario”.
Il giovane parrocchiano Paolo, inoltre, ha composto un brano per organo in tre movimenti. Don Mario è stato omaggiato con una composizione organistica scritta per l’occasione e suonata per la prima volta in chiesa raccolta in preghiera per la festa. “I tre movimenti riprendono idealmente la vita percorsa da don Mario: primi anni segnati dalla fatica, il secondo movimento rappresenta l’affetto e la fatica verso la comunità e il terzo l’operosità - ha detto Massimiliano - La musica ci unisca oggi nella festa di quest’anniversario con l’organo che, grazie a don Mario, è tornato a funzionare”.
La festa è poi proseguita con un pranzo in compagnia: i parrocchiani hanno voluto stare vicino a don Mario in questo quarantennale di presenza nella comunità.
M.Mau.