Oggiono: anche Sgarbi alla presentazione della Madonna del Latte
La Madonna del Latte dipinta da Marco d’Oggiono è attualmente esposta presso la sala consiliare della città. ''È una grande occasione anche per gli studiosi – ha spiegato Giovanni Morale, curatore della mostra - è un punto di partenza per un rinnovato amore verso il Rinascimento lombardo''.
Il dipinto era stato donato dal cardinale Francesco Borromeo alla Pinacoteca Ambrosiana nel 1618. A metà Novecento finì disperso. Del quadro non vi fu più traccia per settant’anni. Nel 2021 venne ritrovato da un antiquario d’arte e consegnato ai carabinieri, quindi restaurato. Il dipinto è ora esposto a Oggiono, il paese d’origine della famiglia del suo autore Marco, allievo di Leonardo da Vinci.
''La pittura di Marco d’Oggiono rappresenta la capacità di un allievo di interpretare un maestro nel modo più gentile ed elegante'' ha spiegato il critico d’arte Vittorio Sgarbi. ''Ingentilisce Leonardo […]. Qui abbiamo un’eredità di Leonardo che è arrivata fino ad Oggiono''.
Sgarbi illustrando le peculiarità dell’Ultima Cena di Leonardo e dell’Ultima Cena dipinta dal suo allievo ha spiegato: ''Marco d’Oggiono senza Leonardo non ha una propria vita. È un leonardesco''. ''È entusiasmante – ha proseguito - che il paese di Oggiono sia legato a un pittore che ne porta il nome. Le opere di Marco d’Oggiono sono di grande eleganza. Ha la grazia di Raffaello''.
Nel nuovo auditorium cittadino particolarmente gremito i pubblico, durante la cerimonia di inaugurazione, moderata dalla giornalista Monica Maggioni, sono intervenuti anche: Maurizio Lupi, presidente della Fondazione Costruiamo il Futuro – ente che ha promosso la mostra, assieme a numerosi sponsor – il sottosegretario al Ministero della Cultura Paola Frassinetti, il consigliere e sottosegretario regionale Mauro Piazza, Michele Coppola, direttore Gallerie d'Italia, Lorenzo Ornaghi, presidente della Biblioteca Ambrosiana e Giuseppe De Riggi, Generale di Brigata e comandante della Legione dei Carabinieri di Lombardia.
''Per noi – ha spiegato la sindaca Chiara Narciso – è un’iniziativa importante che si inserisce nel percorso di rivalutazione della figura di Marco d’Oggiono che abbiamo portato avanti in questi anni''. La prima cittadina, a margine dell'evento, ha voluto dire grazie in particolare al Fondo di Comunità di Oggiono e al Comitato Genitori dell ICS Marco d’Oggiono per aver contribuito a sostenere le spese dell’iniziativa.
''È un po’ un ritorno a casa di un figlio'' ha detto invece l’assessore alla cultura Giovanni Corti. Insomma, un evento importante per la città, con una serie di iniziative collaterali che hanno coinvolto anche le scuole.
Il dipinto resterà ad Oggiono per un mese intero, sino al prossimo 6 novembre. Potrà essere ammirato (con ingresso gratuito) tutti i giorni in sala consiliare.
Per ulteriori informazioni: https://costruiamoilfuturo.it/madonnadellatte/
Il dipinto era stato donato dal cardinale Francesco Borromeo alla Pinacoteca Ambrosiana nel 1618. A metà Novecento finì disperso. Del quadro non vi fu più traccia per settant’anni. Nel 2021 venne ritrovato da un antiquario d’arte e consegnato ai carabinieri, quindi restaurato. Il dipinto è ora esposto a Oggiono, il paese d’origine della famiglia del suo autore Marco, allievo di Leonardo da Vinci.
''La pittura di Marco d’Oggiono rappresenta la capacità di un allievo di interpretare un maestro nel modo più gentile ed elegante'' ha spiegato il critico d’arte Vittorio Sgarbi. ''Ingentilisce Leonardo […]. Qui abbiamo un’eredità di Leonardo che è arrivata fino ad Oggiono''.
Sgarbi illustrando le peculiarità dell’Ultima Cena di Leonardo e dell’Ultima Cena dipinta dal suo allievo ha spiegato: ''Marco d’Oggiono senza Leonardo non ha una propria vita. È un leonardesco''. ''È entusiasmante – ha proseguito - che il paese di Oggiono sia legato a un pittore che ne porta il nome. Le opere di Marco d’Oggiono sono di grande eleganza. Ha la grazia di Raffaello''.
Nel nuovo auditorium cittadino particolarmente gremito i pubblico, durante la cerimonia di inaugurazione, moderata dalla giornalista Monica Maggioni, sono intervenuti anche: Maurizio Lupi, presidente della Fondazione Costruiamo il Futuro – ente che ha promosso la mostra, assieme a numerosi sponsor – il sottosegretario al Ministero della Cultura Paola Frassinetti, il consigliere e sottosegretario regionale Mauro Piazza, Michele Coppola, direttore Gallerie d'Italia, Lorenzo Ornaghi, presidente della Biblioteca Ambrosiana e Giuseppe De Riggi, Generale di Brigata e comandante della Legione dei Carabinieri di Lombardia.
''Per noi – ha spiegato la sindaca Chiara Narciso – è un’iniziativa importante che si inserisce nel percorso di rivalutazione della figura di Marco d’Oggiono che abbiamo portato avanti in questi anni''. La prima cittadina, a margine dell'evento, ha voluto dire grazie in particolare al Fondo di Comunità di Oggiono e al Comitato Genitori dell ICS Marco d’Oggiono per aver contribuito a sostenere le spese dell’iniziativa.
''È un po’ un ritorno a casa di un figlio'' ha detto invece l’assessore alla cultura Giovanni Corti. Insomma, un evento importante per la città, con una serie di iniziative collaterali che hanno coinvolto anche le scuole.
Il dipinto resterà ad Oggiono per un mese intero, sino al prossimo 6 novembre. Potrà essere ammirato (con ingresso gratuito) tutti i giorni in sala consiliare.
Per ulteriori informazioni: https://costruiamoilfuturo.it/madonnadellatte/
L.A.