Casatenovo: pomeriggio di letture e di emozioni grazie alla Commissione disabilità
"Daria è la figlia, il cui destino è segnato sin dalla nascita da una mancata diagnosi. Ada è la madre, che sulla soglia dei cinquant’anni scopre di essersi ammalata. Questa scoperta diventa occasione per lei di rivolgersi direttamente alla figlia e raccontare la loro storia. Tutto passa attraverso i corpi di Ada e Daria: fatiche quotidiane, rabbia, segreti, ma anche gioie inaspettate e momenti di infinita tenerezza. Le parole attraversano il tempo, in un costante intreccio tra passato e presente. Un racconto di straordinaria forza e verità, in cui ogni istante vissuto è offerto al lettore come un dono".
Difficile rimanere indifferenti di fronte a questa seconda di copertina, che descrive e sintetizza perfettamente ciò di cui parla "Come d'aria", il libro di Ada D'Adamo che nell'anno corrente ha vinto il nobile riconoscimento letterario Premio Strega. È grazie alla collaborazione con la Commissione disabilità del Comune di Casatenovo se, nel pomeriggio di sabato 7 ottobre, Romina Marra e Antonella Cuppari - referenti rispettivamente di Punto e a capo e della Cooperativa La Vecchia Quercia - hanno regalato ai presenti, riuniti nella sala civica di Villa Facchi, uno spettacolo rappresentativo del testo, raccontando, attraverso la loro danza e i loro corpi, la storia dell'autrice, recentemente scomparsa in seguito a una malattia dopo una vita dedicata alla figlia, affetta da una grave disabilità.
"Il testo tocca tanti temi: il rapporto madre-figlia, la malattia, l'essere genitore, le disabilità psicofisiche, e argomenti anche in un certo senso scomodi come l'aborto e il rapporto di coppia" aveva commentato Antonella Cuppari durante la riunione di programmazione dell'evento. "Poiché il libro ha uno stile narrativo molto legato al corpo, dato che d'Adamo era una danzatrice, tutte le sue parole partono dal corpo, il quale poi ha conosciuto anche la malattia e il peso di portare con sé una storia così complessa. Quello che vogliamo fare non è soltanto presentare la lettura, ma onorare e celebrare la storia di questa donna, e farla vivere attraverso il canale del corpo".
Dopo una breve introduzione di ringraziamento ai presenti e alle attrici da parte di Enrica Baio, presidente della Commissione disabilità, il pomeriggio è entrato nel vivo della sua essenza, incantando e commovendo i presenti attraverso quello che si potrebbe definire un compromesso fra lettura animata e rappresentazione teatrale: per una quarantina di minuti, Romina e Antonella, scambiandosi corpi e in qualche modo anche identità, hanno danzato e recitato, citando a memoria parti del libro e leggendole direttamente, impersonando proprio Ada e Daria, che per un gioco di parole diventa "d'aria". A servizio delle due attrici i cambi di vestiti, un filo che continuava a passare e a intrecciarsi nei loro corpi, ma soprattutto la loro notevolissima capacità di rappresentare emozioni, sensazioni e percezioni descritti nel libro.
Un incontro che ha poi dato vita a un sentito e partecipato momento di confronto, in cui numerosi presenti, in particolar modo chi vive ogni giorno le disabilità, soprattutto nei figli, hanno portato la loro testimonianza e raccontato le loro sensazioni.
Un pomeriggio che si è concluso poi ancora una volta con i ringraziamenti della Commissione disabilità, ma anche di tutti i presenti, alle due attrici e alla loro dedizione.
Difficile rimanere indifferenti di fronte a questa seconda di copertina, che descrive e sintetizza perfettamente ciò di cui parla "Come d'aria", il libro di Ada D'Adamo che nell'anno corrente ha vinto il nobile riconoscimento letterario Premio Strega. È grazie alla collaborazione con la Commissione disabilità del Comune di Casatenovo se, nel pomeriggio di sabato 7 ottobre, Romina Marra e Antonella Cuppari - referenti rispettivamente di Punto e a capo e della Cooperativa La Vecchia Quercia - hanno regalato ai presenti, riuniti nella sala civica di Villa Facchi, uno spettacolo rappresentativo del testo, raccontando, attraverso la loro danza e i loro corpi, la storia dell'autrice, recentemente scomparsa in seguito a una malattia dopo una vita dedicata alla figlia, affetta da una grave disabilità.
"Il testo tocca tanti temi: il rapporto madre-figlia, la malattia, l'essere genitore, le disabilità psicofisiche, e argomenti anche in un certo senso scomodi come l'aborto e il rapporto di coppia" aveva commentato Antonella Cuppari durante la riunione di programmazione dell'evento. "Poiché il libro ha uno stile narrativo molto legato al corpo, dato che d'Adamo era una danzatrice, tutte le sue parole partono dal corpo, il quale poi ha conosciuto anche la malattia e il peso di portare con sé una storia così complessa. Quello che vogliamo fare non è soltanto presentare la lettura, ma onorare e celebrare la storia di questa donna, e farla vivere attraverso il canale del corpo".
Dopo una breve introduzione di ringraziamento ai presenti e alle attrici da parte di Enrica Baio, presidente della Commissione disabilità, il pomeriggio è entrato nel vivo della sua essenza, incantando e commovendo i presenti attraverso quello che si potrebbe definire un compromesso fra lettura animata e rappresentazione teatrale: per una quarantina di minuti, Romina e Antonella, scambiandosi corpi e in qualche modo anche identità, hanno danzato e recitato, citando a memoria parti del libro e leggendole direttamente, impersonando proprio Ada e Daria, che per un gioco di parole diventa "d'aria". A servizio delle due attrici i cambi di vestiti, un filo che continuava a passare e a intrecciarsi nei loro corpi, ma soprattutto la loro notevolissima capacità di rappresentare emozioni, sensazioni e percezioni descritti nel libro.
Un incontro che ha poi dato vita a un sentito e partecipato momento di confronto, in cui numerosi presenti, in particolar modo chi vive ogni giorno le disabilità, soprattutto nei figli, hanno portato la loro testimonianza e raccontato le loro sensazioni.
Un pomeriggio che si è concluso poi ancora una volta con i ringraziamenti della Commissione disabilità, ma anche di tutti i presenti, alle due attrici e alla loro dedizione.
G.G.