Lago di Pusiano: alcune reazioni dopo il trasferimento dei wallaby
Si prelevano e trasferiscono i marsupiali, ma si lasciano proliferare le specie alloctone nel lago di Pusiano. É il monito lanciato da alcune associazioni e persone che hanno a cuore la tutela dello specchio d’acqua.
È notizia di ieri che i Carabinieri Forestali hanno condotto un’operazione per portare via i wallaby dall'Isola dei Cipressi, la bellezza naturalistica e attrattiva turistica nel lago di Pusiano dove i marsupiali vivono in libertà da oltre trent’anni dopo che vennero trasferiti sull’isola a seguito della chiusura di uno zoo di Milano dove vivevano.
L’isola, risalente al neolitico e con illustri proprietari, appartiene dal 1874 ai fratelli Antonio ed Egidio Gavazzi, industriali della seta di Valmadrera. Un discendente della famiglia, nel 1991, aveva portato sull’isola una coppia di wallaby e nel 2011 aveva dato vita a una fondazione per tutelare a valorizzare il patrimonio di quella piccola oasi in mezzo alle placide acque del lago di Pusiano. Qui i marsupiali avrebbero trovato un ambiente ideale, tanto che negli anni si sono più volte riprodotti dando vita a una piccola comunità che, tra l’altro, attira sempre – insieme alla bellezza dell’isola – numerosi visitatori, ai cui occhi spesso si nascondono perché vivono liberi in questo lembo di terra.
La confisca di questi animali si deve al fatto che in Italia i piccoli marsupiali sono inseriti in un elenco di animali ritenuti pericolosi per la salute e per l'incolumità pubblica (articolo 6 della legge 150 del 1992 che disciplina i reati sul commercio internazionale delle specie animali e vegetali in via di estinzione). Contro la decisione di portare via i wallaby c’è stata una lunga battaglia legale, cominciata nel 2014, da parte della Fondazione Gavazzi, istituto della famiglia proprietaria dell’isola.
Il trasferimento dei piccoli marsupiali ha scatenato le reazioni di coloro che hanno a cuore l’ambiente e l’ecosistema lacustre visto che, nel lago, vivono e si riproducono specie non autoctone: ''Intanto, proliferano le specie alloctone invasive nelle acque del lago, come i gamberi rossi della Louisiana, per cui il Regolamento (UE) n.1143/2014 del Parlamento europeo impone alle Regioni e alle Province Autonome l’obbligo di immediata segnalazione, di controllo o eradicazione, oltre all’adozione di un piano d’azione per prevenire il rischio di ulteriori introduzioni – dichiarano da Lake Pusiano eco team - Oltretutto, la tutela della biodiversità non è l'unico problema grave da affrontare. Vogliamo parlare dello stato di salute delle acque del lago, contaminate dai rifiuti abbandonati sulle sponde e dalle sostanze inquinanti, contenuti nelle acque reflue, civili e agro-industriali, che confluiscono nel bacino lacustre in grandi quantità, a partire dal principale immissario? Vogliamo parlare delle fioriture algali, causate dall'eccesso di fosforo e azoto di origine antropica, che sono correlate all’aumento delle temperature, dovuto al riscaldamento climatico, e che aumentano il rischio di eutrofizzazione, intaccando l’habitat di molte specie e la salute umana?''.
Anche dalla Pro Loco di Bosisio Parini che, con il battello Vago Eupili accompagna adulti e bambini alla scoperta dell’isola commentano così quanto accaduto: ''Ebbene sì, la notizia che tanto si paventava è arrivata. La colonia di wallaby che risiedeva sull’Isola dei Cipressi ha trovato una nuova casa, questa volta in Toscana. Inutile dire che lo staff della Pro Loco è dispiaciuto della dipartita, soprattutto dopo tutti questi anni di pacifica convivenza con gruppi, scolaresche e singoli visitatori curiosi e rispettosi di questi simpaticissimi - e timidi - canguretti. Le uscite didattiche riapriranno la prossima primavera, abbiamo già molte prenotazioni. Siamo sicuri che i viaggiatori continueranno a sceglierci per scoprire l’Isola dei Cipressi e gli altri abitanti esotici che abitano questo incantevole lago brianzolo''.
È notizia di ieri che i Carabinieri Forestali hanno condotto un’operazione per portare via i wallaby dall'Isola dei Cipressi, la bellezza naturalistica e attrattiva turistica nel lago di Pusiano dove i marsupiali vivono in libertà da oltre trent’anni dopo che vennero trasferiti sull’isola a seguito della chiusura di uno zoo di Milano dove vivevano.
L’isola, risalente al neolitico e con illustri proprietari, appartiene dal 1874 ai fratelli Antonio ed Egidio Gavazzi, industriali della seta di Valmadrera. Un discendente della famiglia, nel 1991, aveva portato sull’isola una coppia di wallaby e nel 2011 aveva dato vita a una fondazione per tutelare a valorizzare il patrimonio di quella piccola oasi in mezzo alle placide acque del lago di Pusiano. Qui i marsupiali avrebbero trovato un ambiente ideale, tanto che negli anni si sono più volte riprodotti dando vita a una piccola comunità che, tra l’altro, attira sempre – insieme alla bellezza dell’isola – numerosi visitatori, ai cui occhi spesso si nascondono perché vivono liberi in questo lembo di terra.
La confisca di questi animali si deve al fatto che in Italia i piccoli marsupiali sono inseriti in un elenco di animali ritenuti pericolosi per la salute e per l'incolumità pubblica (articolo 6 della legge 150 del 1992 che disciplina i reati sul commercio internazionale delle specie animali e vegetali in via di estinzione). Contro la decisione di portare via i wallaby c’è stata una lunga battaglia legale, cominciata nel 2014, da parte della Fondazione Gavazzi, istituto della famiglia proprietaria dell’isola.
Il trasferimento dei piccoli marsupiali ha scatenato le reazioni di coloro che hanno a cuore l’ambiente e l’ecosistema lacustre visto che, nel lago, vivono e si riproducono specie non autoctone: ''Intanto, proliferano le specie alloctone invasive nelle acque del lago, come i gamberi rossi della Louisiana, per cui il Regolamento (UE) n.1143/2014 del Parlamento europeo impone alle Regioni e alle Province Autonome l’obbligo di immediata segnalazione, di controllo o eradicazione, oltre all’adozione di un piano d’azione per prevenire il rischio di ulteriori introduzioni – dichiarano da Lake Pusiano eco team - Oltretutto, la tutela della biodiversità non è l'unico problema grave da affrontare. Vogliamo parlare dello stato di salute delle acque del lago, contaminate dai rifiuti abbandonati sulle sponde e dalle sostanze inquinanti, contenuti nelle acque reflue, civili e agro-industriali, che confluiscono nel bacino lacustre in grandi quantità, a partire dal principale immissario? Vogliamo parlare delle fioriture algali, causate dall'eccesso di fosforo e azoto di origine antropica, che sono correlate all’aumento delle temperature, dovuto al riscaldamento climatico, e che aumentano il rischio di eutrofizzazione, intaccando l’habitat di molte specie e la salute umana?''.
Anche dalla Pro Loco di Bosisio Parini che, con il battello Vago Eupili accompagna adulti e bambini alla scoperta dell’isola commentano così quanto accaduto: ''Ebbene sì, la notizia che tanto si paventava è arrivata. La colonia di wallaby che risiedeva sull’Isola dei Cipressi ha trovato una nuova casa, questa volta in Toscana. Inutile dire che lo staff della Pro Loco è dispiaciuto della dipartita, soprattutto dopo tutti questi anni di pacifica convivenza con gruppi, scolaresche e singoli visitatori curiosi e rispettosi di questi simpaticissimi - e timidi - canguretti. Le uscite didattiche riapriranno la prossima primavera, abbiamo già molte prenotazioni. Siamo sicuri che i viaggiatori continueranno a sceglierci per scoprire l’Isola dei Cipressi e gli altri abitanti esotici che abitano questo incantevole lago brianzolo''.