Valaperta: fibra, aree verdi, traffico e nuove residenze i temi trattati nell'assemblea

Particolarmente partecipata la terza assemblea di frazione, in scena giovedì sera a Valaperta di Casatenovo. Nel salone dell'oratorio l'amministrazione comunale - alla presenza di alcuni membri della consulta - ha incontrato i residenti illustrando i progetti che si intendono portare a termine in questi ultimi mesi di mandato, prima cioè delle elezioni in programma la prossima primavera. Nuova scuola media, potenziamento del centro sportivo e riqualificazione del centro sono stati i temi che hanno occupato la prima parte degli interventi, affidati al sindaco Filippo Galbiati e ai colleghi della maggioranza, oltre che a Francesco Sironi presidente dell'organo per la valorizzazione dei rioni e delle frazioni.
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Da sinistra il sindaco Galbiati e gli assessori Galbusera, Viganò e Comi

Per quel che riguarda più nello specifico Valaperta, non sono molte le iniziative in cantiere, anche perchè diversi programmi sono già stati portati a termine negli scorsi mesi; ci riferiamo in particolare al tratto di ciclopedonale lungo Via Petrarca, verso Usmate, e alla messa in sicurezza dell'intersezione fra Via Dante e Via della Resistenza. 
L'intenzione di realizzare un parco giochi inclusivo in Via Cavalcanti invece, si è al momento arenata poichè il progetto presentato dal Comune di Casatenovo non è stato ritenuto finanziabile da Regione Lombardia. ''Sarà necessario trovare le risorse'' ha detto in proposito l'assessore ai lavori pubblici Daniele Viganò, specificando che la spesa per la nuova opera ammonta a circa 40mila euro. Per quel che riguarda la medesima arteria si è fatto poi cenno al passaggio verso Via Ticino; un tracciato pensato specificatamente per i mezzi di soccorso e ritenuto, per caratteristiche ed altro, non compatibile con un attraversamento veicolare.
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Una volta indicati altri lavori stradali (minori) in agenda, si è aperto il momento dedicato all'ascolto e al confronto: numerose a questo proposito le domande e le considerazioni espresse dai presenti e rivolte agli amministratori. Particolarmente sentito ad esempio, è il tema della fibra: la connessione internet in molte zone della frazione casatese non è infatti in linea - per velocità - con le esigenze dell'utenza, soprattutto dei lavoratori. Il sindaco Galbiati e  l'assessore Viganò hanno però precisato come gli investimenti sul territorio non siano di competenza del Comune, bensì del Ministero che stabilisce tempi, luoghi e modalità degli interventi. A questo proposito ad oggi non risultano iniziative in questo senso, per quel che riguarda Valaperta. Un'affermazione espressa in maniera chiara dal sindaco, e accolta con dispiacere dal pubblico intervenuto.
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A sinistra Francesco Sironi, consigliere comunale e presidente della consulta


Altro tema affrontato è stato quello relativo alla cura del verde pubblico. In molti hanno lamentato un'attività di taglio e manutenzione ritenuta non all'altezza delle aspettative, sia a bordo strada, sia nelle aree verdi pubbliche (Via Cavalcanti su tutte). Eppure l'amministrazione si è detta soddisfatta dell'opera svolta dall'azienda affidataria dell'appalto, con la quale da subito si è creato un rapporto di confronto positivo e costante. Il vero problema è connesso ai costi: il servizio prevede una spesa ingente per le casse comunali, tenendo conto della superficie decisamente estesa, del territorio casatese. Ancor più gravosa è la potatura delle specie arboree, peraltro prevista in queste settimane. 
Anche la velocità dei mezzi in transito - spesso al di sopra dei limiti - è ritenuta una problematica tanto cronica quanto sentita dai cittadini di Valaperta, il cui territorio è attraversato dall'arteria che collega il casatese alla tangenziale est (da Lomagna e da Usmate). Problematica pure la convivenza con i mezzi pesanti e per chi abita in Via Alfieri, il traffico che nelle ore di punta si crea a causa dei mezzi in arrivo da Maresso. 
valapertaassemblea3.jpg (92 KB) C'è chi ha poi sollevato il problema dell'incrocio fra Via Carlo Porta e Via della Resistenza, ritenuto insicuro per via della velocità con la quale i mezzi corrono verso Lomagna. Il sindaco Galbiati ha però escluso in partenza l'ipotesi di una bretella alternativa per collegare la frazione al territorio monzese, sia per una scelta politica, sia per i costi ritenuti elevatissimi.
Alle critiche rivolte alla pista ciclopedonale di Via Petrarca - che si interrompe bruscamente a ridosso di una zona alberata- ha risposto l'assessore Viganò, rivelando che i 300mila euro finanziati dal Pnrr consentivano al Comune di arrivare sino a quel punto. Peraltro prima di intervenire nell'area boschiva era necessario adeguare lo strumento urbanistico (PGT), modificando l'azzonamento previsto. Un passaggio espletato proprio in tempi recentissimi.
''Due anni fa mi ero confrontato con l'assessore di Usmate ed era emerso un interesse da parte loro nel portare avanti il collegamento, una volta sistemate alcune criticità di natura idrogeologica'' ha aggiunto l'esponente della giunta casatese.
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Al microfono il consigliere Gaia Riva. A destra l'assessore Gaetano Caldirola

Nel corso dell'assemblea sono poi emerse le preoccupazioni di alcuni residenti di Via Cavalcanti che in estate avevano protocollato in Comune una petizione con 123 firme. Si chiedeva al sindaco un incontro (e soprattutto delle rassicurazioni) sulla fattibilità di una lottizzazione nel terreno che divide l'arteria da Via Ticino. Una volta appresa la possibilità che l'area possa ospitare un nuovo immobile destinato ad una trentina di famiglie, i residenti avevano messo nero su bianco le preoccupazioni che riguardano la convivenza con un numero così elevato di futuri abitanti, in un'area che presenta diverse criticità.
''Non c'è nulla di approvato e neppure in valutazione'' ha detto in proposito il sindaco Galbiati, garantendo che - qualora la situazione dovesse mutare - sarà il Comune ad interpellarli per fornire eventuali aggiornamenti. 
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Fra un discorso e l'altro il primo cittadino si è lasciato andare ad un monito rivolto al pubblico intervenuto, lanciato a difesa della pubblica amministrazione e di chi ci lavora. ''Smettiamola di dire che il pubblico è marcio: siamo stufi di sentirlo'' ha detto Galbiati, ricordando le responsabilità di chi lavora presso enti statali, spesso molto gravose a fronte di salari non sempre in linea con gli sforzi richiesti. In quest'ambito, il sindaco ha inoltre dichiato di condividere il rigore adottato nelle pratiche urbanistiche dall'ufficio competente del Comune di Casatenovo, spesso al centro delle critiche da parte di cittadini e addetti ai lavori, a suo dire all'oscuro però, degli adempimenti e del carico di lavoro che i professionisti stessi si trovano a dover gestire. 
Chiusa anche la terza assemblea - dopo quelle di Galgiana e Casatenovo - appuntamento al prosismo giovedì 19 ottobre a Rogoredo, presso la sala civica di Via Madonnina.
G.C.
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