Barzanò, Cremella e Sirtori: i gruppi Avis premiano con le benemerenze i donatori
Sabato 14 ottobre è stata festa grande per l'Avis, sezione di Besana. Un'occasione di quelle importanti e indimenticabili: la celebrazione del 65°, 50°, 50° anniversario rispettivamente dei gruppi di Barzanò, Cremella, Sirtori. I tre paesi coinvolti hanno voluto ribadire ancora una volta, con grande decisione ed entusiasmo, il fatto di essere membri di un’unica comunità pastorale e questo concetto si riflette anche nelle modalità con cui è stato organizzato e impostato l’evento.
Il programma prevedeva infatti la celebrazione della messa alle ore 18 presso la chiesa di San Vito a Barzanò. Alla funzione religiosa ha partecipato una nutrita rappresentanza dell’Avis, munita di gagliardetti e insegne innalzati nei momenti chiave della funzione religiosa. Toccanti le parole del parroco don Renato Cameroni il quale, dopo aver sottolineato l’importanza della ricorrenza festeggiata, ha ricordato quanto siamo fortunati a vivere in una parte del mondo in cui regna una pace duratura. Questa condizione ci ha permesso ''di gettare fondamenta solide per fare del bene e di mettere in pratica il concetto di condivisione''. ''In questa logica positiva - ha aggiunto il sacerdote - si inserisce la donazione del sangue quale atto di bene nei confronti della collettività''.
Alle ore 19 la kermesse si è spostata all’oratorio di Sirtori, luogo in cui sono state consegnate le benemerenze a coloro che hanno raggiunto significativi traguardi in termini di numero di donazioni.
L’evento, svoltosi alla presenza di circa 160 persone, si è aperto con un minuto di silenzio nei confronti di tuti i donatori che hanno lasciato la vita terrena. Questo momento ha rappresentato l’occasione per ricordare e omaggiare l’ex capogruppo di Sirtori, Alberto Mauri. Tutta la platea si è stretta attorno ai genitori, visibilmente commossi, di un giovane uomo che ha lasciato un segno indelebile in tutta la comunità.
A seguito di questo toccante momento, ha preso la parola Fabiola Salvati, presidente della sezione Besana dell’Avis, la quale ha ripercorso le tappe salienti della storia dell’associazione, i dati numerici riguardanti anche il momento attuale e ha ribadito l’importanza della collaborazione con proloco e protezione civile nell’ambito degli eventi organizzati sul territorio.
L’epicentro dell’evento è stato la consegna delle benemerenze riguardanti il numero di donazioni.
Per la benemerenza oro con rubino (al compimento di 75 donazioni) sono stati premiati:
Airoldi Simone, Bonacina Massimo, Cazzaniga Roberto, Magni Marco, Origgi Cesare, Ranzani Mauro, Rocca Cristian, Rocca Marco per Barzanò;
Bosisio Luca, Cattaneo Luca, Panzeri Giovanni, Perego Carlo, Pirovano Eugenio, Rigamonti Vincenzo per Cremella;
Arnaboldi Sergio, De Franco Massimino, Ghezzi Antonio, Perego Oreste, Perego Roberto, Riva Federico per Sirtori.
Per la benemerenza oro con smeraldo (al compimento di 100 donazioni) sono stati premiati:
Rao Michele per la sede di Barzanò;
Camesasca Fabio, Molteni Vittorio per la sede di Cremella;
Colombo Luigi, Colombo Massimiliano, Mapelli Claudio Maria, Nessi Romano Maria, Savelli Sergio per la sede di Sirtori.
Per la benemerenza oro con diamante (effettuazione almeno 120 donazioni) è stato premiato Panzeri Massimo per la sede di Sirtori.
Da segnalare poi i donatori premiati con le benemerenze in rame (al compimento di 8 donazioni), argento (al compimento di 16 donazioni), argento placcato in oro (al compimento di 36 donazioni), oro (al compimento di 50 donazioni).
A conclusione dell’evento, è stato offerto un gustoso e gradito rinfresco a tutti coloro che hanno avuto il piacere di assistere a questo importante momento per le sedi Avis coinvolte.
Un'iniziativa che ha rappresentato una bellissima occasione per ribadire alla comunità i valori fondamentali che caratterizzano il sodalizio, incarnati dalle persone che ne fanno parte. Il presentatore della serata, nonché donatore attivo Carlo Perego, ha ribadito l’importanza della ''donazione ripetuta nel tempo''; solo in questo modo è possibile avere una quantità e qualità di sangue tale da poter fronteggiare le problematiche di salute nel modo più ampio e soddisfacente possibile.
Il sangue rappresenta il 5-7% del volume corporeo e, come sostenuto nella poesia ''Verrà la morte e avrà i tuoi occhi'' di Cesare Pavese, “hai un sangue, hai un respiro”.
Il sangue è, quindi, vita, è dare speranza di vita a persone che necessitano di una donazione per avere più possibilità di sopravvivenza. Questo è il profondo significato dell’esistenza dell'Avis, ribadito anche dal motto ufficiale dell’associazione: “Charitas usque ad sanguinem” (Carità fino al sangue).
Il programma prevedeva infatti la celebrazione della messa alle ore 18 presso la chiesa di San Vito a Barzanò. Alla funzione religiosa ha partecipato una nutrita rappresentanza dell’Avis, munita di gagliardetti e insegne innalzati nei momenti chiave della funzione religiosa. Toccanti le parole del parroco don Renato Cameroni il quale, dopo aver sottolineato l’importanza della ricorrenza festeggiata, ha ricordato quanto siamo fortunati a vivere in una parte del mondo in cui regna una pace duratura. Questa condizione ci ha permesso ''di gettare fondamenta solide per fare del bene e di mettere in pratica il concetto di condivisione''. ''In questa logica positiva - ha aggiunto il sacerdote - si inserisce la donazione del sangue quale atto di bene nei confronti della collettività''.
Alle ore 19 la kermesse si è spostata all’oratorio di Sirtori, luogo in cui sono state consegnate le benemerenze a coloro che hanno raggiunto significativi traguardi in termini di numero di donazioni.
L’evento, svoltosi alla presenza di circa 160 persone, si è aperto con un minuto di silenzio nei confronti di tuti i donatori che hanno lasciato la vita terrena. Questo momento ha rappresentato l’occasione per ricordare e omaggiare l’ex capogruppo di Sirtori, Alberto Mauri. Tutta la platea si è stretta attorno ai genitori, visibilmente commossi, di un giovane uomo che ha lasciato un segno indelebile in tutta la comunità.
A seguito di questo toccante momento, ha preso la parola Fabiola Salvati, presidente della sezione Besana dell’Avis, la quale ha ripercorso le tappe salienti della storia dell’associazione, i dati numerici riguardanti anche il momento attuale e ha ribadito l’importanza della collaborazione con proloco e protezione civile nell’ambito degli eventi organizzati sul territorio.
L’epicentro dell’evento è stato la consegna delle benemerenze riguardanti il numero di donazioni.
Per la benemerenza oro con rubino (al compimento di 75 donazioni) sono stati premiati:
Airoldi Simone, Bonacina Massimo, Cazzaniga Roberto, Magni Marco, Origgi Cesare, Ranzani Mauro, Rocca Cristian, Rocca Marco per Barzanò;
Bosisio Luca, Cattaneo Luca, Panzeri Giovanni, Perego Carlo, Pirovano Eugenio, Rigamonti Vincenzo per Cremella;
Arnaboldi Sergio, De Franco Massimino, Ghezzi Antonio, Perego Oreste, Perego Roberto, Riva Federico per Sirtori.
Per la benemerenza oro con smeraldo (al compimento di 100 donazioni) sono stati premiati:
Rao Michele per la sede di Barzanò;
Camesasca Fabio, Molteni Vittorio per la sede di Cremella;
Colombo Luigi, Colombo Massimiliano, Mapelli Claudio Maria, Nessi Romano Maria, Savelli Sergio per la sede di Sirtori.
Per la benemerenza oro con diamante (effettuazione almeno 120 donazioni) è stato premiato Panzeri Massimo per la sede di Sirtori.
A conclusione dell’evento, è stato offerto un gustoso e gradito rinfresco a tutti coloro che hanno avuto il piacere di assistere a questo importante momento per le sedi Avis coinvolte.
Un'iniziativa che ha rappresentato una bellissima occasione per ribadire alla comunità i valori fondamentali che caratterizzano il sodalizio, incarnati dalle persone che ne fanno parte. Il presentatore della serata, nonché donatore attivo Carlo Perego, ha ribadito l’importanza della ''donazione ripetuta nel tempo''; solo in questo modo è possibile avere una quantità e qualità di sangue tale da poter fronteggiare le problematiche di salute nel modo più ampio e soddisfacente possibile.
Il sangue rappresenta il 5-7% del volume corporeo e, come sostenuto nella poesia ''Verrà la morte e avrà i tuoi occhi'' di Cesare Pavese, “hai un sangue, hai un respiro”.
Il sangue è, quindi, vita, è dare speranza di vita a persone che necessitano di una donazione per avere più possibilità di sopravvivenza. Questo è il profondo significato dell’esistenza dell'Avis, ribadito anche dal motto ufficiale dell’associazione: “Charitas usque ad sanguinem” (Carità fino al sangue).
Mattia Giovenzana