Lago di Pusiano: una petizione per riportare i wallaby sull'Isola dei Cipressi
E' nata una petizione sui wallaby dell’Isola dei Cipressi che la scorsa settimana sono stati trasferiti dagli uomini dell'Arma in un centro della Toscana. La questione è annosa e si protrae da quasi un decennio, ma alla fine i marsupiali sono stati portati via.
I Carabinieri Forestali hanno condotto un’operazione sfociata nella confisca dei wallaby dall'isola nel lago di Pusiano dove i marsupiali vivevano in libertà da oltre trent’anni. Un discendente della famiglia Gavazzi, proprietaria dell’isola, nel 1991, aveva portato una coppia di wallaby e nel 2011 aveva dato vita a una fondazione per tutelare a valorizzare il patrimonio di quella piccola oasi. Qui i marsupiali avrebbero trovato un ambiente ideale, tanto che negli anni si sono più volte riprodotti dando vita a una piccola comunità che, tra l’altro, attira sempre – insieme alla bellezza dell’isola – numerosi visitatori, ai cui occhi spesso si nascondono perché vivono liberi in questo lembo di terra.
La confisca di questi animali si deve al fatto che in Italia i piccoli marsupiali sono inseriti in un elenco di animali ritenuti pericolosi per la salute e per l'incolumità pubblica (articolo 6 della legge 150 del 1992 che disciplina i reati sul commercio internazionale delle specie animali e vegetali in via di estinzione). Contro la decisione di trasferire i wallaby c’è stata una lunga battaglia legale, cominciata nel 2014, da parte della Fondazione Gavazzi.
Ora si uniscono anche gli attivisti e tutte le persone che hanno visitato l’isola, come racconta chi ha avviato la petizione: ''Sono andata a trovarli. Erano tranquilli, sereni, in armonia con l'ambiente in cui abitavano e per nulla pericolosi. Non si avvicinavano all'uomo e il proprietario dell'isola si è assicurato che nessuna persona li avvicinasse o facesse loro male - racconta - Ora chiediamo alle autorità competenti di riportare i wallaby a casa sulla Isola dei Cipressi, dove possono vivere in pace come hanno sempre fatto. Firma questa petizione se credi nella protezione degli animali e nel rispetto della natura''.
In quasi una settimana più di 2.000 persone hanno aderito all’iniziativa online, indirizzata al ministro dell’ambiente Gilberto Pichetto Fratin, a WWF Italia e a LAV Italia. L’obiettivo è di far cambiare idea alle istituzioni e provare a far tornare ''a casa'' i marsupiali. Sarà molto difficile che ciò accada dal momento che l'operazione si è svolta nell'ambito della normativa vigente.
I Carabinieri Forestali hanno condotto un’operazione sfociata nella confisca dei wallaby dall'isola nel lago di Pusiano dove i marsupiali vivevano in libertà da oltre trent’anni. Un discendente della famiglia Gavazzi, proprietaria dell’isola, nel 1991, aveva portato una coppia di wallaby e nel 2011 aveva dato vita a una fondazione per tutelare a valorizzare il patrimonio di quella piccola oasi. Qui i marsupiali avrebbero trovato un ambiente ideale, tanto che negli anni si sono più volte riprodotti dando vita a una piccola comunità che, tra l’altro, attira sempre – insieme alla bellezza dell’isola – numerosi visitatori, ai cui occhi spesso si nascondono perché vivono liberi in questo lembo di terra.
La confisca di questi animali si deve al fatto che in Italia i piccoli marsupiali sono inseriti in un elenco di animali ritenuti pericolosi per la salute e per l'incolumità pubblica (articolo 6 della legge 150 del 1992 che disciplina i reati sul commercio internazionale delle specie animali e vegetali in via di estinzione). Contro la decisione di trasferire i wallaby c’è stata una lunga battaglia legale, cominciata nel 2014, da parte della Fondazione Gavazzi.
Ora si uniscono anche gli attivisti e tutte le persone che hanno visitato l’isola, come racconta chi ha avviato la petizione: ''Sono andata a trovarli. Erano tranquilli, sereni, in armonia con l'ambiente in cui abitavano e per nulla pericolosi. Non si avvicinavano all'uomo e il proprietario dell'isola si è assicurato che nessuna persona li avvicinasse o facesse loro male - racconta - Ora chiediamo alle autorità competenti di riportare i wallaby a casa sulla Isola dei Cipressi, dove possono vivere in pace come hanno sempre fatto. Firma questa petizione se credi nella protezione degli animali e nel rispetto della natura''.
In quasi una settimana più di 2.000 persone hanno aderito all’iniziativa online, indirizzata al ministro dell’ambiente Gilberto Pichetto Fratin, a WWF Italia e a LAV Italia. L’obiettivo è di far cambiare idea alle istituzioni e provare a far tornare ''a casa'' i marsupiali. Sarà molto difficile che ciò accada dal momento che l'operazione si è svolta nell'ambito della normativa vigente.