Gandhi: alunni e docenti si confrontano sulla guerra fra Israele e Hamas
Una mattinata all'insegna della riflessione per alunni e docenti dell'ISS Gandhi di Besana che questa mattina hanno dedicato due ore all'analisi del recente conflitto che sta contrapponendo Israele e Palestina, scoppiato a distanza di poco più di un anno circa dalla guerra in Ucraina. Alla presenza della preside Virginia Rizzo, l'argomento è stato affrontato nell'incontro dal titolo ''Alle radici dell’odio per aspirare alla pace''.
''Di fronte alla cronaca siamo stati prima travolti dalle emozioni che l’attacco terribile, orrendo di Hamas ha suscitato, poi frastornati dal dibattito che si è acceso sulla reazione di Israele nella striscia di Gaza, dibattito animato da contrapposte tesi sulle responsabilità, smanioso di attribuire le colpe. I docenti hanno pensato che sia giunto il momento, invece, di provare a capire, di affidarci alla storia e alle storie di chi è stato in quei luoghi per andare alle radici di un odio implacabile, un male apparentemente senza remissione'' fanno sapere dal Gandhi.
''La scuola ha il compito di fornire gli strumenti per la comprensione razionale, per fare un po’ di luce nel buio assoluto della guerra, per non cadere nell’errore di limitarci a detestare le azioni degli uomini, che invece devono sempre essere comprese. Ciò è indispensabile per ritrovare la speranza della pace. E per il nostro istituto, che fa parte della rete nazionale scuole di pace, sperare e lavorare per la pace è fondamentale''.
La conferenza di quest'oggi è stata solo il punto di partenza di una riflessione che proseguirà poi nelle classi, in un percorso di approfondimento vero e proprio. Dopo i saluti della dirigente, è stato analizzato il quadro geopolitico regionale grazie alla professoressa Ascari. Il collega Cazzaniga ha invece ricostruito le tappe storiche del conflitto fra israeliani e popoli arabi e palestinesi dalla prima guerra mondiale fino ai nostri giorni, mentre la professoressa Sala ha offerto la sua testimonianza diretta di cosa significhi vivere in Palestina, avendo lavorato per un anno a Betlemme. Quindi con il professor Lunari sono state affrontate le cause che hanno determinato l’attacco di Hamas. ''E cercare di capire le cause non significa in alcun modo giustificare'' spiegano dall'istituto besanese.
La conferenza si è conclusa con l'intervento della professoressa D'Alessandro che ha guidato gli studenti a riflettere sulle modalità con cui i media stanno informandoci in relazione a questo terribile conflitto. Alcune classi (in particolare le quinte) erano presenti in aula magna, le altre hanno seguito la conferenza tramite la piattaforma Meet.
''Di fronte alla cronaca siamo stati prima travolti dalle emozioni che l’attacco terribile, orrendo di Hamas ha suscitato, poi frastornati dal dibattito che si è acceso sulla reazione di Israele nella striscia di Gaza, dibattito animato da contrapposte tesi sulle responsabilità, smanioso di attribuire le colpe. I docenti hanno pensato che sia giunto il momento, invece, di provare a capire, di affidarci alla storia e alle storie di chi è stato in quei luoghi per andare alle radici di un odio implacabile, un male apparentemente senza remissione'' fanno sapere dal Gandhi.
''La scuola ha il compito di fornire gli strumenti per la comprensione razionale, per fare un po’ di luce nel buio assoluto della guerra, per non cadere nell’errore di limitarci a detestare le azioni degli uomini, che invece devono sempre essere comprese. Ciò è indispensabile per ritrovare la speranza della pace. E per il nostro istituto, che fa parte della rete nazionale scuole di pace, sperare e lavorare per la pace è fondamentale''.
La conferenza di quest'oggi è stata solo il punto di partenza di una riflessione che proseguirà poi nelle classi, in un percorso di approfondimento vero e proprio. Dopo i saluti della dirigente, è stato analizzato il quadro geopolitico regionale grazie alla professoressa Ascari. Il collega Cazzaniga ha invece ricostruito le tappe storiche del conflitto fra israeliani e popoli arabi e palestinesi dalla prima guerra mondiale fino ai nostri giorni, mentre la professoressa Sala ha offerto la sua testimonianza diretta di cosa significhi vivere in Palestina, avendo lavorato per un anno a Betlemme. Quindi con il professor Lunari sono state affrontate le cause che hanno determinato l’attacco di Hamas. ''E cercare di capire le cause non significa in alcun modo giustificare'' spiegano dall'istituto besanese.
La conferenza si è conclusa con l'intervento della professoressa D'Alessandro che ha guidato gli studenti a riflettere sulle modalità con cui i media stanno informandoci in relazione a questo terribile conflitto. Alcune classi (in particolare le quinte) erano presenti in aula magna, le altre hanno seguito la conferenza tramite la piattaforma Meet.