Bosisio: respinta la mozione sul muro di cinta di Via Giulini
Respinta la mozione del gruppo consiliare Bosisio Viva sul cedimento del muro di cinta della corte di Via Giulini (avvenuto a dicembre 2022) e la relativa messa in sicurezza.
Le macerie, come ricordato dal sindaco Andrea Colombo, si trovano su un mappale di proprietà privata. ''Area per la quale agli atti comunali, dalla ricerca effettuata, ad oggi non risultano atti di impegno alla cessione né tantomeno atti formali di concessione ad un uso pubblico di tali spazi (non ne sono stati reperiti nemmeno in relazione all'avvenuta esecuzione delle opere di pavimentazione eseguite dall'amministrazione comunale) – ha riferito il primo cittadino – L’amministrazione comunale, sia prima della precedente interpellanza che successivamente, ha intrattenuto contatti con la proprietà invitandola a procedere quanto meno con la rimozione e l'accatastamento, anche eventualmente in sito, delle macerie al fine di ridurre lo spazio "transennato" e migliorare il decoro; ha anche fatto predisporre un preventivo di spesa da parte di un operatore economico e sottoposto lo stesso alla proprietà al fine di agevolare l'esecuzione dell'opera. Ad oggi, purtroppo, tutto ciò senza esito''.
In risposta poi alla richiesta di Bosisio Viva di emettere un’ordinanza sindacale per richiedere alla proprietà lo sgombero della strada, la messa in sicurezza e il rispristino del muro, il sindaco Colombo ha informato che non sussistono i requisiti per emettere il provvedimento, che pertanto risulterebbe carente dei presupposti giuridici. ''Il sindaco, nella sua qualità di ufficiale del Governo, può adottare provvedimenti contingibili e urgenti, ovvero misure "extra ordinem" non previste dalla legge e quindi a contenuto non predeterminato, con lo scopo e la finalità di reprimere e prevenire pericoli che minacciano la pubblica incolumità. Con tali condizioni sarebbe pertanto arbitrario intervenire in questa situazione e, non da ultimo, probabilmente illegittimo perché non conforme alla norma di legge, utilizzare soldi del bilancio comunale per eseguire tali opere''.
Il primo cittadino ha aggiunto che ''l'amministrazione comunale e gli uffici continueranno ancora a sollecitare l'attuale proprietà affinché proceda come sopra riportato, rimuovendo le macerie''.
Per Giacomo Gilardi di Bosisio Viva varrebbe la pena di valutare di ''intervenire con strumenti più forti perché non vorremmo che la situazione rimanga bloccata''.
Sul tema si è inserito anche il capogruppo di Bosisio nel cuore Paolo Gilardi: ''Questa situazione di stallo è paradossale. Che ci sia una situazione indecorosa è sotto gli occhi di tutti. Trovo ancora più paradossale il fatto che il comune ha pavimentato una zona che oggi è occupata da terreno che non è di proprietà comunale. Per questo il mio voto sarà favorevole alla mozione''.
Le macerie, come ricordato dal sindaco Andrea Colombo, si trovano su un mappale di proprietà privata. ''Area per la quale agli atti comunali, dalla ricerca effettuata, ad oggi non risultano atti di impegno alla cessione né tantomeno atti formali di concessione ad un uso pubblico di tali spazi (non ne sono stati reperiti nemmeno in relazione all'avvenuta esecuzione delle opere di pavimentazione eseguite dall'amministrazione comunale) – ha riferito il primo cittadino – L’amministrazione comunale, sia prima della precedente interpellanza che successivamente, ha intrattenuto contatti con la proprietà invitandola a procedere quanto meno con la rimozione e l'accatastamento, anche eventualmente in sito, delle macerie al fine di ridurre lo spazio "transennato" e migliorare il decoro; ha anche fatto predisporre un preventivo di spesa da parte di un operatore economico e sottoposto lo stesso alla proprietà al fine di agevolare l'esecuzione dell'opera. Ad oggi, purtroppo, tutto ciò senza esito''.
In risposta poi alla richiesta di Bosisio Viva di emettere un’ordinanza sindacale per richiedere alla proprietà lo sgombero della strada, la messa in sicurezza e il rispristino del muro, il sindaco Colombo ha informato che non sussistono i requisiti per emettere il provvedimento, che pertanto risulterebbe carente dei presupposti giuridici. ''Il sindaco, nella sua qualità di ufficiale del Governo, può adottare provvedimenti contingibili e urgenti, ovvero misure "extra ordinem" non previste dalla legge e quindi a contenuto non predeterminato, con lo scopo e la finalità di reprimere e prevenire pericoli che minacciano la pubblica incolumità. Con tali condizioni sarebbe pertanto arbitrario intervenire in questa situazione e, non da ultimo, probabilmente illegittimo perché non conforme alla norma di legge, utilizzare soldi del bilancio comunale per eseguire tali opere''.
Il primo cittadino ha aggiunto che ''l'amministrazione comunale e gli uffici continueranno ancora a sollecitare l'attuale proprietà affinché proceda come sopra riportato, rimuovendo le macerie''.
Per Giacomo Gilardi di Bosisio Viva varrebbe la pena di valutare di ''intervenire con strumenti più forti perché non vorremmo che la situazione rimanga bloccata''.
Sul tema si è inserito anche il capogruppo di Bosisio nel cuore Paolo Gilardi: ''Questa situazione di stallo è paradossale. Che ci sia una situazione indecorosa è sotto gli occhi di tutti. Trovo ancora più paradossale il fatto che il comune ha pavimentato una zona che oggi è occupata da terreno che non è di proprietà comunale. Per questo il mio voto sarà favorevole alla mozione''.