Missaglia: Festa d'Autunno e 160° anniversario del CAI, nel mito della montagna
Una delle colonne portanti del nostro Paese è il solidissimo tessuto sociale che ne costituisce trama e ordito. In particolare, la forte presenza di associazioni sul territorio consente di preservare cultura e tradizioni tramandate nei secoli, di generazione in generazione. In questo contesto si inserisce il CAI, la più antica associazione di alpinisti e appassionati di montagna in Italia.
Il sodalizio è stato fondato nel 1863 e considerando il fatto che la data di nascita del nostro Paese è il 1861, Italia e CAI sono due coetanei cresciuti insieme, vivendo gli stessi avvenimenti storici e assistendo agli stessi cambiamenti della società.
La giornata odierna ha fornito un duplice spunto per celebrare il sodalizio: oltre a ricordare il 160° compleanno del CAI, la sezione di Missaglia ha organizzato la consueta Festa d'Autunno. Numerose a questo proposito, le attività proposte per grandi e piccini in Piazzetta Gussoni, all'ombra cioè della Basilica di San Vittore, nel cuore del paese.
A richiamo della montagna, i più avventurosi hanno potuto cimentarsi nella scalata di una parete da arrampicata sognando le leggendarie vette alpine.
Il successo di un’iniziativa, nella nostra epoca, dipende largamente dalla capacità di stare al passo con i tempi. Il CAI di Missaglia sembra proprio aver assimilato questo importante concetto e dall’unione fra inventiva e tecnologia nasce la proposta del ''crate climbing'', cioè un fenomeno che ha iniziato a spopolare nel mondo a partire circa dal 2010, che consiste letteralmente nell’arrampicata su cassette.
Immancabile la presenza di una mostra fotografica contenente le testimonianze delle leggendarie imprese del passato, dei personaggi che hanno fatto la storia dell’associazione - come Claudio Ghezzi e Giacomo Scaccabarozzi - e delle escursioni organizzate dalla sezione di Missaglia nel corso degli anni. Cruciale è la conservazione e la divulgazione delle memorie affinché le nuove generazioni possano acquisire la passione per un elemento naturale tanto mastodontico quanto spettacolare come la montagna. Come sostenuto dal famoso storico Cicerone infatti ''la storia è testimonianza del passato, luce di verità, vita della memoria e maestra di vita''.
La Festa d'Autunno ha rappresentato un momento di aggregazione, condivisione e riscoperta di importanti valori per la comunità di Missaglia. I volontari infatti hanno ribadito con forza la speranza che l'amore per la montagna possa contagiare con sempre più intensità anche le nuove generazioni.
Il sodalizio è stato fondato nel 1863 e considerando il fatto che la data di nascita del nostro Paese è il 1861, Italia e CAI sono due coetanei cresciuti insieme, vivendo gli stessi avvenimenti storici e assistendo agli stessi cambiamenti della società.
La giornata odierna ha fornito un duplice spunto per celebrare il sodalizio: oltre a ricordare il 160° compleanno del CAI, la sezione di Missaglia ha organizzato la consueta Festa d'Autunno. Numerose a questo proposito, le attività proposte per grandi e piccini in Piazzetta Gussoni, all'ombra cioè della Basilica di San Vittore, nel cuore del paese.
A richiamo della montagna, i più avventurosi hanno potuto cimentarsi nella scalata di una parete da arrampicata sognando le leggendarie vette alpine.
Il successo di un’iniziativa, nella nostra epoca, dipende largamente dalla capacità di stare al passo con i tempi. Il CAI di Missaglia sembra proprio aver assimilato questo importante concetto e dall’unione fra inventiva e tecnologia nasce la proposta del ''crate climbing'', cioè un fenomeno che ha iniziato a spopolare nel mondo a partire circa dal 2010, che consiste letteralmente nell’arrampicata su cassette.
Immancabile la presenza di una mostra fotografica contenente le testimonianze delle leggendarie imprese del passato, dei personaggi che hanno fatto la storia dell’associazione - come Claudio Ghezzi e Giacomo Scaccabarozzi - e delle escursioni organizzate dalla sezione di Missaglia nel corso degli anni. Cruciale è la conservazione e la divulgazione delle memorie affinché le nuove generazioni possano acquisire la passione per un elemento naturale tanto mastodontico quanto spettacolare come la montagna. Come sostenuto dal famoso storico Cicerone infatti ''la storia è testimonianza del passato, luce di verità, vita della memoria e maestra di vita''.
La Festa d'Autunno ha rappresentato un momento di aggregazione, condivisione e riscoperta di importanti valori per la comunità di Missaglia. I volontari infatti hanno ribadito con forza la speranza che l'amore per la montagna possa contagiare con sempre più intensità anche le nuove generazioni.
M.G.