Pesanti condanne in tribunale per la banda del monopattino
Erano ritenuti responsabili di oltre una ventina di furti messi a segno fra le province di Lecco, Como, Monza Brianza, Bergamo, Varese e Milano utilizzando un monopattino. A qualche mese di distanza dal loro arresto, avvenuto per mano dei Carabinieri della Compagnia di Merate, negli scorsi giorni i cileni P.C.D.D. e I.E.P.F. sono comparsi dinnanzi al giudice per le udienze preliminari Nora Lisa Passoni.
Cinque anni e 4300 euro di multa la pena ''patteggiata'' dal primo, quattro anni e otto mesi di reclusione dal secondo (oltre a 4200 euro di multa). Una raffica di colpi consistenti, quelli messi a segno dalla coppia - solita presentarsi sulla scena del furto sempre con dei monopattini elettrici e con gli stessi mezzi darsi alla fuga - per un bottino di oltre 100mila euro.
Un'azione interrotta a marzo da un'operazione dei militari. Nei confronti dei cileni era stata chiesta e ottenuta una misura di custodia cautelare in carcere, eseguita a fine marzo. A loro sono stati ricondotti furti avvenuti nel comuni lecchesi di Casatenovo, Oggiono, Annone e Verderio, oltre a una a tentata rapina impropria a Paderno d’Adda avvenuta il 3 febbraio. Secondo quanto era stato reso noto dall'Arma in conferenza stampa, la banda agiva tendenzialmente tra le 17 e le 21. Nelle loro abitazioni a Milano i carabinieri avevano trovato circa 100mila euro di refurtiva tra borse, gioielli, contanti (circa 3000 euro) e monete d'oro. Inoltre sono stati rinvenuti nella loro abitazione anche una novantina di preziosi orologi ritrovati e posti sotto sequestro, fra cui una decina i Rolex. Confiscati anche arnesi da scasso, documenti falsi, venticinque grammi di sostanza stupefacente e, ovviamente, i famigerati monopattini. Le indagini erano partite l'11 ottobre 2022, dopo un furto messo a segno in una abitazione di Casatenovo. Grazie alle segnalazioni dei residenti, alle immagini degli impianti di videosorveglianza comunali e ad altre risultanze investigative, si era riusciti ad individuare una automobile utilizzata per raggiungere le diverse aree nel loro mirino. Una volta scesi dall'auto, si spostavano velocemente con i monopattini verso i loro obiettivi.
A Paderno invece, i due erano entrati nell'abitazione e stavano commettendo il furto proprio quando i padroni di casa hanno fatto rientro. Per fuggire non aveva esitato a minacciare con violenza i residenti brandendo un cacciavite.
Alla coppia di cileni sono stati attribuiti furti avvenuti anche fuori provincia, per la precisione a Mariano Comense, Usmate, Vimercate, Cassano Magnago, Cambiago, Olgiate Olona, Nerviano, Lesmo, Arluno, Osio Sotto, Sotto il Monte, Mariano Comense, Castano Primo, Trezzo, Ciserano e Casorezzo.
Cinque anni e 4300 euro di multa la pena ''patteggiata'' dal primo, quattro anni e otto mesi di reclusione dal secondo (oltre a 4200 euro di multa). Una raffica di colpi consistenti, quelli messi a segno dalla coppia - solita presentarsi sulla scena del furto sempre con dei monopattini elettrici e con gli stessi mezzi darsi alla fuga - per un bottino di oltre 100mila euro.
Un'azione interrotta a marzo da un'operazione dei militari. Nei confronti dei cileni era stata chiesta e ottenuta una misura di custodia cautelare in carcere, eseguita a fine marzo. A loro sono stati ricondotti furti avvenuti nel comuni lecchesi di Casatenovo, Oggiono, Annone e Verderio, oltre a una a tentata rapina impropria a Paderno d’Adda avvenuta il 3 febbraio. Secondo quanto era stato reso noto dall'Arma in conferenza stampa, la banda agiva tendenzialmente tra le 17 e le 21. Nelle loro abitazioni a Milano i carabinieri avevano trovato circa 100mila euro di refurtiva tra borse, gioielli, contanti (circa 3000 euro) e monete d'oro. Inoltre sono stati rinvenuti nella loro abitazione anche una novantina di preziosi orologi ritrovati e posti sotto sequestro, fra cui una decina i Rolex. Confiscati anche arnesi da scasso, documenti falsi, venticinque grammi di sostanza stupefacente e, ovviamente, i famigerati monopattini. Le indagini erano partite l'11 ottobre 2022, dopo un furto messo a segno in una abitazione di Casatenovo. Grazie alle segnalazioni dei residenti, alle immagini degli impianti di videosorveglianza comunali e ad altre risultanze investigative, si era riusciti ad individuare una automobile utilizzata per raggiungere le diverse aree nel loro mirino. Una volta scesi dall'auto, si spostavano velocemente con i monopattini verso i loro obiettivi.
A Paderno invece, i due erano entrati nell'abitazione e stavano commettendo il furto proprio quando i padroni di casa hanno fatto rientro. Per fuggire non aveva esitato a minacciare con violenza i residenti brandendo un cacciavite.
Alla coppia di cileni sono stati attribuiti furti avvenuti anche fuori provincia, per la precisione a Mariano Comense, Usmate, Vimercate, Cassano Magnago, Cambiago, Olgiate Olona, Nerviano, Lesmo, Arluno, Osio Sotto, Sotto il Monte, Mariano Comense, Castano Primo, Trezzo, Ciserano e Casorezzo.