Casatenovo: tentata truffa alla pagina social del Comune. In azione un finto soldato in Siria
Ci risiamo. Un altro tentativo di truffa è stato messo in atto ai danni del Comune di Casatenovo...o meglio, della sua pagina Instagram ufficiale. Era già accaduto un paio di settimane fa, ma nelle scorse ore qualcosa di analogo si è nuovamente verificato. Per fortuna l'esito è stato il medesimo: grazie all'attenzione profusa da chi gestisce i social dell'ente (in primis il consigliere Gaia Spreafico) il potenziale rischio è stato prontamente sventato.
Da un profilo - evidentemente fake - è infatti partita una richiesta di contatto alla pagina Instagram del Comune, con un primo messaggio in lingua inglese, al quale ha fatto seguito un testo in italiano. ''Sono un soldato americano e lavoro qui a Damasco, in Siria. Sono single, sono qui da 5 anni e la mia missione finirà fra 1 mese. Mio caro, vorrei saperlo. Cosa fai per vivere o per lavoro?''.
Un messaggio mezzo strampalato e tradotto (male) probabilmente con l'ausilio di qualche applicazione che è sfociato poi nella richiesta di un numero Whatsapp per poter proseguire la conversazione, non si sa a quale fine, ma non si esclude con l'intenzione di chiedere del denaro come capitato a diverse ignare vittime. Episodi di cui hanno ampiamente riferito anche negli ultimi tempi, le cronache nazionali.
Richiesta che ha però sortito l'effetto opposto: l'utente è stato bloccato e segnalato, con il racconto dell'accaduto postato proprio sulla pagina Instagram del Comune per invitare i casatesi a prestare attenzione a questa potenziale truffa. Peraltro già nelle scorse settimane si era registrato un tentativo analogo ai danni dell'ente: "la mia scuola di architettura ha organizzato un concorso per un posto come ambasciatore in un programma di influencer online per studenti di architettura su Instagram, sarei onorato se valutassi la nostra pagina, per favore" il messaggio indirizzato all'account Instagram del Comune, con tanto di link per votare. Anche in questo caso il tentativo di truffa non era andato a buon fine. "Lo so a cosa serve il link che mi manderai - era stata la risposta del consigliere Spreafico - Adesso ti blocco e segnalo il tuo profilo".
Sono tantissimi gli utenti finiti nel mirino di questi hacker che spesso, dopo essere riusciti ad impossessarsi della pagina social (Instagram o Facebook) delle loro vittime, propongono a queste ultime il pagamento di una somma quale ''riscatto'' per poter tornare ad utilizzare il proprio profilo.
Altrettanto inquietante quello che è accaduto nelle scorse ore a Viganò. Tra il tardo pomeriggio e la serata di lunedì 30 ottobre su una serie di telefoni cellulari inseriti in alcune chat Whatsapp (fra cui quella dei genitori della scuola primaria De Capitani) è comparso un messaggio alquanto sospetto. Agli utenti è stato inviato il nuovo numero di telefono di uno degli iscritti...invitandoli a cliccarci sopra per avviare la conversazione. Chi lo ha fatto è incappato in una serie di problemi: dall'impossibilità ad accedere nuovamente a Whatsapp, ma anche a navigare in internet e a contattare i numeri in rubrica. Strane notifiche, seguite da messaggi particolari che hanno destato il sospetto dei genitori per poi arrivare a ''colpire'' - quasi a catena - anche molti altri concittadini. Una situazione emersa quest'oggi grazie al passaparola e che sembrerebbe al momento rientrata senza particolari conseguenze.
Sicuramente però, l’attenzione dovrà restare alta nei prossimi giorni per evitare di cadere nella trappola di questi malintenzionati, che sempre più spesso utilizzano i social e la tecnologia per spillare denaro alle loro vittime.
Da un profilo - evidentemente fake - è infatti partita una richiesta di contatto alla pagina Instagram del Comune, con un primo messaggio in lingua inglese, al quale ha fatto seguito un testo in italiano. ''Sono un soldato americano e lavoro qui a Damasco, in Siria. Sono single, sono qui da 5 anni e la mia missione finirà fra 1 mese. Mio caro, vorrei saperlo. Cosa fai per vivere o per lavoro?''.
Un messaggio mezzo strampalato e tradotto (male) probabilmente con l'ausilio di qualche applicazione che è sfociato poi nella richiesta di un numero Whatsapp per poter proseguire la conversazione, non si sa a quale fine, ma non si esclude con l'intenzione di chiedere del denaro come capitato a diverse ignare vittime. Episodi di cui hanno ampiamente riferito anche negli ultimi tempi, le cronache nazionali.
Richiesta che ha però sortito l'effetto opposto: l'utente è stato bloccato e segnalato, con il racconto dell'accaduto postato proprio sulla pagina Instagram del Comune per invitare i casatesi a prestare attenzione a questa potenziale truffa. Peraltro già nelle scorse settimane si era registrato un tentativo analogo ai danni dell'ente: "la mia scuola di architettura ha organizzato un concorso per un posto come ambasciatore in un programma di influencer online per studenti di architettura su Instagram, sarei onorato se valutassi la nostra pagina, per favore" il messaggio indirizzato all'account Instagram del Comune, con tanto di link per votare. Anche in questo caso il tentativo di truffa non era andato a buon fine. "Lo so a cosa serve il link che mi manderai - era stata la risposta del consigliere Spreafico - Adesso ti blocco e segnalo il tuo profilo".
Sono tantissimi gli utenti finiti nel mirino di questi hacker che spesso, dopo essere riusciti ad impossessarsi della pagina social (Instagram o Facebook) delle loro vittime, propongono a queste ultime il pagamento di una somma quale ''riscatto'' per poter tornare ad utilizzare il proprio profilo.
Altrettanto inquietante quello che è accaduto nelle scorse ore a Viganò. Tra il tardo pomeriggio e la serata di lunedì 30 ottobre su una serie di telefoni cellulari inseriti in alcune chat Whatsapp (fra cui quella dei genitori della scuola primaria De Capitani) è comparso un messaggio alquanto sospetto. Agli utenti è stato inviato il nuovo numero di telefono di uno degli iscritti...invitandoli a cliccarci sopra per avviare la conversazione. Chi lo ha fatto è incappato in una serie di problemi: dall'impossibilità ad accedere nuovamente a Whatsapp, ma anche a navigare in internet e a contattare i numeri in rubrica. Strane notifiche, seguite da messaggi particolari che hanno destato il sospetto dei genitori per poi arrivare a ''colpire'' - quasi a catena - anche molti altri concittadini. Una situazione emersa quest'oggi grazie al passaparola e che sembrerebbe al momento rientrata senza particolari conseguenze.
Sicuramente però, l’attenzione dovrà restare alta nei prossimi giorni per evitare di cadere nella trappola di questi malintenzionati, che sempre più spesso utilizzano i social e la tecnologia per spillare denaro alle loro vittime.