Casatenovo: il consiglio approva all'unanimità la mozione sul Mandic. Galbiati, ''contenuti veri. Serve un cambio di passo''

Guardare ai contenuti (estremamente veri) e condividerli, congiuntamente. Il consiglio comunale di Casatenovo ha approvato all'unanimità la mozione per la tutela dell'ospedale Mandic di Merate. Un segnale importante che mette in secondo piano le (inutili) prese di posizioni partitiche sul tema, trasversale come ha evidenziato a più riprese il sindaco Filippo Galbiati.
Perchè quando si tratta di sanità e di benessere dei cittadini, ma anche di difesa del territorio, le bandiere vanno ammainate, guardando alla sostanza, quella che si è decisamente persa nel pietoso dibattito politico degli ultimi giorni che ha messo al centro l'appartenenza politica e lo scarso coinvolgimento forse per celare la conoscenza - non propriamente approfondita - di queste tematiche che caratterizza molti dei nostri amministratori.

Ieri sera è stato il primo cittadino di Casatenovo a dare lettura della mozione, presentata la scorsa settimana in una conferenza stampa e frutto di un lavoro che ha visto seduti allo stesso tavolo amministratori, esponenti del PD, ma anche ex sindaci meratesi di centrodestra (Andrea Massironi, Dario Perego, Andrea Robbiani) che in difesa del Mandic si erano già spesi in passato e che hanno dimostrato di tenerci davvero anche oggi, al di là di tutto.

Nel documento si chiede di riconoscere e confermare il DEA (dipartimento emergenza e accettazione) di primo livello del san Leopoldo Mandic; avere una partecipazione attiva nei tavoli istituzionali dell'ambito distrettuale del meratese; ottenere una interlocuzione diretta con ASST per la costruzione le linee di indirizzo del nuovo POAS (Piano di Organizzazione Aziendale Strategico) del polo ospedaliero e territoriale; avere un incontro con l'assessore Bertolaso per capire le strategie complessive di riassetto organizzativo e strutturale di ASST.
casatenovocc7.jpg (51 KB)
A destra Fabio Crippa, capogruppo di Persone e Idee

Aperto il dibattito, il primo a prendere la parola è stato Fabio Crippa, capogruppo di maggioranza, coinvolto in prima persona nel confronto fra amministratori sul delicato ed importante tema. L'esponente di Persone e Idee per Casatenovo ha rilevato il senso di responsabilità che in questa fase delicata per il Mandic, deve guidare l'azione dei comuni: nei confronti del diritto alla salute e al benessere della persona.
''L'ospedale di Merate è un soggetto cardine in questo territorio e deve essere in linea rispetto a quelle che sono le necessità della popolazione'' ha detto Crippa, ritenendo che sono ''i consigli comunali a dover rappresentare questi bisogni per avviare poi un confronto con chi determina le scelte strategiche rispetto al futuro del presidio''.  Un dovere per il capogruppo di maggioranza, quello di segnalare ciò che non funziona, a tutela dell'ospedale e del territorio.casatenovocc6.jpg (51 KB)
A sinistra Christian Perego del Movimento Cinque Stelle

La mozione una volta stesa è stata inviata dal sindaco ai capigruppo e condivisa anche dagli esponenti dei gruppi di minoranza. Christian Perego del Movimento Cinque Stelle ha ritenuto quel che sta accadendo al Mandic anche conseguenza di una riforma sanitaria regionale che il proprio gruppo ha sempre criticato, con una netta virata verso il privato.
''Si sta smantellando poco alla volta il pubblico e questo è inaccettabile. Va bene avere la possibilità di scegliere, ma quando si è costretti a pagare per determinate prestazioni non va bene. Siamo assolutamente favorevoli a questa mozione, grazie per averla portata in consiglio'' ha aggiunto il pentastellato.
casatenovocc8.jpg (69 KB)
Marco Pellegrini, capogruppo di Più Casatenovo

Anche Marco Pellegrini di Più Casatenovo, gruppo civico di centrodestra, ha condiviso la mozione. ''E' un documento propositivo. Il tavolo sul  Mandic deve essere trasversale e allargato, a tutela di una struttura vicino a noi che va difesa. Va data una scossa anche ai soggetti politici: i cittadini chiedono sicurezze per il futuro di un ospedale che offre servizi importanti alla comunità. Il rischio è quello di essere costretti a rivolgersi ad altre strutture''.

A chiudere gli interventi è stato il sindaco Filippo Galbiati che come di consueto, ha dimostrato competenza e lucidità sul tema. Dopo aver elencato quel che al Mandic non funziona - dalla psichiatria che non riaprirà, alle difficoltà in ambito pediatrico e neonatale, al pronto soccorso ridotto all'osso e costretto ad avvalersi del personale delle cooperative - il primo cittadino casatese ha citato altre scelte discutibili compiute sul territorio. Su tutte la Casa di Comunità aperta da mesi ad Olgiate, ma di fatto non funzionante, con il rischio che qualcosa di molto simile possa accadere a Monteregio dove è prevista l'attivazione di una struttura analoga. ''Vanno bene i lavori, ma cosa ci mettiamo dentro? Anche i medici di medicina generale che dovrebbero essere il cuore di questa iniziativa non ne sanno nulla'' ha aggiunto Galbiati, ricordando anche la sottoscrizione di documenti relativi ai cosiddetti Presst, passaggio poi sfociato in un completo nulla di fatto.

''Non c'è stata volontà di dialogo, nè di confronto con il territorio e anche le dimissioni dei medici lo hanno dimostrato'' ha detto il sindaco di Casatenovo tornando sul Mandic e criticando l'atteggiamento di ASST Lecco. ''Al suo interno c'è un profondo malessere. Il giudizio su questa direzione strategica per me è negativo e non si può non dirlo. E' arrivato il momento di un cambio di passo e questa mozione dice cose vere. Qui si parla della salute dei cittadini, i contenuti sono reali e francamente non mi sono posto il problema di chi l'abbia scritta. Mi fa piacere che i tre capigruppo l'abbiano valutata positivamente: questo è l'atteggiamento che  serve'' ha aggiunto l'amministratore ringraziando chi ha speso il proprio tempo lavorando alla stesura del documento, in particolare ''chi sta nel centrodestra e ha dimostrato un'indipendenza di giudizio e il coraggio della verità, come ad esempio Andrea Robbiani. Altro che burattini''.
casatenovocc2.jpg (56 KB)
Il sindaco Filippo Galbiati

Messa al voto, la mozione è stata approvata all'unanimità. Il sindaco Galbiati si è impegnato ad attuarla, chiedendo già nei prossimi giorni un incontro all'assessore al welfare di Regione Lombardia, per dare slancio concreto al documento e alla battaglia a favore del Mandic. ''Non sono disposto ad atteggiamenti di compromesso'' ha concluso il primo cittadino di Casatenovo, ricordando quando durante i suoi studi presso la facoltà di medicina, veniva citato il presidio meratese quale esempio ottimale di integrazione socio-sanitaria.

Insomma, mentre gli altri sindaci si stanno ancora confrontando sui contenuti del documento, il consiglio comunale di Casatenovo ieri sera ha dato una bella lezioni di unità e pragmaticità, mettendo al primo posto il Mandic e i suoi bisogni. Le beghe di partito e le inutili illazioni e ironie, davvero pessime, sono state - per fortuna - stigmatizzate e accantonate.
G.C.
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.