Colle B.za: due ordinanze per limitare la diffusione della peste del gambero

Due ordinanze sono state emesse dal sindaco di Colle Brianza Tiziana Galbusera per limitare l’epidemia di peste del gambero d’acqua dolce nel torrente Bevera.
La prima – redatta lo scorso lunedì 30 ottobre – sancisce il divieto di raccogliere i gamberi morti colpiti dal fungo ''Aphanomyces astaci'', un ''oomicete appartenente alla famiglia delle Saprolegniaceae''. Al tempo stesso impone l’obbligo, in caso di contatto con l’acqua del torrente in località Nava, Val del Chignolo, di disinfettare le calzature utilizzando candeggina.
La seconda ordinanza – redatta dal sindaco lo scorso martedì 31 ottobre – impone, invece, il divieto di accesso ai corsi d’acqua ''dalla Val Chignolo alla Valle della Taida''.

Due misure – come si legge nel documento – adottate ''a scopo preventivo, quindi, al fine di ridurre la probabilità di diffusione del contagio lungo il torrente Bevera, a monte del luogo di ritrovamento dei soggetti morti o in altri bacini d’acqua presenti sul territorio''.
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La moria di gamberi era emersa a seguito di un sopralluogo realizzato da un gruppo di esperti del Comitato Bevere e del Dipartimento di Scienze e Politiche Ambientali dell’Università degli Studi di Milano nella notte di mercoledì 11 ottobre.

Venerdì 13 ottobre l’Ats aveva proceduto ad effettuare un sopralluogo e dei campionamenti nelle acque del torrente. Alcuni esemplari di gambero morti sarebbero poi stati inviati presso l’Istituto zooprofilattico di Padova. I risultati delle analisi sarebbero arrivati sulla scrivania del sindaco solamente sabato 28 ottobre, come chiarito dallo stesso primo cittadino in una nota diffusa recentemente.

''Sono stata avvisata da Ats dopo cinque, sei giorni, da quando si è iniziato a parlare della moria dei gamberi. Mi hanno confermato che erano in corso delle analisi'' ha spiegato il sindaco Galbusera che ha poi proseguito: ''Successivamente ho chiesto agli enti coinvolti di aggiornarci sulla situazione. La comunicazione ufficiale è arrivata sabato 28 ottobre, da parte di Ats, che segnalava la presenza di quella che viene definita ''peste del gambero''. Solo dopo questa notifica ufficiale il comune, che è un ente istituzionale, e in quanto tale deve muoversi facendo affidamento su notizie ufficiali e certe, ha potuto emettere le ordinanze''.
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La prima cittainda di Colle Brianza ha anche confermato che, facendo seguito all’emissione delle due ordinanze, ha anche fatto transennare il corso d’acqua impendendone l’accesso alle persone. ''Stiamo – ha confermato il sindaco – lavorando con gli altri enti interessati per elaborare una soluzione che da un lato impedisca la diffusione della malattia ai gamberi, dall’altro lato abbia l’impatto minore possibile sul suolo e sulle altre specie viventi presenti''. 

Sulla vicenda si è anche registrato l'intervento pubblico del WWF di Lecco, con l'appello al Comune ad intraprendere tutte le azioni necessarie.
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