Casatenovo ricorda il 4 Novembre e il valore della Patria con gli alunni delle scuole
Il vento e la pioggia non hanno cancellato la manifestazione organizzata stamani dal Comune di Casatenovo in occasione del 4 Novembre, festa dell'unità nazionale e delle forze armate.
Come di consueto l'amministrazione Galbiati ha voluto coinvolgere anche i bambini delle scuole; a questo proposito erano infatti presenti gli alunni delle classi quarte e quinte della vicina primaria di Via Giovenzana.
Ognuno di loro stringeva fra le mani una bandierina dell'Italia: proprio ai tre colori che la caratterizzano ha fatto riferimento al primo cittadino nel suo breve discorso pronunciato dinnanzi agli alunni e ai rappresentanti delle forze dell'ordine e delle associazioni intervenuti alla cerimonia, svoltasi nel piazzale del municipio.
''Cosa festeggiamo oggi? Innanzitutto l'unità del nostro Paese, che è tale grazie al sacrificio di chi si è speso molti anni fa per raggiungere questo obiettivo'' ha detto Filippo Galbiati. ''Se l'Italia vi consente di fare tutto e di crescere bene è perchè i soldati hanno lottato per lasciare a voi questa Patria e ciò è molto importante. Avrete sentito parlare delle guerre: in Ucraina, fra Palestina e Israele. Noi non abbiamo nulla di tutto questo perchè qualcuno si è sacrificato per darci la pace''.
Poi il riferimento al tricolore: il verde simbolo di speranza, il bianco di purezza e libertà e il rosso, per identificare la passione. A questo proposito il sindaco ha esortato i giovanissimi concittadini a darsi da fare per la comunità e per Casatenovo. ''Aiutare gli altri rende la vita più bella: ricordatevi sempre questi tre colori e il loro significato. L'Italia è una cosa importante che ci dona una prospettiva bella e serena''.
Galbiati - affiancato questa mattina da diversi esponenti della giunta e della propria maggioranza consiliare - ha evidenziato la presenza del comandante della polizia locale, Matteo Tocchetto, del luogotenente Christian Cucciniello a capo della stazione CC di Casatenovo. E poi ancora dei volontari di Aido, Avis, Anpi e degli Alpini; tutte figure che, ciascuno a proprio modo, si spendono per gli altri e per la comunità.
Dopo l'Inno di Mameli cantato dagli alunni della scuola primaria a prendere la parola è stato Filippo Ughi di Piccoli Idilli, la compagnia teatrale che gestisce l'auditorium Graziella Fumagalli di Villa Mariani.
Il volontario ha dato lettura di un brano tratto da ''Un anno sull'Altipiano'', romanzo storico di Emilio Lussu e dedicato alla prima guerra mondiale, di cui come noto il 4 Novembre ricorre l'anniversario dell'armistizio, firmato a Villa Giusti.
Sulle note de ''La leggenda del Piave'' il corteo aperto dal sindaco si è spostato al vicino monumento ai caduti, dinnanzi al quale è stata posata una corona d'alloro, toccata simbolicamente da tutti gli alunni intervenuti.
La benedizione impartita dal parroco don Antonio Bonacina e alcune foto di rito, hanno chiuso la breve ma sentita cerimonia, per fare memoria del passato e imparare dagli errori commessi.
Perlomeno, l'auspicio dovrebbe essere questo, anche se il protrarsi dei conflitti non lascia ben sperare.
Come di consueto l'amministrazione Galbiati ha voluto coinvolgere anche i bambini delle scuole; a questo proposito erano infatti presenti gli alunni delle classi quarte e quinte della vicina primaria di Via Giovenzana.
Ognuno di loro stringeva fra le mani una bandierina dell'Italia: proprio ai tre colori che la caratterizzano ha fatto riferimento al primo cittadino nel suo breve discorso pronunciato dinnanzi agli alunni e ai rappresentanti delle forze dell'ordine e delle associazioni intervenuti alla cerimonia, svoltasi nel piazzale del municipio.
''Cosa festeggiamo oggi? Innanzitutto l'unità del nostro Paese, che è tale grazie al sacrificio di chi si è speso molti anni fa per raggiungere questo obiettivo'' ha detto Filippo Galbiati. ''Se l'Italia vi consente di fare tutto e di crescere bene è perchè i soldati hanno lottato per lasciare a voi questa Patria e ciò è molto importante. Avrete sentito parlare delle guerre: in Ucraina, fra Palestina e Israele. Noi non abbiamo nulla di tutto questo perchè qualcuno si è sacrificato per darci la pace''.
Poi il riferimento al tricolore: il verde simbolo di speranza, il bianco di purezza e libertà e il rosso, per identificare la passione. A questo proposito il sindaco ha esortato i giovanissimi concittadini a darsi da fare per la comunità e per Casatenovo. ''Aiutare gli altri rende la vita più bella: ricordatevi sempre questi tre colori e il loro significato. L'Italia è una cosa importante che ci dona una prospettiva bella e serena''.
Galbiati - affiancato questa mattina da diversi esponenti della giunta e della propria maggioranza consiliare - ha evidenziato la presenza del comandante della polizia locale, Matteo Tocchetto, del luogotenente Christian Cucciniello a capo della stazione CC di Casatenovo. E poi ancora dei volontari di Aido, Avis, Anpi e degli Alpini; tutte figure che, ciascuno a proprio modo, si spendono per gli altri e per la comunità.
Dopo l'Inno di Mameli cantato dagli alunni della scuola primaria a prendere la parola è stato Filippo Ughi di Piccoli Idilli, la compagnia teatrale che gestisce l'auditorium Graziella Fumagalli di Villa Mariani.
Il volontario ha dato lettura di un brano tratto da ''Un anno sull'Altipiano'', romanzo storico di Emilio Lussu e dedicato alla prima guerra mondiale, di cui come noto il 4 Novembre ricorre l'anniversario dell'armistizio, firmato a Villa Giusti.
Sulle note de ''La leggenda del Piave'' il corteo aperto dal sindaco si è spostato al vicino monumento ai caduti, dinnanzi al quale è stata posata una corona d'alloro, toccata simbolicamente da tutti gli alunni intervenuti.
La benedizione impartita dal parroco don Antonio Bonacina e alcune foto di rito, hanno chiuso la breve ma sentita cerimonia, per fare memoria del passato e imparare dagli errori commessi.
Perlomeno, l'auspicio dovrebbe essere questo, anche se il protrarsi dei conflitti non lascia ben sperare.
G.C.