Bosisio: l'acqua rompe il pontile del Canoa Club

È terminata la fase di vigilanza rinforzata per il monitoraggio del livello delle acque del lago di Pusiano e ora inizia la pulizia dai detriti lasciati dall’ondata di maltempo che la scorsa settimana ha investito il nord Italia.
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Il bacino lacustre è infatti esondato in più punti: l’Isola dei Cipressi, vista dall’alto, sembra essersi rimpicciolita, le acque hanno lambito la sponda dei comuni comaschi del lago mentre, osservando la parte lecchese, risultava impraticabile la passeggiata che da Casletto conduce verso Merone. A Bosisio Parini l’acqua ha invaso il tratto di passeggiata del villaggio dei pescatori e ha letteralmente seppellito le spiaggette nella zona che porta al Precampel. 
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Alle 23.22 di domenica 5 novembre, la sala operativa di sicurezza e protezione civile di Regione Lombardia ha confermato la disattivazione della fase di pre-allerta del rischio diga al lago di Pusiano, scongiurando quindi il passaggio a un’ulteriore fase di allerta che avrebbe comportato un cambiamento di scenario, con la probabile evacuazione dei residenti prossimi al flusso d’acqua. 
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Il fiume Lambro, che nasce dal monte San Primo, si immette nel lago di Pusiano e la diga Cavo Diotti – gestita dal Parco regionale della Valle del Lambro – ne regola il flusso in uscita dall'ampio bacino lacustre, salvando le città a valle, fino a Monza. 
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L’innalzamento delle acque del lago ha causato danni, ancora da valutare nello specifico, al pontile del Canoa Club di Bosisio, utilizzato dagli associati per la pratica sportiva.
''Abbiamo tre pezzi di pontile, uno fisso, la passerella mobile e la parte galleggiante. La parte di pontile fissa si è staccata dai pali, ma dobbiamo capire cosa si è staccato dei pali: se sono solo viti, riusciremo a sistemarla. Dobbiamo aspettare che scenda l’acqua e capire se si può quantomeno sistemare provvisoriamente – ha detto il presidente del club Gabriele Sangiorgio - Ormai la stagione è finita: ci sono solo gli appassionati. A parte il danno del pontile, i nostri soci possono uscire partendo dalle spiaggette a fianco che ancora sono invase dall’acqua. Rimaniamo quindi in trepidante attesa dell’abbassamento delle acque per capire i danni causati''.
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Il danno è avvenuto ora che si è arrivati alla fine della stagione, che quest’anno tra l’altro ha avuto un nuovo boom di iscritti. ''Se fosse successo all’inizio, sarebbe stato un bel danno. Quest’anno abbiamo avuto 1.650 iscritti e abbiamo chiuso le adesioni a fine maggio - ha proseguito Sangiorgio - Dobbiamo dire no a tante persone perché siamo in pochi a gestire l’associazione però ci fa molto piacere che, grazie al passaparola, sia sempre più apprezzata. Se pensiamo che nel 2001 siamo partiti con 43 iscritti e negli ultimi anni abbiamo superato il migliaio, vediamo tutto il percorso fatto e siamo davvero contenti''. 
M.Mau.
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