Oggiono: il Fondo di Comunità presenta le iniziative e guarda al futuro
Una serata per tracciare un bilancio delle iniziative promosse e guardare al futuro. È l’iniziativa che il Fondo di Comunità di Oggiono ha organizzato venerdì 10 novembre, presso l’azienda Marco d’Oggiono Prosciutti che ha ospitato l’evento.
A illustrare ai presenti il Fondo della Comunità di Oggiono è stato il suo presidente Alberto Lotti. ''A due anni dalla costituzione – ha spiegato - abbiamo realizzato questa iniziativa per presentare i progetti sostenuti''.
Progetti avviati in vari ambiti con proposte che sono risultate essere diversificate ed eterogenee fra loro ma, con il filo conduttore dell’utilità sociale.
''Il primo progetto sociale è stato pensato e realizzato a favore degli anziani, dopo gli anni del Covid, appositamente per superare l’isolamento a cui la pandemia aveva costretto molte persone'' ha ricordato il presidente del Fondo oggionese.
Un progetto che si è sostanziato in alcuni pranzi realizzati in modo condiviso, presso Villa Sironi, seguiti da momenti di intrattenimento che hanno spaziato dalla musica al gioco delle carte alle lezioni di maglia. L’iniziativa ha coinvolto diverse associazioni del territorio, fra cui Striscia Gialla, Sfa, Palazzo Prina e Auser.
Da quel momento è stato un crescendo di nuove proposte a cui il Fondo ha contribuito offrendo un supporto economico. A partire dal finanziamento di alcuni progetti culturali organizzati dal gruppo dei giovani di Oggiono (Ogvn), ai corsi per mediatori culturali organizzati da Bondeko, al murales realizzato sulla facciata esterna dell’edificio dell’Istituto scolastico Bachelet, al corso per allenamento della memoria realizzato da Auser a favore degli anziani, fino ad arrivare al supporto a due progetti decisamente significativi: la mostra della Madonna del Latte di Marco d’Oggiono, attualmente in corso, che ha visto circa 10mila visitatori, e il parco orizzontale inclusivo in fase di realizzazione.
Quest’ultima opera è stata promossa grazie al contributo di un’azienda privata del territorio. ''Abbiamo ricevuto un finanziamento da destinare a uno scopo ambientale'' ha ricordato Lotti. ''Il primo passo è stata la realizzazione di un concorso di idee coinvolgendo le scuole superiori che hanno partecipato con molto entusiasmo''.
Al concorso di idee sono arrivate sei proposte che sono state valutate e discusse e selezionate. ''È nata l’idea – ha spiegato il presidente – di realizzare il parco orizzontale che ospiterà: una serie di sedute per fare lezioni all’aperto, una zona di ripopolamento per le api e un percorso salute inclusivo accessibile anche a disabili. I lavori sono già iniziati in via Ca’ Bianca, proprio vicino alla scuola''.
All’iniziativa della serata di venerdì era presente anche Maria Grazia Nasazzi, presidente della Fondazione Comunitaria del Lecchese di cui il Fondo della Comunità di Oggiono è parte, come ha avuto modo di spiegare Lotti. ''Tutti i fondi comunitari locali sono costole della Fondazione Comunitaria del Lecchese, una onlus che contribuisce a sostenere la creazione dei vari Fondi e a finanziare i progetti iniziali. A sua volta, la Fondazione lecchese è sostenuta da Fondazione Cariplo''. Chi sceglie di effettuare delle donazioni le realizza quindi a favore di una onlus, aspetto che consente di beneficiare di alcuni sgravi fiscali.
La serata ha avuto anche la funzione, oltre a presentare i progetti già sostenuti, di avviare una raccolta fondi a favore del Fondo oggionese per sostenere i progetti futuri con le medesime modalità portate avanti fino ad oggi.
Per questo motivo l’iniziativa organizzata presso l’azienda Marco d’Oggiono - che ha proposto anche una visita guidata all’interno della propria sede - era rivolta in modo particolari ad imprenditori e liberi professionisti di Oggiono. Oltre che ai membri del consiglio direttivo del Fondo oggionese: don William Abbruzzese, il sindaco della città Chiara Narciso e il vicesindaco con delega alle Politiche Sociali Michele Negri.
''Apprezziamo molto il concetto della sussidiarietà, noi non proponiamo un’idea nostra, ma valutiamo quali idee, fra quelle che ci vengono sottoposte, possono essere promosse'' ha chiarito il presidente Lotti. ''Conto molto sul fatto che ci sia un passaparola, siamo riusciti a finanziare molti progetti nei primi due anni di vita del Fondo''.
A illustrare ai presenti il Fondo della Comunità di Oggiono è stato il suo presidente Alberto Lotti. ''A due anni dalla costituzione – ha spiegato - abbiamo realizzato questa iniziativa per presentare i progetti sostenuti''.
Progetti avviati in vari ambiti con proposte che sono risultate essere diversificate ed eterogenee fra loro ma, con il filo conduttore dell’utilità sociale.
''Il primo progetto sociale è stato pensato e realizzato a favore degli anziani, dopo gli anni del Covid, appositamente per superare l’isolamento a cui la pandemia aveva costretto molte persone'' ha ricordato il presidente del Fondo oggionese.
Un progetto che si è sostanziato in alcuni pranzi realizzati in modo condiviso, presso Villa Sironi, seguiti da momenti di intrattenimento che hanno spaziato dalla musica al gioco delle carte alle lezioni di maglia. L’iniziativa ha coinvolto diverse associazioni del territorio, fra cui Striscia Gialla, Sfa, Palazzo Prina e Auser.
Da quel momento è stato un crescendo di nuove proposte a cui il Fondo ha contribuito offrendo un supporto economico. A partire dal finanziamento di alcuni progetti culturali organizzati dal gruppo dei giovani di Oggiono (Ogvn), ai corsi per mediatori culturali organizzati da Bondeko, al murales realizzato sulla facciata esterna dell’edificio dell’Istituto scolastico Bachelet, al corso per allenamento della memoria realizzato da Auser a favore degli anziani, fino ad arrivare al supporto a due progetti decisamente significativi: la mostra della Madonna del Latte di Marco d’Oggiono, attualmente in corso, che ha visto circa 10mila visitatori, e il parco orizzontale inclusivo in fase di realizzazione.
Quest’ultima opera è stata promossa grazie al contributo di un’azienda privata del territorio. ''Abbiamo ricevuto un finanziamento da destinare a uno scopo ambientale'' ha ricordato Lotti. ''Il primo passo è stata la realizzazione di un concorso di idee coinvolgendo le scuole superiori che hanno partecipato con molto entusiasmo''.
Al concorso di idee sono arrivate sei proposte che sono state valutate e discusse e selezionate. ''È nata l’idea – ha spiegato il presidente – di realizzare il parco orizzontale che ospiterà: una serie di sedute per fare lezioni all’aperto, una zona di ripopolamento per le api e un percorso salute inclusivo accessibile anche a disabili. I lavori sono già iniziati in via Ca’ Bianca, proprio vicino alla scuola''.
All’iniziativa della serata di venerdì era presente anche Maria Grazia Nasazzi, presidente della Fondazione Comunitaria del Lecchese di cui il Fondo della Comunità di Oggiono è parte, come ha avuto modo di spiegare Lotti. ''Tutti i fondi comunitari locali sono costole della Fondazione Comunitaria del Lecchese, una onlus che contribuisce a sostenere la creazione dei vari Fondi e a finanziare i progetti iniziali. A sua volta, la Fondazione lecchese è sostenuta da Fondazione Cariplo''. Chi sceglie di effettuare delle donazioni le realizza quindi a favore di una onlus, aspetto che consente di beneficiare di alcuni sgravi fiscali.
La serata ha avuto anche la funzione, oltre a presentare i progetti già sostenuti, di avviare una raccolta fondi a favore del Fondo oggionese per sostenere i progetti futuri con le medesime modalità portate avanti fino ad oggi.
Per questo motivo l’iniziativa organizzata presso l’azienda Marco d’Oggiono - che ha proposto anche una visita guidata all’interno della propria sede - era rivolta in modo particolari ad imprenditori e liberi professionisti di Oggiono. Oltre che ai membri del consiglio direttivo del Fondo oggionese: don William Abbruzzese, il sindaco della città Chiara Narciso e il vicesindaco con delega alle Politiche Sociali Michele Negri.
''Apprezziamo molto il concetto della sussidiarietà, noi non proponiamo un’idea nostra, ma valutiamo quali idee, fra quelle che ci vengono sottoposte, possono essere promosse'' ha chiarito il presidente Lotti. ''Conto molto sul fatto che ci sia un passaparola, siamo riusciti a finanziare molti progetti nei primi due anni di vita del Fondo''.
L.A.