Garbagnate, prevenire la violenza di genere: una serata

Donne: dal dolore alla rinascita. In occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne, che cade ogni anno il 25 novembre, l’amministrazione comunale di Garbagnate Monastero ha proposto un incontro di sensibilizzazione ma anche informativo, moderato da Santina Motta, consigliera con delega al sociale. 
L'argomento trattato durante l’incontro - che si è tenuto l’altra sera in sala consiliare - è la prevenzione che sta alla base dell'azione e del pensiero di ogni persona, di qualsiasi età.
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Numerosi sono stati i relatori che hanno accolto l’invito dell’amministrazione, a partire dal maestro Marcello Muscariello, commissario tecnico internazionale di krav maga. Erano poi presenti la dottoressa Stefania Perrone, psicologa criminale e giuridica (cintura arancione 3° livello Krav Maga) che ha parlato di prevenzione e ha portato la sua testimonianza personale; Katiuscia Mornacco, istruttrice 1º Livello Krav Maga e Alessandra Basile, istruttrice 2° Livello Krav Maga. Chiara Benedetto, istruttrice 1º Livello Krav Maga, ha presentato il progetto Krav Angeles.

''Il 25 novembre è la giornata internazionale contro la violenza sulle donne, che è stata istituita dall’ONU il 17 dicembre del 1999'' ha detto la consigliera Santina Motta. ''Quando fu istituita la giornata internazionale venne chiesto che nella ricorrenza venissero organizzati degli eventi per commemorare le donne vittime di qualsiasi tipo di violenza e sensibilizzare ogni cittadino a prevenirla. Anche quest’anno, come negli anni passati, l’amministrazione comunale ha voluto dedicare una serata formativa e informativa di sensibilizzazione per tenere alta l'attenzione su questo fenomeno che include qualsiasi tessuto sociale, che è divenuta una piaga allargandosi e scavando sempre di più''. 
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Si è quindi entrati nel vivo della serata con le tre istruttrici e la psicologa che hanno trattato interessanti argomenti: Krav Angels, settore femminile dedicato alle donne sotto il Team Elite di Mirko Materazzo, l’Autodifesa Femminile Monza - Team Gallo e hanno messo in luce che la prevenzione va fatta partendo dalla comunicazione. Questo non prescinde dall’importanza dell’ascolto dell’altra persona e di imparare a saper leggere i segnali: a tutti può succedere di vivere una brutta esperienza, ma ciò che conta è riconoscerla ed essere capaci di affrontarla. In quest’ottica diventa altrettanto fondamentale comprendere l'importanza della difesa personale per le donne quindi con tecniche adatte al corpo femminile e l’importanza di avere istruttrici dello stesso sesso: donne che insegnano ad altre donne, senza tralasciare un lavoro specifico per le donne dal punto di vista fisico/psicologico e l’importanza di prevenzione, allenamento e forma mentis pronta alla difesa. Non da meno sono le iniziative di close protection finalizzate a proteggere una terza persona, spesso i bambini e i progetti nelle scuole di sensibilizzazione, prevenzione e difesa da situazioni di bullismo. 
Alessandra Basile, insieme ad Alessandro, ha svolto una dimostrazione delle tre tecniche base di aggressione femminile. 

Il maestro Marcello Muscariello ha illustrato in breve le attività che svolge: ''Per la Federazione sono supervisore che opera sia in Italia che all'estero, mi occupo della formazione dei tecnici e nel settore civile mi adopero per le iniziative di carattere sociale come la violenza sulle donne, il bullismo. Con il mio team cerchiamo di fornire, con le nostre azioni di volontariato, gli strumenti di supporto ai cittadini come abbiamo già fatto in collaborazione con l'Associazione Nazionale Carabinieri di Oggiono, della quale faccio parte e con la quale abbiamo organizzato un corso gratuito di difesa. Cerchiamo di dare consigli su cosa non fare principalmente prima di fare cose sbagliate e al riguardo mi preme sottolineare che prima di rispondere ad un atto violento con altra violenza bisogna riflettere sulla strada meglio percorribile, valutando le norme comportamentali. Poi, anche riguardo alla situazione contingente, non resterà altro che usare le tecniche per difendersi. La nostra mission è volta ad essere comunque un supporto sociale verso la popolazione e questo lo facciamo con la nostra opera di volontariato''.
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La psicologa, dottoressa Stefania Perrone, ha chiesto al pubblico il significato di prevenzione. ''Prevenzione significa rispettare l’altro quando si insegna a riconoscere determinati segnali. Significa saper riconoscere il momento in cui tu hai davanti qualcuno che ti sta facendo del male ma hai bisogno di altre persone che te lo dicano. Prevenzione è quando sei il primo a non riuscire a riconoscerlo e quindi a volte hai bisogno di qualcun altro che dice guarda che magari ti sta portando poco rispetto'' ha detto. ''Prevenire significa essere in grado di aiutare una persona che non riesce sempre a vedere ciò che gli sta succedendo; prevenire significa riconoscere i segnali da parte dell'altra persona che possono essere il tono di voce: ''tu stasera non esci conciata così! Guarda come sei vestita male, di sicuro ti prendono per una persona che non sei''. Bisogna quindi imparare ad amarsi un po' di più: questo significa imparare a guardarsi allo specchio e dire ''oggi mi piaccio anche se dall'altra parte mi sento dire guarda che così fai schifo, e pensare no, non faccio schifo: sto bene''. Tutto questo però parte a monte da un lavoro con se stessi, aspetto oggi trascurato perché la società pone di fronte a degli stereotipi e a degli obiettivi da raggiungere per i quali una donna sente di dover sempre essere perfetta, essere sempre occupata, avere il fisico giusto e rispecchiare determinati canoni. La prevenzione inizia a casa anche insegnando e imparando a comunicare con i propri figli perché alla base del comportamento da bullo di un ragazzino di prima media, ci si trova davanti la difesa del genitore a spada tratta, è chiaro che qualcosa non funziona alla base''. 
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Le tre ragazze hanno portato la loro testimonianza coinvolgendo le persone presenti: con le azioni e le scelte dolorose che hanno dovuto sostenere, hanno ben rappresentato il titolo della serata.
Il sindaco Mauro Colombo ha chiuso la serata ringraziando il maestro Muscariello, la dottoressa Perrone e le ragazze per la loro coinvolgente testimonianza, ''perché non è facile parlare pubblicamente di ciò che ci ha fatto male''. 
M.Mau.
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