Oggiono: premiati i vincitori del quarto concorso fotografico e letterario ''Bondeko''
''La vita è nel movimento''. A partire dalla celebre frase del filosofo Aristotele, l’associazione Bondeko ha invitato la comunità a partecipare al concorso di fotografia, poesia e racconti. Proprio il titolo dell’iniziativa suggerisce di scoprire, nella dimensione del viaggio, ciò che conduce verso l’altro, l’altrove e l’oltre.
Lo stesso spirito anima l’associazione annonese da circa cinquant’anni, a cui hanno aderito volontari disposti ad affrontare e sostenere il Sud del mondo. A questo scopo, la sua attività si concentra nel finanziare microprogetti destinati a popolazioni dell’Africa e promuovere iniziative volte all’integrazione e all’inserimento sociale degli stranieri, attraverso un approccio interculturale. Oltre a questi due importanti propositi, l’azione di questa associazione si estende anche a iniziative culturali: tra questi eventi, è compresa la quarta mostra allestita ieri pomeriggio nell’Auditorium della scuola secondaria di primo grado “Marco D’Oggiono”, grazie al patrocinio del Comune di Oggiono e della Provincia di Lecco.
“Prima di cominciare” ha esordito Ausilia “vorrei spendere due parole riguardo all’associazione, che si trova sul territorio da ormai cinquant’anni. Lavoriamo su tanti progetti per il terzo mondo, tra cui uno eco-solidale, perché riteniamo che sia fondamentale lasciare nel Paese d’origine le persone che aiutiamo. Inoltre, abbiamo aperto la “Bottega del mondo” in Piazza mercato, in cui vendiamo prodotti artigianali originali, per sostenere questa causa, volta principalmente a scuole e sanità. Il secondo progetto di cui voglio parlarvi è il sostegno economico che stiamo fornendo al Sudan e, in modo analogo, anche all’Uganda, dove accompagniamo i bambini dall’infanzia fino al grado di istruzione della scuola secondaria: in questi laboratori si insegnano sia a uomini sia a donne lavori. Invece, per quanto riguarda l’ambito sanitario, supportiamo un ospedale in Bolivia e otto in Sudan, grazie all’aiuto di una dottoressa italiana che, da quarant’anni, opera in quella zona.”
Tra i servizi proposti, i membri si occupano non solo di garantire supporto a distanza, ma anche aiuti diretti sul territorio. “Un altro aspetto di cui ci occupiamo è il corso di lingua italiana nelle scuole e otto sportelli sparsi sul territorio, utili per gli immigrati per quanto riguarda la gestione delle faccende amministrative e burocratiche. Per questo motivo, vista l’ampio raggio di servizi a cui ci dedichiamo, ci impegniamo a far funzionare tutti questi aspetti. Per concludere, non posso non nominare Lia, cofondatrice, a cui è stata offerta una borsa di studio per proseguire i suoi studi in Ruanda, per diventare infermiera. Se ho potuto parlare di lei, devo ringraziare il sindaco di Oggiono e l’assessore alla cultura e all’istruzione, per questa occasione di condivisione.”
Questa atmosfera di partecipazione e di calore è stata espressa attraverso la lettura dei brevi racconti a poesie vincitori, a cura dell’attore Nicola Bizzarri, giudice del concorso letterario, insieme al professore Vincenzo Pupino e la professoressa Amida Longoni. I tre giudici hanno premiato la creatività e la scrittura di Wilma Avanzato, autrice di “Lo zio in giro per il mondo”, un intreccio dallo stile rapido ed essenziale, e Lucia Lo Bianco, con “La mia voce viaggia col mare”, spunto di riflessione intorno alla fuga per mare, probabile salvezza, ma, allo stesso tempo, inesorabile luogo di morte di persone e speranze.
L’originalità è emersa anche nella componente poetica, che ha visto come vincitori Elisabetta Liberatore, con “Nuove ali aperte”, in cui la mente si lascia trasportare verso la saggezza della conoscenza. Apprezzato è stato anche l’uso dell’anafora nella supplica enfatica di una madre verso la figlia, rappresentata in “Al di là del gran mare” di Massimiliano Giannocco. A chiudere la classifica è stato il “Viaggio nell’immaginazione”, alla scoperta di sé e della propria anima.
Infine, a livello fotografico, sono stati riconosciuti degni di nota da Luigi Erba, Raffaele Bonuomo e Massimo Mazzucotelli, esperti in campo fotografico, “Immersione” di Letizia Ronconi, “Lo sguardo” di Franco Manzocchi e “Solo andata - L’attesa” di Giorgia Peroni: tre iconografie del viaggio, che, pur colte da tre esperienze differenti, toccano una parte introspettiva dell’essere umano.
Lo stesso spirito anima l’associazione annonese da circa cinquant’anni, a cui hanno aderito volontari disposti ad affrontare e sostenere il Sud del mondo. A questo scopo, la sua attività si concentra nel finanziare microprogetti destinati a popolazioni dell’Africa e promuovere iniziative volte all’integrazione e all’inserimento sociale degli stranieri, attraverso un approccio interculturale. Oltre a questi due importanti propositi, l’azione di questa associazione si estende anche a iniziative culturali: tra questi eventi, è compresa la quarta mostra allestita ieri pomeriggio nell’Auditorium della scuola secondaria di primo grado “Marco D’Oggiono”, grazie al patrocinio del Comune di Oggiono e della Provincia di Lecco.
“Prima di cominciare” ha esordito Ausilia “vorrei spendere due parole riguardo all’associazione, che si trova sul territorio da ormai cinquant’anni. Lavoriamo su tanti progetti per il terzo mondo, tra cui uno eco-solidale, perché riteniamo che sia fondamentale lasciare nel Paese d’origine le persone che aiutiamo. Inoltre, abbiamo aperto la “Bottega del mondo” in Piazza mercato, in cui vendiamo prodotti artigianali originali, per sostenere questa causa, volta principalmente a scuole e sanità. Il secondo progetto di cui voglio parlarvi è il sostegno economico che stiamo fornendo al Sudan e, in modo analogo, anche all’Uganda, dove accompagniamo i bambini dall’infanzia fino al grado di istruzione della scuola secondaria: in questi laboratori si insegnano sia a uomini sia a donne lavori. Invece, per quanto riguarda l’ambito sanitario, supportiamo un ospedale in Bolivia e otto in Sudan, grazie all’aiuto di una dottoressa italiana che, da quarant’anni, opera in quella zona.”
Tra i servizi proposti, i membri si occupano non solo di garantire supporto a distanza, ma anche aiuti diretti sul territorio. “Un altro aspetto di cui ci occupiamo è il corso di lingua italiana nelle scuole e otto sportelli sparsi sul territorio, utili per gli immigrati per quanto riguarda la gestione delle faccende amministrative e burocratiche. Per questo motivo, vista l’ampio raggio di servizi a cui ci dedichiamo, ci impegniamo a far funzionare tutti questi aspetti. Per concludere, non posso non nominare Lia, cofondatrice, a cui è stata offerta una borsa di studio per proseguire i suoi studi in Ruanda, per diventare infermiera. Se ho potuto parlare di lei, devo ringraziare il sindaco di Oggiono e l’assessore alla cultura e all’istruzione, per questa occasione di condivisione.”
Questa atmosfera di partecipazione e di calore è stata espressa attraverso la lettura dei brevi racconti a poesie vincitori, a cura dell’attore Nicola Bizzarri, giudice del concorso letterario, insieme al professore Vincenzo Pupino e la professoressa Amida Longoni. I tre giudici hanno premiato la creatività e la scrittura di Wilma Avanzato, autrice di “Lo zio in giro per il mondo”, un intreccio dallo stile rapido ed essenziale, e Lucia Lo Bianco, con “La mia voce viaggia col mare”, spunto di riflessione intorno alla fuga per mare, probabile salvezza, ma, allo stesso tempo, inesorabile luogo di morte di persone e speranze.
L’originalità è emersa anche nella componente poetica, che ha visto come vincitori Elisabetta Liberatore, con “Nuove ali aperte”, in cui la mente si lascia trasportare verso la saggezza della conoscenza. Apprezzato è stato anche l’uso dell’anafora nella supplica enfatica di una madre verso la figlia, rappresentata in “Al di là del gran mare” di Massimiliano Giannocco. A chiudere la classifica è stato il “Viaggio nell’immaginazione”, alla scoperta di sé e della propria anima.
Infine, a livello fotografico, sono stati riconosciuti degni di nota da Luigi Erba, Raffaele Bonuomo e Massimo Mazzucotelli, esperti in campo fotografico, “Immersione” di Letizia Ronconi, “Lo sguardo” di Franco Manzocchi e “Solo andata - L’attesa” di Giorgia Peroni: tre iconografie del viaggio, che, pur colte da tre esperienze differenti, toccano una parte introspettiva dell’essere umano.
V.I.