Casatenovo: 29enne condannato a 2 anni e 8 mesi per rapina, danneggiamenti e lesioni
Due anni e otto mesi in abbreviato. E' la sentenza pronunciata quest'oggi dal giudice per le udienze preliminari del tribunale di Lecco, Salvatore Catalano, nei confronti di un marocchino classe 1994, chiamato a rispondere di lesioni, rapina impropria, danneggiamento e porto abusivo d'arma per una serie di episodi avvenuti nel giro di una manciata di ore la scorsa estate a Casatenovo, paese in cui vive.
Giovedì 27 luglio il giovane si era portato nei locali dell'ex cooperativa dei lavoratori di Via Verdi per acquistare della birra, creando però parecchio scompiglio; secondo quanto era emerso poco dopo i fatti, l'imputato in quell'occasione avrebbe dato in escandescenze, danneggiando parte della merce esposta all'interno del punto vendita e gettando a terra diverse bottiglie di alcolici. Le sue urla, unitamente ad un visibile stato di agitazione, avevano messo in allarme clienti e addetti, con la chiamata al 112. Prima di allontanarsi dal supemercato (all'epoca dei fatti passato da pochissimo sotto il marchio Unes) il casatese aveva colpito con una testata uno degli addetti del punto vendita.
Ma non è finita qui: nel fascicolo d'indagine aperto a suo carico dal sostituto procuratore Chiara Stoppioni e indagini affidate ai carabinieri, al 29enne veniva contestata la rapina impropria in un bar - al solo scopo di sottrarre un pacchetto di caramelle - e il danneggiamento della vetrina di un pubblico esercizio situato nelle vicinanze della sua abitazione. Infine, il porto ingiustificato di un coltellino che i militari, una volta fermato, gli avevano trovato addosso.
Difeso dall'avvocato Nadia Colombo del Foro di Lecco (che ha chiesto per conto del proprio assistito di avvalersi del rito abbreviato) stamani il casatese - tradotto a palazzo di giustizia dal carcere dove si trova detenuto - è stato condannato a due anni e otto mesi.
Giovedì 27 luglio il giovane si era portato nei locali dell'ex cooperativa dei lavoratori di Via Verdi per acquistare della birra, creando però parecchio scompiglio; secondo quanto era emerso poco dopo i fatti, l'imputato in quell'occasione avrebbe dato in escandescenze, danneggiando parte della merce esposta all'interno del punto vendita e gettando a terra diverse bottiglie di alcolici. Le sue urla, unitamente ad un visibile stato di agitazione, avevano messo in allarme clienti e addetti, con la chiamata al 112. Prima di allontanarsi dal supemercato (all'epoca dei fatti passato da pochissimo sotto il marchio Unes) il casatese aveva colpito con una testata uno degli addetti del punto vendita.
Ma non è finita qui: nel fascicolo d'indagine aperto a suo carico dal sostituto procuratore Chiara Stoppioni e indagini affidate ai carabinieri, al 29enne veniva contestata la rapina impropria in un bar - al solo scopo di sottrarre un pacchetto di caramelle - e il danneggiamento della vetrina di un pubblico esercizio situato nelle vicinanze della sua abitazione. Infine, il porto ingiustificato di un coltellino che i militari, una volta fermato, gli avevano trovato addosso.
Difeso dall'avvocato Nadia Colombo del Foro di Lecco (che ha chiesto per conto del proprio assistito di avvalersi del rito abbreviato) stamani il casatese - tradotto a palazzo di giustizia dal carcere dove si trova detenuto - è stato condannato a due anni e otto mesi.