In primavera sei comuni al voto nel Casatese. Fra ''rumors'', ipotesi e previsioni, ecco che che cosa potrebbe succedere
Alle elezioni amministrative 2024 mancano ancora parecchi mesi, eppure qualcosa in pentola sta già bollendo...diciamo così. Manovre che al momento non hanno dato risultati concreti, ma che in alcuni casi stanno delineando quelli che potrebbero essere gli scenari in vista della chiamata alle urne, in programma la prossima primavera - forse a giugno- in concomitanza con le elezioni europee.
Nel casatese il piatto è ricco. Al voto per il rinnovo di sindaci, giunte e consigli, ben sei comuni, fra i quali la municipalità che al circondario dà il nome: Casatenovo. Qui la novità principale, senza scoprire l'acqua calda, riguarda il cambio del primo cittadino. Filippo Galbiati, allo scadere del secondo mandato, non potrà più ricandidarsi. Peraltro l'amministratore - da quasi dieci anni alla guida del gruppo Persone e Idee - ha già anticipato l'intenzione di ritirarsi proprio dalla vita politica, per dedicarsi a famiglia, lavoro e passioni (fra cui l'orto, come più volte lo stesso ha citato...). Una decisione peraltro in linea con la condotta di Antonio Colombo, suo predecessore; uscito di scena, salvo poi farci ritorno dopo anni in altra veste, quale presidente di una Retesalute che attendeva un serio rilancio.
Il candidato numero uno pronto, a raccoglierne il testimone, pare proprio essere il vice Marta Comi, in amministrazione da quattro mandati quindi sicuramente capace e con la giusta dose di esperienza per fare il sindaco. Del resto ogni occasione pubblica negli ultimi tempi la vede presente, spesso in sostituzione del primo cittadino.
Eppure la discussione fra il gruppo civico Persone e Idee (presieduto da Dario Brambilla), il Partito Democratico del neo segretario Marinella Maldini e la Sinistra (rappresentata da Meri Sanvito) non ha ancora archiviato la questione, che al contrario risulta apertissima, con tanto di sondaggio informale che sarebbe stato sottoposto ad alcuni iscritti al PD negli scorsi mesi. Se la Comi non è ancora il candidato ufficiale, appare tuttavia improbabile che un nome alternativo possa uscire dall'attuale giunta o dal gruppo di maggioranza, tenendo conto di ruoli, impegni professionali e appartenenza partitica. Nessuna investitura ufficiale quindi per l'attuale numero due casatese, ma al momento la concorrenza non sembrerebbe così agguerrita.
E le minoranze? Christian Perego starebbe cercando da qualche tempo di costituire una lista civica, abbandonando dunque la scelta passata di proporre una compagine completamente legata al Movimento Cinque Stelle, ormai in caduta libera per quel che riguarda il consenso a livello nazionale. Il centrodestra invece presenterà di sicuro una lista con il logo dei tre partiti, dunque Forza Italia, Lega e Fratelli d'Italia. Nato da poco, il circolo del partito di Giorgia Meloni - rappresentato fra gli altri, dagli ex consiglieri Alberto Cantù e Corrado Viganò - avrebbe già raccolto decine di adesioni fra i casatesi, mentre fra gli azzurri in rampa di lancio c'è Rosanna Rampin, già disponibile alla candidatura in lista seppur il dialogo fra i partiti ufficialmente non sia ancora stato intavolato.
In effetti la Lega, dopo le dimissioni del segretario Simone Besana, trasferitosi fuori provincia, appare sfilacciata e i suoi aderenti storici Lorenzo Citterio e Barbara Beretta non totalmente in sintonia con il partito. Si inserisce proprio in questo quadro l'avvicinamento - o perlomeno il tentativo di confronto, su invito - del gruppo Più Casatenovo alla maggioranza, circostanza di cui in paese si parla da mesi. Smentito o comunque non confermato direttamente dalle parti, ad oggi la liason appare piuttosto improbabile; a mancare sarebbero proprio le condizioni politiche. Un conto è un'unione, con un progetto politico nuovo...un altro è un'annessione, che rischierebbe forse di non essere nemmeno compresa dagli elettori. Insomma, siamo quasi pronti a scommettere che alla fine non se ne farà nulla. Ma chi vivrà...vedrà.
Nella confinante Monticello...tutto tace, anche se non ci aspettiamo grandi colpi di scena. Per la maggioranza si ripresenterà quasi certamente il sindaco Alessandra Hofmann, presidente della Provincia, con tutta probabilità affiancata da molti degli attuali colleghi di giunta e di consiglio, perlomeno quelli più attivi e presenti in questi anni. Dall'altra parte, dopo le dimissioni della capogruppo Ausilia Fumagalli, i più combattivi (e spendibili per un'eventuale candidatura) fra i quattro consiglieri di minoranza sembrano John Best e Milena Mucci. Altri al momento non se ne vedono, anche se con il trascorrere dei mesi qualcosa potrebbe cambiare. Sembrano invece tramontati in partenza i rumors secondo i quali sarebbero intenzionati a scendere in campo con una lista alcuni ex amministratori, non particolarmente soddisfatti del lavoro dell'attuale maggioranza che in effetti si è più volte smarcata dal quinquennio precedente.
A Barzago nonostante Mirko Ceroli (al primo mandato) potrebbe ricandidarsi, la circostanza al momento non è stata confermata. Anzi, sembra che l'argomento sia ancora al centro di un confronto dall'esito per nulla scontato. In minoranza invece, appare difficile che possa ripresentarsi Emanuele Silvio Mauri, che per due volte aveva corso in qualità di aspirante sindaco senza farcela; più probabile che il testimone venga raccolto da un collega del gruppo, magari Stefano Beretta che in questi anni si è fatto notare anche nell'organizzazione di iniziative tramite l'associazione BarzaViva. Ma al momento si tratta solo di un'ipotesi, senza alcun fondamento concreto.
TU Cassago è il progetto politico che ha unito i consiglieri di Progetto Cassago Democratica, #InsiemeCassago (circostanza impensabile fino ad un lustro fa) e gli ex assessori - oggi consiglieri indipendenti - Monica Conti ed Emilio Panzeri. Manca solo la definizione di un candidato sindaco e la lista elettorale dovrebbe nascere proprio da questa iniziativa trasversale, che ha messo insieme gli avversari della maggioranza guidata dal sindaco leghista Roberta Marabese. Nel 2019 la prima cittadina l'aveva spuntata sugli avversari Sergio Pini e Rosaura Fumagalli, protagonisti di una campagna elettorale al vetriolo, all'insegna dei litigi. Questa volta però, le condizioni politiche saranno completamente diverse; l'attuale prima cittadina dovrà potenziare un gruppo numericamente debole (dopo le tre dimissioni avvenute nel corso del mandato). Sempre che decida di ricandidarsi, circostanza che a nostro avviso sembra abbastanza scontata.
Chiudiamo con Bulciago e Cremella, i comuni più piccoli e ad oggi rappresentati da un'unica lista, la maggioranza. Sia Luca Cattaneo, sia Ave Pirovano sono al secondo mandato ma si potrebbero ricandidare; al momento tuttavia, nessuno dei due ha fornito la propria disponibilità ufficiale in questo senso. Improbabile che possa esserci una lista avversaria, dopo ormai due mandati - in entrambi i comuni - monocolore. Si punta a creare un gruppo coeso e pronto a portare avanti quanto fatto in questi anni. Poi si deciderà la guida, sperando che qualcuno dalle retrovie si faccia avanti. A Bulciago è presentissima da anni la vice Raffaella Puricelli, mentre nel panorama cremellese fatichiamo ad individuare il successore del sindaco Pirovano.
Nel casatese il piatto è ricco. Al voto per il rinnovo di sindaci, giunte e consigli, ben sei comuni, fra i quali la municipalità che al circondario dà il nome: Casatenovo. Qui la novità principale, senza scoprire l'acqua calda, riguarda il cambio del primo cittadino. Filippo Galbiati, allo scadere del secondo mandato, non potrà più ricandidarsi. Peraltro l'amministratore - da quasi dieci anni alla guida del gruppo Persone e Idee - ha già anticipato l'intenzione di ritirarsi proprio dalla vita politica, per dedicarsi a famiglia, lavoro e passioni (fra cui l'orto, come più volte lo stesso ha citato...). Una decisione peraltro in linea con la condotta di Antonio Colombo, suo predecessore; uscito di scena, salvo poi farci ritorno dopo anni in altra veste, quale presidente di una Retesalute che attendeva un serio rilancio.
Il candidato numero uno pronto, a raccoglierne il testimone, pare proprio essere il vice Marta Comi, in amministrazione da quattro mandati quindi sicuramente capace e con la giusta dose di esperienza per fare il sindaco. Del resto ogni occasione pubblica negli ultimi tempi la vede presente, spesso in sostituzione del primo cittadino.
Eppure la discussione fra il gruppo civico Persone e Idee (presieduto da Dario Brambilla), il Partito Democratico del neo segretario Marinella Maldini e la Sinistra (rappresentata da Meri Sanvito) non ha ancora archiviato la questione, che al contrario risulta apertissima, con tanto di sondaggio informale che sarebbe stato sottoposto ad alcuni iscritti al PD negli scorsi mesi. Se la Comi non è ancora il candidato ufficiale, appare tuttavia improbabile che un nome alternativo possa uscire dall'attuale giunta o dal gruppo di maggioranza, tenendo conto di ruoli, impegni professionali e appartenenza partitica. Nessuna investitura ufficiale quindi per l'attuale numero due casatese, ma al momento la concorrenza non sembrerebbe così agguerrita.
E le minoranze? Christian Perego starebbe cercando da qualche tempo di costituire una lista civica, abbandonando dunque la scelta passata di proporre una compagine completamente legata al Movimento Cinque Stelle, ormai in caduta libera per quel che riguarda il consenso a livello nazionale. Il centrodestra invece presenterà di sicuro una lista con il logo dei tre partiti, dunque Forza Italia, Lega e Fratelli d'Italia. Nato da poco, il circolo del partito di Giorgia Meloni - rappresentato fra gli altri, dagli ex consiglieri Alberto Cantù e Corrado Viganò - avrebbe già raccolto decine di adesioni fra i casatesi, mentre fra gli azzurri in rampa di lancio c'è Rosanna Rampin, già disponibile alla candidatura in lista seppur il dialogo fra i partiti ufficialmente non sia ancora stato intavolato.
In effetti la Lega, dopo le dimissioni del segretario Simone Besana, trasferitosi fuori provincia, appare sfilacciata e i suoi aderenti storici Lorenzo Citterio e Barbara Beretta non totalmente in sintonia con il partito. Si inserisce proprio in questo quadro l'avvicinamento - o perlomeno il tentativo di confronto, su invito - del gruppo Più Casatenovo alla maggioranza, circostanza di cui in paese si parla da mesi. Smentito o comunque non confermato direttamente dalle parti, ad oggi la liason appare piuttosto improbabile; a mancare sarebbero proprio le condizioni politiche. Un conto è un'unione, con un progetto politico nuovo...un altro è un'annessione, che rischierebbe forse di non essere nemmeno compresa dagli elettori. Insomma, siamo quasi pronti a scommettere che alla fine non se ne farà nulla. Ma chi vivrà...vedrà.
Nella confinante Monticello...tutto tace, anche se non ci aspettiamo grandi colpi di scena. Per la maggioranza si ripresenterà quasi certamente il sindaco Alessandra Hofmann, presidente della Provincia, con tutta probabilità affiancata da molti degli attuali colleghi di giunta e di consiglio, perlomeno quelli più attivi e presenti in questi anni. Dall'altra parte, dopo le dimissioni della capogruppo Ausilia Fumagalli, i più combattivi (e spendibili per un'eventuale candidatura) fra i quattro consiglieri di minoranza sembrano John Best e Milena Mucci. Altri al momento non se ne vedono, anche se con il trascorrere dei mesi qualcosa potrebbe cambiare. Sembrano invece tramontati in partenza i rumors secondo i quali sarebbero intenzionati a scendere in campo con una lista alcuni ex amministratori, non particolarmente soddisfatti del lavoro dell'attuale maggioranza che in effetti si è più volte smarcata dal quinquennio precedente.
A Barzago nonostante Mirko Ceroli (al primo mandato) potrebbe ricandidarsi, la circostanza al momento non è stata confermata. Anzi, sembra che l'argomento sia ancora al centro di un confronto dall'esito per nulla scontato. In minoranza invece, appare difficile che possa ripresentarsi Emanuele Silvio Mauri, che per due volte aveva corso in qualità di aspirante sindaco senza farcela; più probabile che il testimone venga raccolto da un collega del gruppo, magari Stefano Beretta che in questi anni si è fatto notare anche nell'organizzazione di iniziative tramite l'associazione BarzaViva. Ma al momento si tratta solo di un'ipotesi, senza alcun fondamento concreto.
TU Cassago è il progetto politico che ha unito i consiglieri di Progetto Cassago Democratica, #InsiemeCassago (circostanza impensabile fino ad un lustro fa) e gli ex assessori - oggi consiglieri indipendenti - Monica Conti ed Emilio Panzeri. Manca solo la definizione di un candidato sindaco e la lista elettorale dovrebbe nascere proprio da questa iniziativa trasversale, che ha messo insieme gli avversari della maggioranza guidata dal sindaco leghista Roberta Marabese. Nel 2019 la prima cittadina l'aveva spuntata sugli avversari Sergio Pini e Rosaura Fumagalli, protagonisti di una campagna elettorale al vetriolo, all'insegna dei litigi. Questa volta però, le condizioni politiche saranno completamente diverse; l'attuale prima cittadina dovrà potenziare un gruppo numericamente debole (dopo le tre dimissioni avvenute nel corso del mandato). Sempre che decida di ricandidarsi, circostanza che a nostro avviso sembra abbastanza scontata.
Chiudiamo con Bulciago e Cremella, i comuni più piccoli e ad oggi rappresentati da un'unica lista, la maggioranza. Sia Luca Cattaneo, sia Ave Pirovano sono al secondo mandato ma si potrebbero ricandidare; al momento tuttavia, nessuno dei due ha fornito la propria disponibilità ufficiale in questo senso. Improbabile che possa esserci una lista avversaria, dopo ormai due mandati - in entrambi i comuni - monocolore. Si punta a creare un gruppo coeso e pronto a portare avanti quanto fatto in questi anni. Poi si deciderà la guida, sperando che qualcuno dalle retrovie si faccia avanti. A Bulciago è presentissima da anni la vice Raffaella Puricelli, mentre nel panorama cremellese fatichiamo ad individuare il successore del sindaco Pirovano.
G.C.