Missaglia: Monica Casiraghi torna con gli azzurri a Taiwan dove vent'anni fa vinse i mondiali
Un'emozione speciale per Monica Casiraghi, tecnico della nazionale italiana femminile di ultradistanze. La sportiva classe 1969 è in volo proprio in queste ore per Taiwan dove sette atleti della squadra azzurra disputeranno i Campionati Mondiali della 24 ore di corsa. La missagliese infatti, fa parte dello staff Fidal (la federazione italiana di atletica leggera ndr) che da qualche anno ormai, le ha chiesto di allenare e ''guidare'' le nuove leve, dispensando consigli sportivi e motivando gli atleti in una disciplina in cui concentrazione e resistenza giocano un ruolo fondamentale.
''A prescindere da come andrà, per me sarà un'esperienza unica'' ci ha detto Monica Casiraghi questa mattina dall'aeroporto, mentre attendeva il volo per il Paese asiatico. ''Torno a Taiwan vent'anni dopo aver vinto proprio lì i mondiali di 100 chilometri. Anche se oggi non sarò in gara, ma guarderò da vicino i miei ragazzi. E' un gruppo giovane, ma motivato: in loro credo moltissimo''.
Difficile fare pronostici su come andrà: un po' perchè le variabili che determinano l'esito di una prestazione sono tante, ma anche per le condizioni climatiche. Ad attendere gli azzurri a Taipei ci sono infatti temperature elevate che potrebbero rendere ancora più ostici gli sforzi per arrivare al traguardo.
Di certo la grinta e le motivazioni non mancano. ''Sono molto fiduciosa. Rispetto a vent'anni fa sono cambiate moltissime cose e anche la Federazione sta investendo molto di più in questo sport'' ha aggiunto la missagliese, sottolineando ad esempio il contratto che la lega appunto alla Fidal e la volontà di mettere a disposizione dei giovani atleti un sostegno fatto di competenze sportive e non solo.
''Anche l'aspetto mentale è importantissimo quando si corre e io volentieri cerco di aiutare questi ragazzi. A prescindere da come andrà, per tutto il gruppo sarà una bella esperienza che permetterà di confrontarsi con atleti di tutto il mondo. Chiaramente si punta ad alzare progressivamente il livello delle prestazioni'' ha aggiunto Monica Casiraghi che ancora oggi detiene il record italiano sulla 24 ore (con un tempo di 7.28.12) ottenuto nel 2005 durante la Passatore Firenze-Faenza.
La corsa del resto, è la sua vita e lo sport più in generale, nel dna di famiglia: la sorella Alessandra, tragicamente mancata in un incidente stradale qualche anno fa, era campionessa di arrampicata.
''Mi divido fra il mio lavoro in azienda a Casatenovo, gli allenamenti e questo impegno con la nazionale'' ha concluso, mentre si prepara a vivere questa settimana speciale, con la gara che entrerà nel vivo venerdì 1 e sabato 2 dicembre e il rientro in Italia fra una settimana esatta. Nello staff azzurro peraltro c'è anche Andrea Caspani, fisioterapista barzanese.
Un'esistenza dunque legata a doppio filo allo sport per Monica e raccontata in un libro dato alle stampe un paio di anni fa dal titolo ''La corsa non è il tuo sport''. Parole pronunciate a scuola da un insegnante che non hanno però scoraggiato la missagliese, spronandola al contrario per affrontare sfide sempre più dure. Un volume scritto con la giornalista Anna Masciadri, il cui ricavato Monica Casiraghi ha scelto di devolverlo all'associazione FuoriClasse per realizzare iniziative in favore dei ragazzi nelle scuole.
''A prescindere da come andrà, per me sarà un'esperienza unica'' ci ha detto Monica Casiraghi questa mattina dall'aeroporto, mentre attendeva il volo per il Paese asiatico. ''Torno a Taiwan vent'anni dopo aver vinto proprio lì i mondiali di 100 chilometri. Anche se oggi non sarò in gara, ma guarderò da vicino i miei ragazzi. E' un gruppo giovane, ma motivato: in loro credo moltissimo''.
Difficile fare pronostici su come andrà: un po' perchè le variabili che determinano l'esito di una prestazione sono tante, ma anche per le condizioni climatiche. Ad attendere gli azzurri a Taipei ci sono infatti temperature elevate che potrebbero rendere ancora più ostici gli sforzi per arrivare al traguardo.
Di certo la grinta e le motivazioni non mancano. ''Sono molto fiduciosa. Rispetto a vent'anni fa sono cambiate moltissime cose e anche la Federazione sta investendo molto di più in questo sport'' ha aggiunto la missagliese, sottolineando ad esempio il contratto che la lega appunto alla Fidal e la volontà di mettere a disposizione dei giovani atleti un sostegno fatto di competenze sportive e non solo.
''Anche l'aspetto mentale è importantissimo quando si corre e io volentieri cerco di aiutare questi ragazzi. A prescindere da come andrà, per tutto il gruppo sarà una bella esperienza che permetterà di confrontarsi con atleti di tutto il mondo. Chiaramente si punta ad alzare progressivamente il livello delle prestazioni'' ha aggiunto Monica Casiraghi che ancora oggi detiene il record italiano sulla 24 ore (con un tempo di 7.28.12) ottenuto nel 2005 durante la Passatore Firenze-Faenza.
La corsa del resto, è la sua vita e lo sport più in generale, nel dna di famiglia: la sorella Alessandra, tragicamente mancata in un incidente stradale qualche anno fa, era campionessa di arrampicata.
''Mi divido fra il mio lavoro in azienda a Casatenovo, gli allenamenti e questo impegno con la nazionale'' ha concluso, mentre si prepara a vivere questa settimana speciale, con la gara che entrerà nel vivo venerdì 1 e sabato 2 dicembre e il rientro in Italia fra una settimana esatta. Nello staff azzurro peraltro c'è anche Andrea Caspani, fisioterapista barzanese.
Un'esistenza dunque legata a doppio filo allo sport per Monica e raccontata in un libro dato alle stampe un paio di anni fa dal titolo ''La corsa non è il tuo sport''. Parole pronunciate a scuola da un insegnante che non hanno però scoraggiato la missagliese, spronandola al contrario per affrontare sfide sempre più dure. Un volume scritto con la giornalista Anna Masciadri, il cui ricavato Monica Casiraghi ha scelto di devolverlo all'associazione FuoriClasse per realizzare iniziative in favore dei ragazzi nelle scuole.
G.C.