Treni: un pendolare racconta l'ennesima mattinata di ritardi (e disagi) verso Como
Riceviamo e pubblichiamo l'ennesimo sfogo di un pendolare della Lecco-Como via Molteno dopo quel che si è verificato questa mattina sulla tratta ferroviaria:
Ciao, sono un pendolare della linea Molteno - Como San Giovanni e vi segnalo l'episodio vergognoso accaduto quest'oggi. Alle 6.55 sono salito a Merone sul treno delle 6.59 per Como San Giovanni. Il convoglio che effettua la prima corsa della giornata è in condizioni pietose da anni e nelle ultime settimane viaggia a carrozza unica perché la seconda si è guastata.
Anziché sostituire l'intero treno Trenord ha pensato di farlo viaggiare in composizione ridotta senza alcuna considerazione nei confronti dei viaggiatori. Già a Merone, dove sosta 15 minuti in attesa dell'arrivo del treno sulla direttrice opposta, il treno è infatti pieno zeppo. Quindi potete immaginare le condizioni di viaggio.
Fatto sta che il treno parte con un leggero ritardo e finisce per fermarsi dapprima in galleria e poi in una zona boschiva tra Brenna e Cantù, zona tra l'altro priva di campo telefonico e rete internet. Qui restiamo fermi oltre un'ora senza capire cosa ne sarà della corsa e della sorte di noi pendolari.
Solo l'arrivo di una signora visibilmente, e comprensibilmente adirata, inizia a smuovere le cose. Alzando la voce fa capire al personale che non è possibile trattarci come bestie da soma e che tenere un treno fermo nel nulla potrebbe equivalere a un sequestro di persone. Arriva la minaccia di allertare i carabinieri e allora il capotreno si convince a chiedere con insistenza l'autorizzazione a tornare indietro direttamente a Merone.
Con non poca fatica si ottiene la possibilità di una fermata straordinaria a Brenna-Alzate, dove chi ha potuto è sceso ed è andato al lavoro con altri mezzi. Molti di noi si sono però sentiti ulteriormente presi in giro e non considerati minimamente perché ci è stato detto che a Merone ci sarebbe stato un altro treno (quello delle 7.32? O delle 8.25?) per Como. Arrivati a Merone però... sorpresa, non c'era alcun treno!
Il capotreno, visibilmente stizzito, quasi infastidito dalle nostre domande, ci ha detto che ci sarebbe stato un bus sostitutivo, ma senza indicazioni su quando sarebbe arrivato realmente.
Morale della storia? Arrivato a Como, sfinito e provato, con mezzi propri alle 10.40.
Se Trenord fosse onesta, il mese prossimo ci farebbe viaggiare gratis. Non ci accontentiamo del piccolo sconticino del 20%.
Ciao, sono un pendolare della linea Molteno - Como San Giovanni e vi segnalo l'episodio vergognoso accaduto quest'oggi. Alle 6.55 sono salito a Merone sul treno delle 6.59 per Como San Giovanni. Il convoglio che effettua la prima corsa della giornata è in condizioni pietose da anni e nelle ultime settimane viaggia a carrozza unica perché la seconda si è guastata.
Anziché sostituire l'intero treno Trenord ha pensato di farlo viaggiare in composizione ridotta senza alcuna considerazione nei confronti dei viaggiatori. Già a Merone, dove sosta 15 minuti in attesa dell'arrivo del treno sulla direttrice opposta, il treno è infatti pieno zeppo. Quindi potete immaginare le condizioni di viaggio.
Fatto sta che il treno parte con un leggero ritardo e finisce per fermarsi dapprima in galleria e poi in una zona boschiva tra Brenna e Cantù, zona tra l'altro priva di campo telefonico e rete internet. Qui restiamo fermi oltre un'ora senza capire cosa ne sarà della corsa e della sorte di noi pendolari.
Solo l'arrivo di una signora visibilmente, e comprensibilmente adirata, inizia a smuovere le cose. Alzando la voce fa capire al personale che non è possibile trattarci come bestie da soma e che tenere un treno fermo nel nulla potrebbe equivalere a un sequestro di persone. Arriva la minaccia di allertare i carabinieri e allora il capotreno si convince a chiedere con insistenza l'autorizzazione a tornare indietro direttamente a Merone.
Con non poca fatica si ottiene la possibilità di una fermata straordinaria a Brenna-Alzate, dove chi ha potuto è sceso ed è andato al lavoro con altri mezzi. Molti di noi si sono però sentiti ulteriormente presi in giro e non considerati minimamente perché ci è stato detto che a Merone ci sarebbe stato un altro treno (quello delle 7.32? O delle 8.25?) per Como. Arrivati a Merone però... sorpresa, non c'era alcun treno!
Il capotreno, visibilmente stizzito, quasi infastidito dalle nostre domande, ci ha detto che ci sarebbe stato un bus sostitutivo, ma senza indicazioni su quando sarebbe arrivato realmente.
Morale della storia? Arrivato a Como, sfinito e provato, con mezzi propri alle 10.40.
Se Trenord fosse onesta, il mese prossimo ci farebbe viaggiare gratis. Non ci accontentiamo del piccolo sconticino del 20%.
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