Cassago: in Aula variazioni al bilancio, dup, Retesalute

Si è aperta con la lunga relazione del direttore generale di Retesalute Luca Rigamonti la seduta consiliare di lunedì 27 novembre a Cassago. Gli amministratori riuniti hanno attentamente ascoltato, per quasi un’ora, le parole del dg dell'azienda meratese che ha fatto il punto sulle modifiche normative e dello statuto che gli stessi consiglieri sarebbero stati chiamati nei minuti successivi ad approvare.
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Luca Rigamonti

Retesalute – ricordiamo – è l’azienda pubblica partecipata dai comuni del meratese e casatese alla quale, gli stessi comuni, affidano la gestione dei servizi sociosanitari di loro competenza. Terminato un periodo travagliato di dissesto e, conseguente, risanamento finanziario, l'asp sta oggi affrontando alcune modifiche statutarie con l’obbiettivo di raggiungere una maggiore funzionalità e di una piena adesione alle normative europee.
In quest’ottica, per migliorare il grado di controllo sull’azienda da parte dei soci pubblici, la modifica dell’articolo ottavo ha portato all’introduzione di un nuovo organo: il comitato di coordinamento e controllo. Ricalcando un modello simile a quello già adottato da altre società pubbliche partecipate dai comuni lecchesi: Silea e Lario Reti Holding.
Il comitato di controllo di Retesalute sarà composto da sei membri che, nominati dall’assemblea, resteranno in carica per tre esercizi di bilancio. Una seconda modifica statutaria ha portato all’introduzione della figura dell’amministratore unico quale organo monocratico.
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Approvate le modifiche allo statuto con parere favorevole unanime dei consiglieri è stato dato il via libera anche al nuovo contratto di servizio con il quale il comune di Cassago si affiderà a Retesalute per acquisire i servizi sociosanitari nel prossimo quinquennio 2024/2028.
Il consiglio ha poi approvato due atti relativi al bilancio riportanti alcune variazioni di fine anno per riequilibrare alcuni capitoli di spesa. Atti illustrati dall'assessore al bilancio Alberto Parravicini di fronte ai quali i consiglieri di minoranza hanno espresso un voto di astensione anticipato dalle perplessità espresse da Antonio Carrino in relazione alla scelta di trasferire 90mila euro di risorse, previste in origine per progetti di sicurezza stradale, sul capitolo destinato alle semplici asfaltature. Un'azione obbligata, secondo il sindaco Roberta Marabese, alla luce dei lavori realizzati da Lario Reti Holding che hanno portato alla necessità di ripristinare dei manti stradali.
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Alberto Parravicini

Dubbi ancora più marcati sono stati espressi da Carrino di fronte alla proposta di approvazione del Documento Unico di Programmazione (Dup) contenente le principali linee programmatiche e amministrative valide per il prossimo triennio 2024/2026. ''E’ molto tecnico, ma privo di programmazione per il futuro e privo di animo'' ha commentato il consigliere di minoranza. Critica di fronte alla quale Marabese ha risposto spiegando di aver voluto privilegiare la ''trasparenza nei confronti dei cittadini'' considerando la ''situazione economica dell’ente''. ''Non è questione di soldi, nella pubblica amministrazione serve uno sguardo di lungo periodo'' ha ribattuto Carrino.
Dopo che il Dup è passato con i voti della sola maggioranza, il confronto si è fatto ancora più discordante di fronte al nuovo regolamento per l’istituzione della commissione di controllo della mensa scolastica. ''Arriva a sei mesi dalle elezioni, su nostra proposta'' ha commentato Carrino criticando la maggioranza per la pressoché nulla ''condivisione'' nella stesura del documento, oltre che evidenziando alcune incongruenze contenute nello stesso. Critiche di fronte alle quali il sindaco Marabese è intervenuto per chiedere il rispetto del regolamento di funzionamento del consiglio comunale che non avrebbe permesso a Carrino di controbattere nel dibattito consiliare. Il regolamento è stato comunque approvato all’unanimità da parte dei consiglieri di maggioranza e minoranza.
Semaforo verde anche per il piano di zona per l’edilizia economica e popolare e il piano di zona per gli insediamenti produttivi e terziari relativamente alle aree e fabbricati da cedere in proprietà o diritto di superficie. Un documento dal quale si evince la non disponibilità di aree di questo genere a Cassago.
L.A.
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