Barzanò: approvata su spinta della minoranza la mozione a difesa del Mandic
Anche nel comune di Barzanò, come in altri del territorio meratese e casatese, è stata presentata la mozione in supporto del presidio ospedaliero San Leopoldo Mandic di Merate. Un testo volto a conferire ai sindaci del territorio una delega piena a tutelare, in ogni sede, la salvaguardia dell’ospedale, delle sue funzioni e il ripristino della sua piena operatività. In particolare, a far valere nei confronti di Regione Lombardia l’importanza che il presidio ospedaliero ha per gli oltre 120mila abitanti dei territori circostanti.
All’aula consiliare, durante la seduta di martedì 28 novembre, è stato presentato il testo nella sua formulazione originaria, come avvenuto nel comune di Casatenovo. Una scelta effettuata dal gruppo di minoranza Ieri Oggi e Domani Barzanò che, capitanato da Edoardo Colzani, ha proposto la mozione. Un passaggio differente rispetto a quanto avvenuto in altri comuni dove sono stati i gruppi di maggioranza a muoversi per primi.
Terminata l’analisi del documento sia Colzani che il sindaco Gualtiero Chiricò hanno convenuto sul fatto che il testo redatto sia stato superato dagli eventi. In particolare, dalle riunioni già intercorse con l’assessore regionale al welfare Guido Bertolaso. Dal confronto con Bertolaso – ha confermato il sindaco – è emersa l’intenzione di Regione Lombardia di chiudere il punto nascite dell’ospedale meratese. Una scelta dettata dal calo degli accessi che ha visto i parti scendere a 300 su base annua, ben al di sotto del limite minimo voluto da Regione Lombardia e sancito in 500 nascite annuali. Una scelta dettata semplicemente dai numeri e definita “miope” da Chiricò.
Anche il vicesindaco Giancarlo Aldeghi è intervenuto nel dibattito per evidenziare che sarebbe stato preferibile approvare la mozione nella sua seconda versione maggiormente condivisa fra i sindaci del territorio. Tuttavia, Aldeghi ha sottolineato una piena adesione alle problematiche evidenziate e alle questioni poste nel documento sottolineando come siano “sacrosante”.
Posto in votazione, la mozione a salvaguardia del presidio ospedaliero meratese è stata approvata con voto favorevole unanime da parte dell’aula.
Edoardo Colzani
All’aula consiliare, durante la seduta di martedì 28 novembre, è stato presentato il testo nella sua formulazione originaria, come avvenuto nel comune di Casatenovo. Una scelta effettuata dal gruppo di minoranza Ieri Oggi e Domani Barzanò che, capitanato da Edoardo Colzani, ha proposto la mozione. Un passaggio differente rispetto a quanto avvenuto in altri comuni dove sono stati i gruppi di maggioranza a muoversi per primi.
Gualtiero Chiricò
Terminata l’analisi del documento sia Colzani che il sindaco Gualtiero Chiricò hanno convenuto sul fatto che il testo redatto sia stato superato dagli eventi. In particolare, dalle riunioni già intercorse con l’assessore regionale al welfare Guido Bertolaso. Dal confronto con Bertolaso – ha confermato il sindaco – è emersa l’intenzione di Regione Lombardia di chiudere il punto nascite dell’ospedale meratese. Una scelta dettata dal calo degli accessi che ha visto i parti scendere a 300 su base annua, ben al di sotto del limite minimo voluto da Regione Lombardia e sancito in 500 nascite annuali. Una scelta dettata semplicemente dai numeri e definita “miope” da Chiricò.
Anche il vicesindaco Giancarlo Aldeghi è intervenuto nel dibattito per evidenziare che sarebbe stato preferibile approvare la mozione nella sua seconda versione maggiormente condivisa fra i sindaci del territorio. Tuttavia, Aldeghi ha sottolineato una piena adesione alle problematiche evidenziate e alle questioni poste nel documento sottolineando come siano “sacrosante”.
Posto in votazione, la mozione a salvaguardia del presidio ospedaliero meratese è stata approvata con voto favorevole unanime da parte dell’aula.
L.A.