Barzanò: Debora Piazza entra in consiglio. Approvate variazioni di bilancio e affidamento dei servizi a Retesalute
Debora Piazza è ufficialmente un nuovo consigliere comunale di Barzanò. Durante la seduta consiliare dello scorso martedì 28 novembre Piazza ha assunto il ruolo in sostituzione della dimissionaria Roberta Thea Ballabio. A sedere fra i banchi del gruppo di minoranza Ieri Oggi e Domani Barzanò, in sostituzione di Ballabio, avrebbe dovuto essere Milena Agnelli, secondo l’ordine degli eletti e le preferenze espresse nelle urne alle elezioni scorse. Ma, Agnelli ha rifiutato di assumere la carica di consigliere lasciando a Piazza il ruolo.
Una serie di variazioni di bilancio, introdotte all’aula dal vicesindaco Giancarlo Aldeghi, sono state al centro dei successivi punti dell’ordine del giorno. Fra le minori entrate più significative, previste nel bilancio di previsione, si annovera la diminuzione del gettito dell’Imu per complessivi 28mila euro. Un segno meno che viene in parte compensato dal maggior gettito generato dal canone unico – circa 20mila euro – relativo ai pagamenti di tasse di occupazione del suolo pubblico e tributi di affissione pubblicitaria. Diminuiscono i costi per il personale comunale di 9mila e 500 euro. Un calo dovuto al trasferimento dell’agente di Polizia Locale presso un altro comune. In calo anche i costi per il riscaldamento, in particolare per la scuola media, dove è stata registrata una diminuzione pari a 15mila euro. Fra i maggiori investimenti si annoverano 25mila euro per la sistemazione del verde pubblico nelle vie Garibaldi, Roma e Grandi.
Fatti salvi interventi di spesa minori, le variazioni proposte all’aula si sono sostanziate in una serie di aggiustamenti contabili e tecnici di fine anno. Le modifiche, formalmente suddivise in due atti differenti, sono state approvate dall’aula con i voti unanimi favorevoli di tutti i consiglieri comunali, per quanto concerne il primo atto proposto, la quinta variazione annuale di Bilancio. La sesta variazione annuale ha incontrato il parere negativo del gruppo di minoranza. “Prendiamo atto di questa variazione tecnica e come già fatto per il Bilancio confermiamo la nostra contrarietà” ha commentato il capogruppo Edoardo Colzani.
Alla luce delle modifiche contabili apportate durante l’anno, permangono dei dati da chiarire. Gli aumenti di Irpef e Imu, approvati dall’amministrazione comunale nei primi mesi dell’anno, si inseriscono ora in un contesto che appare oggi in parziale controtendenza. Gli incrementi fiscali sono stati voluti per far fronte all’aumento dei costi generali e dei costi energetici in particolare. Questi ultimi stimati in salita di circa 400mila euro. Gli assestamenti di bilancio segnano, invece, costi energetici attualmente inferiori alle previsioni.
Dall’altro lato, le nuove aliquote Imu avrebbero dovuto portare a un aumento del gettito d’imposta pari a 120mila euro annui. I dati registrati durante il 2023 vedono, differentemente, un aumento inferiore del 23% rispetto le previsioni iniziali. Almeno stando alla differenza fra i dati diffusi nei mesi di aprile e a novembre. Non resta che attendere il bilancio consolidato che, quando sarà redatto, offrirà un quadro più chiaro delle variazioni finanziarie dell’ente.
Prima di affrontare tre mozioni presentate dal gruppo di minoranza, il consiglio comunale ha deliberato l’affidamento a Retesalute dei servizi socioassistenziali comunali. Un atto contrattuale valido per il quinquennio 2024/2028 di fronte al quale la minoranza ha espresso un voto di astensione, mitigando il parere negativo espresso in passato nei confronti della scelta di fare riferimento a Retesalute. In questo quadro, Colzani ha sottolineato l’importanza di “dare continuità ai servizi” parlando di un “passaggio ineludibile”. Retesalute – azienda a partecipazione pubblica e con quote in mano ai comuni del meratese e casatese – ha recentemente variato il proprio statuto. Cambiamenti che, orientati a migliorare la governance e a garantire una completa adesione alla normativa europea che sancisce le regole dell’affidamento “in house”, sono stati passati in rassegna durante la seduta consiliare e approvati. “E’ da apprezzare – ha commentato il vicesindaco Aldeghi – lo sforzo fatto da Retesalute per dotarsi di un nuovo statuto e per l’introduzione del controllo analogo, scelta che dovrebbe garantire maggiormente i comuni”.
Una serie di variazioni di bilancio, introdotte all’aula dal vicesindaco Giancarlo Aldeghi, sono state al centro dei successivi punti dell’ordine del giorno. Fra le minori entrate più significative, previste nel bilancio di previsione, si annovera la diminuzione del gettito dell’Imu per complessivi 28mila euro. Un segno meno che viene in parte compensato dal maggior gettito generato dal canone unico – circa 20mila euro – relativo ai pagamenti di tasse di occupazione del suolo pubblico e tributi di affissione pubblicitaria. Diminuiscono i costi per il personale comunale di 9mila e 500 euro. Un calo dovuto al trasferimento dell’agente di Polizia Locale presso un altro comune. In calo anche i costi per il riscaldamento, in particolare per la scuola media, dove è stata registrata una diminuzione pari a 15mila euro. Fra i maggiori investimenti si annoverano 25mila euro per la sistemazione del verde pubblico nelle vie Garibaldi, Roma e Grandi.
Fatti salvi interventi di spesa minori, le variazioni proposte all’aula si sono sostanziate in una serie di aggiustamenti contabili e tecnici di fine anno. Le modifiche, formalmente suddivise in due atti differenti, sono state approvate dall’aula con i voti unanimi favorevoli di tutti i consiglieri comunali, per quanto concerne il primo atto proposto, la quinta variazione annuale di Bilancio. La sesta variazione annuale ha incontrato il parere negativo del gruppo di minoranza. “Prendiamo atto di questa variazione tecnica e come già fatto per il Bilancio confermiamo la nostra contrarietà” ha commentato il capogruppo Edoardo Colzani.
Alla luce delle modifiche contabili apportate durante l’anno, permangono dei dati da chiarire. Gli aumenti di Irpef e Imu, approvati dall’amministrazione comunale nei primi mesi dell’anno, si inseriscono ora in un contesto che appare oggi in parziale controtendenza. Gli incrementi fiscali sono stati voluti per far fronte all’aumento dei costi generali e dei costi energetici in particolare. Questi ultimi stimati in salita di circa 400mila euro. Gli assestamenti di bilancio segnano, invece, costi energetici attualmente inferiori alle previsioni.
Dall’altro lato, le nuove aliquote Imu avrebbero dovuto portare a un aumento del gettito d’imposta pari a 120mila euro annui. I dati registrati durante il 2023 vedono, differentemente, un aumento inferiore del 23% rispetto le previsioni iniziali. Almeno stando alla differenza fra i dati diffusi nei mesi di aprile e a novembre. Non resta che attendere il bilancio consolidato che, quando sarà redatto, offrirà un quadro più chiaro delle variazioni finanziarie dell’ente.
Prima di affrontare tre mozioni presentate dal gruppo di minoranza, il consiglio comunale ha deliberato l’affidamento a Retesalute dei servizi socioassistenziali comunali. Un atto contrattuale valido per il quinquennio 2024/2028 di fronte al quale la minoranza ha espresso un voto di astensione, mitigando il parere negativo espresso in passato nei confronti della scelta di fare riferimento a Retesalute. In questo quadro, Colzani ha sottolineato l’importanza di “dare continuità ai servizi” parlando di un “passaggio ineludibile”. Retesalute – azienda a partecipazione pubblica e con quote in mano ai comuni del meratese e casatese – ha recentemente variato il proprio statuto. Cambiamenti che, orientati a migliorare la governance e a garantire una completa adesione alla normativa europea che sancisce le regole dell’affidamento “in house”, sono stati passati in rassegna durante la seduta consiliare e approvati. “E’ da apprezzare – ha commentato il vicesindaco Aldeghi – lo sforzo fatto da Retesalute per dotarsi di un nuovo statuto e per l’introduzione del controllo analogo, scelta che dovrebbe garantire maggiormente i comuni”.
L.A.