Nel Parco della Valletta torna il motocross (non consentito) fra Barzanò e Cremella
Ancora motocross abusivo nel Parco agricolo della Valletta. Se in passato ad essere attenzionate erano state soprattutto le aree al confine fra Bulciago e Barzago (alle spalle dell'ex Fantic Motor), o ancora fra quest'ultimo comune e Garbagnate Monastero, sotto l'ex Villa Ciardi, le scorse settimane il fenomeno sarebbe tornato alla ribalta in un'altra zona del Plis, in particolare fra Cremella e Barzanò. Diversi cittadini, intenti a passeggiare lungo i sentieri che collegano appunto la località di San Feriolo al cimitero del paese limitrofo, si sarebbero infatti imbattuti nella presenza, durante il fine settimana, di gruppi di giovani intenti a ''gareggiare'' fra di loro nei terreni che si aprono a margine del sentiero, a poca distanza dall'edicola mariana che segna il confine fra i due paesi.
Ad oggi pare che i sindaci e i vertici del Plis - che come si ricorderà fa riferimento al Parco della Valle del Lambro - non abbiano messo in campo azioni per disincentivare il fenomeno, poichè non si comprende se quello sopra descritto rappresenti un episodio isolato. Certo è che il rombo delle motociclette non è passato sotto traccia, soprattutto a San Feriolo dove l'eco dei motori si è fatto sentire eccome negli scorsi giorni. L'attenzione dunque è massima.
In passato a scendere in campo per i controlli del caso erano stati gli agenti della Polizia provinciale insieme alle GEV. Diversi i sopralluoghi condotti, soprattutto nel territorio barzaghese, dove oltre al fenomeno del motocross abusivo, era ben evidente - dalle tracce rinvenute - anche quello più grave dello spaccio.
Anche la presenza di motoveicoli tuttavia non è un problema secondario e va scongiurato, a tutela di flora, fauna, ma soprattutto della sicurezza dei cittadini che non mancano di percorrere a piedi - soprattutto nel fine settimana - i sentieri che attraversano il parco. Fra l'altro il passaggio di mezzi (non solo moto) lungo il tracciato che collega in pochi minuti il cimitero di Cremella a San Feriolo, era stato segnalato a più riprese in passato dagli stessi residenti. Non si capisce come una persona non autorizzata possa pensare di percorrere quel sentiero con la propria auto, ma pare sia accaduto anche questo.
A questo proposito chi dovesse imbattersi in situazioni simili è invitato a segnalarlo ai comuni di riferimento - in particolare agli uffici di polizia locale - o alle forze dell'ordine.
Ad oggi pare che i sindaci e i vertici del Plis - che come si ricorderà fa riferimento al Parco della Valle del Lambro - non abbiano messo in campo azioni per disincentivare il fenomeno, poichè non si comprende se quello sopra descritto rappresenti un episodio isolato. Certo è che il rombo delle motociclette non è passato sotto traccia, soprattutto a San Feriolo dove l'eco dei motori si è fatto sentire eccome negli scorsi giorni. L'attenzione dunque è massima.
In passato a scendere in campo per i controlli del caso erano stati gli agenti della Polizia provinciale insieme alle GEV. Diversi i sopralluoghi condotti, soprattutto nel territorio barzaghese, dove oltre al fenomeno del motocross abusivo, era ben evidente - dalle tracce rinvenute - anche quello più grave dello spaccio.
Anche la presenza di motoveicoli tuttavia non è un problema secondario e va scongiurato, a tutela di flora, fauna, ma soprattutto della sicurezza dei cittadini che non mancano di percorrere a piedi - soprattutto nel fine settimana - i sentieri che attraversano il parco. Fra l'altro il passaggio di mezzi (non solo moto) lungo il tracciato che collega in pochi minuti il cimitero di Cremella a San Feriolo, era stato segnalato a più riprese in passato dagli stessi residenti. Non si capisce come una persona non autorizzata possa pensare di percorrere quel sentiero con la propria auto, ma pare sia accaduto anche questo.
A questo proposito chi dovesse imbattersi in situazioni simili è invitato a segnalarlo ai comuni di riferimento - in particolare agli uffici di polizia locale - o alle forze dell'ordine.
G.C.