Barzanò in lutto per Peppino Aldeghi, sindaco fino al 1997
Per tutti era ''il sindaco di Barzanò''. L'ex amministratore, ma anche l'alpino e il cacciatore...o più semplicemente Peppino. Ci sono persone che sono capaci di lasciare un'impronta profonda in una comunità: Giuseppe Aldeghi è stata sicuramente una di queste. Non a caso nei nostri ''Accadeva'', i dossier che raccontano il casatese di trenta o quarant'anni fa, quello del barzanese è fra i nomi più ricorrenti. Del resto insieme a Maldini, Cazzaniga e Castagna è stato fra i sindaci che hanno saputo ''segnare'' il territorio, grazie a scelte spesso innovative e lungimiranti.
Se ne è andato quest'oggi Peppino Aldeghi e in pochi istanti la notizia ha fatto il giro del paese. Un paese che piange l'ex sindaco, personalità vulcanica dal sorriso sincero e dalla battuta pronta.
Esponente di quella che fu la Democrazia Cristiana, di Barzanò era diventato primo cittadino nel 1978 fino al 1997. Lo ricorda Antonio Rusconi, oggi alla guida di Valmadrera, per ''lo spessore umano''. ''E' stata una delle persone che più mi sono state vicine e mi hanno sostenuto da giovane segretario provinciale della DC'' dice l'amministratore.''Ricordo la sua ultima candidatura nel 1993, ancora con il simbolo del partito, orgoglioso di quella storia: in quella occasione ho capito che la prima qualità di un sindaco deve essere la passione, l'amore per la propria comunità. Per Peppino Aldeghi essere sindaco di Barzanò non aveva paragoni con l’ essere parlamentare o qualsiasi altra carica superiore. Decisionista, sapeva dialogare con tutto il territorio, coinvolgere gli altri sindaci nelle scelte più importanti: apparteneva a una generazione di sindaci, che rialzatasi dagli orrori della guerra, aveva lavorato per costruire il bene comune nella e della propria comunità. Per questo penso sia stata una grande gioia per lui vedere suo figlio Giancarlo, qualche anno dopo, sindaco di Barzanò''.
Sotto la sua guida, vennero avviate una serie di opere pubbliche importanti: la nuova scuola primaria in Via Leonardo da Vinci e la piscina di Villanova solo per fare due esempi, impianto fortemente voluto e condiviso con i comuni limitrofi. E poi ancora il gemellaggio con la cittadina francese Mézières en Brenne, di cui porta il nome il Parco realizzato dal suo successore, Franco Godina, che con Aldeghi aveva a lungo lavorato.
Una passione politica che aveva trasmesso al figlio Giancarlo, attuale vicesindaco e primo cittadino di Barzanò per due mandati, sino al 2021.
''In questi tempi, in cui l’assenteismo elettorale manifesta la grande disaffezione per la politica, mi piacerebbe parlare ai giovani della testimonianza e della passione di sindaci come Peppino. Una testimonianza che è stata una lunga vita'' ha aggiunto Antonio Rusconi, ricordando anche la passione per la caccia, ambito nel quale aveva rivestito cariche di responsabilità.I funerali di Giuseppe Aldeghi si terranno lunedì 11 dicembre alle ore 15 nella chiesa parrocchiale di San Vito a Barzanò. L'ex amministratore lascia la moglie Pinuccia-con la quale era sposato da più di sessant'anni - i figli e i nipoti.
Se ne è andato quest'oggi Peppino Aldeghi e in pochi istanti la notizia ha fatto il giro del paese. Un paese che piange l'ex sindaco, personalità vulcanica dal sorriso sincero e dalla battuta pronta.
Esponente di quella che fu la Democrazia Cristiana, di Barzanò era diventato primo cittadino nel 1978 fino al 1997. Lo ricorda Antonio Rusconi, oggi alla guida di Valmadrera, per ''lo spessore umano''. ''E' stata una delle persone che più mi sono state vicine e mi hanno sostenuto da giovane segretario provinciale della DC'' dice l'amministratore.''Ricordo la sua ultima candidatura nel 1993, ancora con il simbolo del partito, orgoglioso di quella storia: in quella occasione ho capito che la prima qualità di un sindaco deve essere la passione, l'amore per la propria comunità. Per Peppino Aldeghi essere sindaco di Barzanò non aveva paragoni con l’ essere parlamentare o qualsiasi altra carica superiore. Decisionista, sapeva dialogare con tutto il territorio, coinvolgere gli altri sindaci nelle scelte più importanti: apparteneva a una generazione di sindaci, che rialzatasi dagli orrori della guerra, aveva lavorato per costruire il bene comune nella e della propria comunità. Per questo penso sia stata una grande gioia per lui vedere suo figlio Giancarlo, qualche anno dopo, sindaco di Barzanò''.
Sotto la sua guida, vennero avviate una serie di opere pubbliche importanti: la nuova scuola primaria in Via Leonardo da Vinci e la piscina di Villanova solo per fare due esempi, impianto fortemente voluto e condiviso con i comuni limitrofi. E poi ancora il gemellaggio con la cittadina francese Mézières en Brenne, di cui porta il nome il Parco realizzato dal suo successore, Franco Godina, che con Aldeghi aveva a lungo lavorato.
Una passione politica che aveva trasmesso al figlio Giancarlo, attuale vicesindaco e primo cittadino di Barzanò per due mandati, sino al 2021.
''In questi tempi, in cui l’assenteismo elettorale manifesta la grande disaffezione per la politica, mi piacerebbe parlare ai giovani della testimonianza e della passione di sindaci come Peppino. Una testimonianza che è stata una lunga vita'' ha aggiunto Antonio Rusconi, ricordando anche la passione per la caccia, ambito nel quale aveva rivestito cariche di responsabilità.I funerali di Giuseppe Aldeghi si terranno lunedì 11 dicembre alle ore 15 nella chiesa parrocchiale di San Vito a Barzanò. L'ex amministratore lascia la moglie Pinuccia-con la quale era sposato da più di sessant'anni - i figli e i nipoti.