Comitato pendolari preoccupato per i Bonus, che ''non saranno più come prima''
Riceviamo e pubblichiamo una nota a firma dei viaggiatori e degli utenti a seguito della Conferenza Regionale del TPL:
Mercoledì 6 dicembre si è svolta, con modalità on-line, la Conferenza Regionale del TPL, avente all’ordine del giorno l’informativa sul nuovo Contratto di Servizio di Trenord, della durata di dieci anni.
Tra le maggiori novità presenti nel nuovo contratto, la ridefinizione delle modalità di valutazione degli aspetti qualitativi del Servizio e della modalità di calcolo delle relative penali.
Il nuovo sistema delle penali si basa ampiamente sulle disposizioni impartite dall’Autorità di Regolazione dei Trasporti, le cosiddette “Condizioni Minime di Qualità”, relativamente alle quali il nuovo Contratto tende ad adeguarsi in modo abbastanza acritico, salvo alcune eccezioni. Da segnalare, tra queste, il tema della ''adeguata sostituzione'' quando un treno cancellato è seguito da orario, entro 30 minuti, da altro treno, ai fini del Piano di Intervento. In questo caso, è stato precisato, la cancellazione è comunque considerata ai fini del calcolo dell’indice di regolarità e delle relative penali. Desta stupore, invece, che sia rimasta invariata la clausola della riduzione delle penali al 50% ed all’80% rispettivamente nel primo e secondo anno di vigenza
contrattuale, nonostante il contratto sia sancito in nome della continuità con il medesimo Gestore che, pertanto, non solo dispone di tutti gli elementi per una valutazione preventiva, ma ha e avrà a breve una marea di treni nuovi.
Nonostante la fornitura dei nuovi rotabili a media capacità e a trazione termica sia prossima al
completamento, nel contratto non vi è alcun cenno esplicito, ma solamente generico e di indirizzo, in merito alla riattivazione dell’esercizio ferroviario lungo le linee Carnate-Seregno e Rovato-Iseo, operate con autobus dal 2018. Le linee sono persino scomparse dall’elenco delle direttrici nelle tabelle degli indicatori di qualità e Regione e Impresa hanno confermato che queste riattivazioni, per loro, non sono prioritarie. Nessuna risposta, invece, per quanto riguarda il futuro del collegamento tra Saronno e Milano Centrale.
Ma la notizia più preoccupante è la scomparsa, nel Contratto, di qualunque riferimento al sistema dei bonus. Ad una precisa domanda posta da parte di un Rappresentante dei Viaggiatori, la preoccupante risposta è stata che ''il bonus come lo conosciamo non ci sarà più''.
Giova quindi ricordare che il bonus non costa nulla a Regione, essendo finanziato con parte dei proventi delle penali comminate a Trenord a fronte dei disservizi. Sarebbe anche opportuno conoscere più dettagliatamente cosa ne è stato dell’ammontare delle penali non confluite nel bonus sin dalle origini del sistema ed il cui utilizzo doveva essere concertato nel corso dei Tavoli di Quadrante. Noi siamo indubbiamente favorevoli ad una revisione del sistema dei bonus nella direzione di una maggiore equità ed estensione anche ai titoli integrati, purché ciò avvenga secondo i dettami della trasparenza e della condivisione. Osserviamo però che si tratta di un sistema di risarcimento unico in Italia e che pone pertanto la Lombardia al primo posto nella tutela dei diritti degli utenti, almeno sotto il punto di vista del riconoscimento del disagio subito.
Prendiamo atto che Regione si è, ad ogni modo, pubblicamente impegnata ad aprire, nel prossimo mese di gennaio, un confronto con i Rappresentanti dei Viaggiatori sia sul tema dei bonus sia sugli aspetti relativi all’adeguatezza della quantità e della qualità dei servizi.
Ci auguriamo che ciò rappresenti una sincera volontà di riaprire un dialogo con gli utenti e con i Comitati dei Viaggiatori. Occorre sottolineare che un confronto aperto sarebbe stato auspicabile anche in fase di sviluppo dei contenuti del Contratto che, con il contributo di chi subisce ogni giorno i disservizi, sarebbero stati indubbiamente migliorativi.
Non da ultimo, riportiamo il grido d’allarme lanciato dalle Agenzie TPL in merito ai finanziamenti per il settore, inferiori di almeno il 30% rispetto alle necessità e che costringono in molte zone a ridurre il servizio a quello di scuolabus. Le Agenzie chiedono, inoltre, maggiori informazioni, e più tempestive, in merito alla pianificazione dei servizi ferroviari, così da sviluppare e ampliare l’integrazione tariffaria e modale, con un maggior valore aggiunto.
Mercoledì 6 dicembre si è svolta, con modalità on-line, la Conferenza Regionale del TPL, avente all’ordine del giorno l’informativa sul nuovo Contratto di Servizio di Trenord, della durata di dieci anni.
Tra le maggiori novità presenti nel nuovo contratto, la ridefinizione delle modalità di valutazione degli aspetti qualitativi del Servizio e della modalità di calcolo delle relative penali.
Il nuovo sistema delle penali si basa ampiamente sulle disposizioni impartite dall’Autorità di Regolazione dei Trasporti, le cosiddette “Condizioni Minime di Qualità”, relativamente alle quali il nuovo Contratto tende ad adeguarsi in modo abbastanza acritico, salvo alcune eccezioni. Da segnalare, tra queste, il tema della ''adeguata sostituzione'' quando un treno cancellato è seguito da orario, entro 30 minuti, da altro treno, ai fini del Piano di Intervento. In questo caso, è stato precisato, la cancellazione è comunque considerata ai fini del calcolo dell’indice di regolarità e delle relative penali. Desta stupore, invece, che sia rimasta invariata la clausola della riduzione delle penali al 50% ed all’80% rispettivamente nel primo e secondo anno di vigenza
contrattuale, nonostante il contratto sia sancito in nome della continuità con il medesimo Gestore che, pertanto, non solo dispone di tutti gli elementi per una valutazione preventiva, ma ha e avrà a breve una marea di treni nuovi.
Nonostante la fornitura dei nuovi rotabili a media capacità e a trazione termica sia prossima al
completamento, nel contratto non vi è alcun cenno esplicito, ma solamente generico e di indirizzo, in merito alla riattivazione dell’esercizio ferroviario lungo le linee Carnate-Seregno e Rovato-Iseo, operate con autobus dal 2018. Le linee sono persino scomparse dall’elenco delle direttrici nelle tabelle degli indicatori di qualità e Regione e Impresa hanno confermato che queste riattivazioni, per loro, non sono prioritarie. Nessuna risposta, invece, per quanto riguarda il futuro del collegamento tra Saronno e Milano Centrale.
Ma la notizia più preoccupante è la scomparsa, nel Contratto, di qualunque riferimento al sistema dei bonus. Ad una precisa domanda posta da parte di un Rappresentante dei Viaggiatori, la preoccupante risposta è stata che ''il bonus come lo conosciamo non ci sarà più''.
Giova quindi ricordare che il bonus non costa nulla a Regione, essendo finanziato con parte dei proventi delle penali comminate a Trenord a fronte dei disservizi. Sarebbe anche opportuno conoscere più dettagliatamente cosa ne è stato dell’ammontare delle penali non confluite nel bonus sin dalle origini del sistema ed il cui utilizzo doveva essere concertato nel corso dei Tavoli di Quadrante. Noi siamo indubbiamente favorevoli ad una revisione del sistema dei bonus nella direzione di una maggiore equità ed estensione anche ai titoli integrati, purché ciò avvenga secondo i dettami della trasparenza e della condivisione. Osserviamo però che si tratta di un sistema di risarcimento unico in Italia e che pone pertanto la Lombardia al primo posto nella tutela dei diritti degli utenti, almeno sotto il punto di vista del riconoscimento del disagio subito.
Prendiamo atto che Regione si è, ad ogni modo, pubblicamente impegnata ad aprire, nel prossimo mese di gennaio, un confronto con i Rappresentanti dei Viaggiatori sia sul tema dei bonus sia sugli aspetti relativi all’adeguatezza della quantità e della qualità dei servizi.
Ci auguriamo che ciò rappresenti una sincera volontà di riaprire un dialogo con gli utenti e con i Comitati dei Viaggiatori. Occorre sottolineare che un confronto aperto sarebbe stato auspicabile anche in fase di sviluppo dei contenuti del Contratto che, con il contributo di chi subisce ogni giorno i disservizi, sarebbero stati indubbiamente migliorativi.
Non da ultimo, riportiamo il grido d’allarme lanciato dalle Agenzie TPL in merito ai finanziamenti per il settore, inferiori di almeno il 30% rispetto alle necessità e che costringono in molte zone a ridurre il servizio a quello di scuolabus. Le Agenzie chiedono, inoltre, maggiori informazioni, e più tempestive, in merito alla pianificazione dei servizi ferroviari, così da sviluppare e ampliare l’integrazione tariffaria e modale, con un maggior valore aggiunto.
I Rappresentanti Regionali dei Viaggiatori,
Franco Aggio
Manuel Carati
Giorgio Dahò
Andrea Mazzucotelli
Francesco Ninno
UTP – Utenti del Trasporto Pubblico Regione Lombardia,
Marco Longoni