Arrivata in Italia da bambina per le ''vacanze terapeutiche'' Svitlana (Cassago chiama Chernobyl) ha ottenuto la laurea

Un traguardo di tutto rispetto quello raggiunto da Svitlana Kononenko, giovane classe 1999, originaria del distretto di Chernigov (Ucraina) che mercoledì 13 dicembre si è laureata presso l'Università degli Studi di Milano. Un percorso, il suo, iniziato in Italia molti anni fa, grazie all’associazione Cassago Chiama Chernobyl, di cui oggi Svitlana è volontaria. ''Ho iniziato a 7 anni e mezzo a venire in Italia'' ci ha detto la neo dottoressa. ''Arrivavo un mese d’estate e poi d’inverno grazie ai progetti dell’associazione. Ero ospitata da quella che è diventata poi la mia famiglia''.
Una bella storia all'insegna dell'accoglienza, della tenacia e della determinazione che merita di essere raccontata. 
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Svitlana con la sua famiglia lecchese

Svitlana, prima di trasferirsi definitivamente in Italia nel 2013, è cresciuta in Ucraina con sua nonna. Fino a un decennio fa appunto, i suoi viaggi qui si alternavano a quelli nel Paese d'origine compiuti dalla sua nuova famiglia. Per arrivare poi al trasferimento definitivo a Lecco.
''L’accoglienza in Italia, in quella che per me oggi è la mia famiglia, è stata bellissima fin da quando venivo un mese d’estate. Mi hanno fatto sentire subito parte della loro famiglia. Si è creato un forte legame genitori-figlio fin dagli inizi''.
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La giovane durante i primi anni di permanenza in Italia

In Italia Svitlana ha concluso il suo percorso di studi alle medie, per iniziare poi la scuola superiore nel capoluogo lecchese, seguendo un indirizzo di formazione come grafica pubblicitaria, quella che oggi è la sua passione.
''Nei primi anni – ricorda – mi sono trovata subito a mio agio perché le persone che ho conosciuto mi hanno aiutato, sia gli insegnanti che i compagni di classe, mi hanno accolto molto bene. Certo, anche se conoscevo già l’italiano perché venivo qui un mese d’estate e d’inverno, studiare in un'altra lingua è stato a volte difficile''.
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Svitlana con la nonna

Un percorso di studio che ha raggiunto un importante traguardo proprio con la laurea in Mediazione Linguista e Culturale ottenuta con votazione pari a 94 e con una tesi maturata dalla propria esperienza personale. ''Ho svolto un percorso di tirocinio presso il Tribunale di Lecco, come traduttrice, un compito non semplice perché tradurre in ambito giuridico è complicato. La mia tesi si è basata su questa esperienza''.
Ora l’intenzione è di proseguire gli studi, ma in ambito grafico. ''Ho iniziato un master online in user experience design, la grafica è la mia passione e cercherò lavoro in questo ambito''.
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La giovane con i volontari di Cassago chiama Chernobyl

Un impegno, quello per lo studio, che Svitlana porta avanti con l’impegno per aiutare i suoi connazionali ucraini grazie a Cassago Chiama Chernobyl, realtà alla quale anche la sua famiglia è profondamente legata.
''Ho sempre voluto continuare ad aiutare come una volta loro hanno aiutato me. L'associazione ha iniziato ad aiutare i bambini e successivamente si è trasformata aiutando sempre più tutta la popolazione in generale sia dal punto di vista sanitario che umano, soprattutto ora che c’è una guerra'' ha aggiunto.
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Ancora nelle scorse settimane e mesi l’associazione Cassago Chiama Chernobyl (presieduta da Armando Crippa) ha inviato due ambulanze nella regione di Chernigov, automezzi che sono andati ad aggiungersi ai molti aiuti umanitari inviati dall’acutizzarsi del conflitto con la Federazione Russa, nel febbraio 2022.
''Purtroppo la guerra c’è e le persone continuano a soffrire e hanno bisogno continuo di aiuto, la sofferenza è tanta'' ha concluso Svitlana. ''L’associazione sta continuando la sua attività di raccolta di beni, sia alimentari che sanitari, che invieremo in Ucraina a breve''.
L.A.
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